Sono certo di non dire nulla di nuovo su questo "luogo incantato" per la maggior parte degli appassionati, ma forse qualche "new entry" non lo conosce a fondo oppure non ha mai avuto l'opportunita' di andarci. Appunto per chi non lo conosce ancora...poche righe di presentazione.
Alle pendici del Montello c'e' un posto speciale nel quale storia e paesaggio incontaminato, tecnologia, romanticismo si fondono e creano una atmosfera suggestiva, intensa e incredibile dove nulla che fare con i motori a getto, nessun sibilo, nessun generatore ma soltanto lo scoppiettio di motori e il bel suono di eliche che tagliano l'aria. Un verde intenso, quasi un tappeto soffice da calpestare delicatamente, e' il biglietto di presentazione del Campo Francesco Baracca a Nervesa della Battaglia (TV) e la sua pista in erba, stretta fra il Fiume Piave e grandi campi di mais, e' il punto di partenza per un viaggio nel tempo che stupisce anche il piu' incallito fra gli appassionati di aviazione.
Una flotta di aerei storici fa rivivere l'epopea dei pionieri del volo e dell'aviazione e la leggenda del Piave per appassionati e visitatori stranieri. In questo luogo unico , tutto e' storia: dal rumore del Fiume che veramente mormorare come dice la celebre canzone della sua leggenda, all'hangar Bessonneau originale della 1^ Guerra Mondiale ritrovato in UK e riportato alle condizioni originali che ospita la flotta aerea costituita da tre De Havilland DH2A Tiger Moth fra cui l'esemplare originale che e' apparso nel film "Il paziente inglese" da una replica perfetta del Fokker DR.1 il famoso triplano che aveva in dotazione il Barone Rosso ossia Manfred von Richthofen ( Manfred Albrecht Freiherr von Richthofen) asso dell'aviazione imperiale tedesca nel 1° Conflitto Mondiale con accreditate 80 vittorie,da una ricostruzione anch'essa perfetta e volante del famoso Flyer con il quale nel 1903 i fratelli Wright fecero il primo volo a motore, da un Bleriot XI il cui originale effettuo' la prima trasvolata della Manica, un biplano inglese SE5a che nel 1918 affrontava i caccia tedeschi nel cielo di Francia e dulcis in fundo da una meravigliosa replica presto volante del famoso bombardiere Caproni CA.3 della prima Guerra Mondiale.
La Fondazione e' nata nel 2011 per volonta' di Giancarlo Zanardo nome notissimo nel mondo dell'aviazione, imprenditore chimico e pilota appassionato ,da oltre 40 anni attivo nella ricostruzione di aerei famosi e nella rievocazione delle imprese dei pionieri del volo
Il Campo Francesco Baracca e' un appuntamento che l'appassionato non deve perdere assolutamente......................