Non credo si riesca a raccontare nulla di nuovo sull’eccellente prodotto di Leonardo Velivoli, ovvero l’addestratore M-346 Master (T-346 per la nostra Aeronautica): sin dalle sue prime timide apparizioni in pubblico dei primi prototipi, frutto della joint venture con il produttore ex-sovietico Yakovlev Design Bureau che diedero vita allo Yam/AEM-130 che vedete di seguito ripreso in controluce ed ad alta quota, l’interesse degli addetti ai lavori e dei vari uffici di procurement fu subito assai elevato.
Avevo già proposto un post a tema “addestratori” diverso tempo fa, peraltro visto da qualche centinaio di appassionati, ve lo ripropongo qualora vogliate rivedere le immagini dello YAK-AEM-130:
https://piti.forumfree.it/?t=71493369Il Master nella versione T-100 è in concorso presso l’USAF per il T-X, il programma che deve sostituire i vecchi T-38 tutt’ora in servizio.
Come per la proposta JPATS (potete rivedere l’aereo italiano nello stesso thread sopra elencato) e poi vinta poi dal T-6 Texan, avere successo in gare americane è assai complicato ed i concorrenti sono non solo agguerriti, ma temibilissimi
Del resto, la tradizione di Aermacchi nella produzione di addestratori è consolidata e la fama lo è altrettanto.
L’avvento in prima linea di macchine complesse di 4° e 5° generazione imponeva pertanto l’abbandono delle macchine attuali per la conversione operativa dei piloti.
Aermacchi decise di proseguire da sola con un proprio sviluppo, Yakovlev fece altrettanto.
Lo AEM-130 divenne così M-346 Master, un addestratore bi-motore, spinto da due turbo ventole Honeywell e dalle prestazioni esuberanti sia in termini di velocità che acrobatiche.
L’evoluzione dell’elettronica consente al velivolo di simulare, tramite il proprio Flight Control System (FCS), molto dei velivoli sui quali i piloti transiteranno e di esso vedremo inoltre presto la versione armata in corso di sviluppo, naturale evoluzione.
L’aereo è già peraltro dotato di 8 punti d’attacco sub-alari pertanto il carico bellico sarà assai interessante sia per l’attacco leggero che per il contrasto degli slow-movers.
Il Master può raggiungere i 1.085 km/h ad una altezza di 1.500 m ed in picchiata Mach 1,2. Esso è lungo 11,5 m con ampiezza alare di 9,72 m.
L'autonomia di volo è di 1.889 km che possono diventare 2.537 km con due serbatoi esterni agganciabili nei due punti d’attacco “bagnati” sotto le semiali: dispone infatti di 8 punti d'attacco alari ed uno centrale da 600 kg. per un totale di 3000 kg.
L’ampio inviluppo di volo, l’elevato rapporto spinta/peso e l’estrema manovrabilità, consentono all’M-346 di offrire condizioni di volo simili a quelle dei velivoli da combattimento di ultima generazione. Questo massimizza l’efficacia dell’addestramento e riduce la necessità di effettuare missioni sulle varianti biposto degli assai più costosi e complessi aerei operativi.
L’Embedded Tactical Training Simulation (Simulazione di addestramento tattico a bordo, ETTS) permette all’M-346 di emulare sensori, contromisure e armamenti, e ai piloti di interagire in tempo reale con uno scenario tattico virtuale, con il vantaggio di maggiore flessibilità e minori costi.
Grazie al sistema di presentazione dati sul visore del casco (Helmet Mounted Display), ai comandi vocali, alla sonda di rifornimento in volo e alla possibilità di portare fino a 3.000 chili di carichi esterni, l’M-346 è grado di svolgere anche un completo addestramento tattico. La possibilità di montare sistemi di guerra elettronica e di scambio dati e di montare kit di riduzione della segnatura radar, lo rende impiegabile con ottimi livelli di sopravvivenza ed efficacia anche in operazioni reali.
Con l’M-346 la Divisione Velivoli di Leonardo offre un sistema addestrativo integrato, già scelto dall’Aeronautica Militare italiana e dalle forze aeree clienti, che comprende un completo Ground Based Training System (GBTS), con parte teorica, simulatori, sistema supporto missioni e sistema informatizzato di gestione addestrativa.
Per garantire un'elevata disponibilità dei velivoli e capacità di generare missioni è stato inoltre sviluppato un Integrated Logistic Support (ILS) dedicato.
(fonte Leonardo Velivoli)
Chi abita vicino all’ex Aermacchi, avrà certamente visto levarsi in volo gli esemplari prodotti per le aeronautiche di Israele, Polonia e Singapore oltre naturalmente alle macchine per la nostra Aeronautica Militare.
Noi del PSC abbiamo visto in più di un’occasione i “nostri”.. purtroppo le mie foto sono caratterizzate sempre dal maltempo imperante, ma per questo 3D possono bastare, non sono quelle “chiave”:
DGC_8372 by
Gianluca Conversi, su Flickr
DGC_8317 by
Gianluca Conversi, su Flickr
Grazie alla cortesia dell’amico Amos, in esclusiva per il PSC ecco le foto del “Lavi”, ovvero il Master prodotto in 30 esemplari ed in servizio per l’aviazione israeliana, la Heyl Ha'Avir; il Lavi deve sostituire l’anziano TA-4 Ayit, ovvero il venerando SkyHawk.
Leonardo Velivoli (Aermacchi) M-346 Master LaviKheyl Ha'Avir Ha'Israeli / Israeli Air Force. by
Gianluca Conversi, su Flickr
IMG_9894 by
Gianluca Conversi, su Flickr
IMG_9740 by
Gianluca Conversi, su Flickr
IMG_9381 by
Gianluca Conversi, su Flickr
IMG_0397 by
Gianluca Conversi, su Flickr
Inutile dire che presto
vedremo anche il “corvo” con le insegne israeliane, ovvero il Lockheed F-35° .
Grazie.
Edited by GIORGIO CASTELLI - 5/11/2016, 04:39