L’aeroporto civile di Innsbruck è il tempio degli Spotters, incuneato nella grande vallata circondata dalle prealpi del Tux e solcata dal fiume Inn, grazie al suo scenario suggestivo rende le fotografie uniche come non mai.
La disponibilità delle autorità locali poi, che vedono noi “aviation enthusiasts” come una risorsa anziché come il nemico da osteggiare e contrastare, è anch’essa unica.
Ma esiste un altro aeroporto altrettanto unico a poche ore di macchina, anch’esso oltre confine.
Parliamo della Svizzera, del Canton Berna, regione dell’Oberland.
Si lascia il confine di Como Brogeda, si forano le Alpi attraverso il traforo del San Gottardo e poco prima di Lucerna ci si inerpica per l’ampia strada panoramica che scende in una quarantina di minuti verso la stretta valle dell'Aar e delle sue gole, dove le piste di sci di Interlaken viste tante volte scendono verso di essa.
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Gianluca Conversi, su Flickr
Già dai tornanti che pigramente si srotolano dal passo alpino verso la vallata si vede la verde spianata e la corta pista che è il cuore dell’aerobase di
Meiringen, la sede del
Fliegerstaffel 11 della Schweitzer Luftwaffe: sono le arci-note ed amate "Tigri di Meiringen" che a bordo dei loro calabroni, sempre più stanchi ma sempre amati, assicurano la difesa della Confederazione: sono i McDonnell-Douglas (Boeing)
F/A-18 Hornet.
"Tiger, Tiger, Tiger!” è il motto dello squadrone e dell’associazione della NATO che raccoglie i reparti aventi come simbolo la Tigre e ne incarnano lo spirito di cacciatrice letale.
Del NATO Tiger Meet abbiamo parlato nel 2016, sul nostro Forum e sul nostro sito Internet, dove una delegazione del club è stata ospitata presso la base spagnola di Saragozza.
Lo Staffel 11 è uno dei tre squadroni della Schweitzer Luftwaffe equipaggiati con i bi-reattori americani McDonnell-Douglas (Boeing) F/A-18 Hornet all'interno.
Mentre gli altri due squadroni hanno sede a Payerne nella Svizzera occidentale, le Tigri operano nel cuore delle Alpi svizzere.
Oltre alle missioni effettuate con il velivolo americano, si vola anche con i vecchi caccia leggeri Northrop F-5 Tiger II nelle versioni E ed F biposto (principalmente portati in volo da personale della milizia del Fliegerstaffel 8) e con i piccoli turboelica Pilatus PC-6, PC-7 e PC-9.
L’attività addestrativa e di supporto alle Forze di Terra annovera regolari transiti di elicotteri EC635, Super Puma e Cougar.
La vicina Emmen interagisce quotidianamente con Meiringen: i più moderni addestratori PC-21 decollati dalla grande base al di là della montagna eseguono giornalmente missioni che prevedono l’avvicinamento in diverse configurazioni ed i consueti touch-and-go.
200 persone lavorano alla base e, come ci è stato sottolineato, essa è il maggiore datore di lavoro della regione di Haslital.
Ma torniamo ai concetti introdotti all’inizio di questo pezzo, ovvero la disponibilità e l’ospitalità.
Vari siti ufficiali hanno scolpito a chiare lettere questo concetto:
“Una visita vale sempre la pena. Oltre alle splendide viste alpine, l'Haslital offre un interessante programma turistico tutto l'anno. Per gli appassionati di aviazione e gli spotters Meiringen è il posto da visitare. Difficilmente troverai un posto dove sono possibili visioni ravvicinate e spettacolari dei nostri caccia. Si prega di informarsi sulle settimane di volo sulla homepage dell'Airbase Command Meiringen”.
Beh, sarà poi vero? Si amici, è vero.
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Intanto la recinzione bassa, da giardino, circonda parzialmente l’area della corta pista delimitata dalle grandi barriere elastiche che vengono alzate durante gli atterraggi e dalle strutture che supportano il sistema d’arresto con i cavi.
Pochi hangar, molti non più uso, ci fanno capire che i ricoveri degli aerei e le aree di supporto logistico sono ubicati all’interno della montagna; due enormi caverne, una sembra non essere in funzione, nascondono alla vista e proteggono i potenti bi-reattori americani in dotazione allo squadrone ed i più piccoli F-5.
