Il progetto risale al 1931 e la paternità è dell’Ing. Hugo Junkers che inizialmente aveva disegnato un monomotore con la fusoliera coperta da lamiera ondulata.
Con un motore unico aveva poche possibilità di carico nonostante la grande disponibilità di spazio e per questo vennero aggiunti altri due motori.
In ambito militare divenne una colonna portante per il trasporto di truppe e per l’utilizzo in vari teatri fu dotato oltre che di ruote, anche di sci e galleggianti.
Questo Ju52 è uno dei primi esemplari realizzati in Spagna su licenza dalla Casa.
Dopo la fine della guerra è stato preso in carico dall’aviazione spagnola fino al 1976, anno in cui ha iniziato ad operare in Inghilterra (1) con la matricola G-BECL fino al 1990 quando è stato venduto a Amicale Jean-Baptiste Salis presso La Ferte Alais dove è giunto in volo.
Subito dopo il suo arrivo è stato pesantemente smontato per un’opera di restauro completa durata 12 anni e ha ricevuto l’attuale matricola F-AZJU.
I costi, estremamente alti, dell’operazione sono stati quasi completamente coperti da EADS.
Una curiosità, durante il disassemblaggio è stato scoperto che la targhetta del numero di serie Casa era stata montata sopra un’altra targhetta Junkers.
Questo probabilmente perché la casa tedesca prima della guerra aveva fornito un lotto di fusoliere per iniziare la produzione su licenza da parte di Casa.
Nonostante quindi, questo velivolo impieghi pezzi originali Junkers resta un CASA 352 a tutti gli effetti.
(1)
Proprietari Inglesi:
Doug Arnold
Midland Air Museum di Coventry
Aces Flying High
Di seguito alcune immagini dell’ultima edizione del Flying Legend.
Purtroppo la posizione di questo velivolo era tra gli ultimi nella lunga display line e per poterci girare attorno a 360 gradi sull’erba il tempo limite erano le 9 del mattino, orario in cui il pubblico accede al raccordo e la stampa viene, giustamente, allontanata e invitata ad unirsi al pubblico pagante per evitare che gli stessi fotografino queste bellezze con elementi vestiti di arancione che saltano da un aereo all’altro.
Un bel segno di serietà verso che paga il biglietto, ma purtroppo il mio gruppo non è riuscito a finire tutti gli scatti che avrebbe voluto fare a questo bisonte del cielo.
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Davide Olivati, su Flickr
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Grazie.