La fila di auto ordinatamente parcheggiate sulla vecchia pista di raccordo che dalle caverne attraversa la strada che scorre lungo la recinzione e porta alla pista di decollo ci fa capire quante persone vi lavorino all’interno.
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La base e la pista interagiscono con le attività delle persone, del pascolo degli animali, del transito dei mezzi di trasporto.
Non credo che una foto del genere si possa vedere da altre parti se non a Meiringen:
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Come accade ad un passaggio a livello al transito imminente di un treno, anche a Meiringen abbiamo una situazione simile: in cima alla torre di controllo un lampeggiante arancione si illumina e ruota accompagnato da un segnale acustico discreto e le sbarre del passaggio a livello si abbassano bloccando il traffico della strada che attraversa la pista e quella che si trova immediatamente sotto al sentiero di discesa.
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Se dalle caverne esce potente il rombo dei turboreattori che vengono accesi, ecco che la strada alle spalle dell’aerostazione viene a sua volta interrotta per far transitare come pedoni gli aerei che magicamente escono dai grandi ricoveri corazzati scavati nel profondo della montagna che sovrasta la base.
Chi non ricorda la cascata che scende verso valle, a destra dei grandi portoni anti-bomba?
Avevamo in mente Gibilterra o il nostro Venegono, sede dell’Aermacchi? Meiringen è ancora più spettacolare.
L’ospitalità è tale che è a disposizione una terrazza con tanto di panchine e tavolo per picnic con vista sulle piste, si può mangiare nella piccola mensa mischiati a piloti, specialisti e personale civile o della milizia, acquistare i gadget ed i souvenir dello Staffel 11.
La base, la gente e le attività sono così in simbiosi che pare tutto normale e quasi ne siamo frastornati.
La base è integrata nel tessuto economico e sociale del territorio, la sua gente interagisce con i civili.
Unico.
Certo, la Svizzera può permetterselo, semplicemente il suo status la tiene lontana da certe minacce.
Qui però tutti vogliono bene alle loro forze armate ed alla milizia.
Ed anche se ci avvicina alla pista, nessuno ti disturba, anche se è sempre doveroso quanto raccomandato mantenere un atteggiamento prudente e rispettoso.
Sei ospite, non scordiamolo.
Così, a pochi centimetri, ti passa un F/A-18 vicino o un F-5, vedi il pilota che ti osserva e ti sorride.
Barriere? Macché.
Fantastico.
La zona poi vede altri due aeroporti: quello prospiciente la Pilatus, la nota azienda che produce i famosi addestratori, di cui l’ultimo è il moderno e velocissimo PC-21, e quello dell’aerobase di Emmen.
Lo scenario è grosso modo quello di Meiningen, però essa è ben più grande ospitando gli F-5 della Patrouille Suisse, la scuola di volo e trovandosi in mezzo.
Dopo il WEF che ha visto le Tigri impegnate nelle missioni di sorveglianza della no-fly-zone, dove i 4 decolli l’ora (ed i successivi atterraggi) per tutta la giornata e la notte hanno fatto la felicità di molti spotters ed appassionati recatisi a Meiringen, era naturale attendersi un drastico calo delle attività.
Purtroppo, lo stesso giorno della visita, una piacevole giornata non troppo fredda con cielo poco nuvoloso ma i via di peggioramento, un serio problema strutturale riscontrato alla cellula degli Hornet ha imposto la messa a terra di tutta la flotta di Hornet:
www.swissinfo.ch/eng/out-of-action...-found/43872332 .
https://www.blick.ch/news/schweiz/liebe-fe...-id7917583.htmlPer cui nessun Hornet è andato in volo, tutti dentro…
avevamo intuito che qualcosa non andasse al nostro arrivo intorno alle 9:00, notando un numero di auto esageratamente elevato erano parcheggiate lungo l’area prospiciente le caverne.
Quindi spostandoci da Emmen, giunti intorno alle 8:00 accolti dal rosso albeggiare del sole, e dirigendosi verso Meiringen e poi di nuovo ad Emmen prima del rientro in Italia, abbiamo potuto vedere ben poco ma la giornata è stata comunque rilassante e piacevole.
Un sempre splendido e raro F-5F biposto, diversi PC-21, un PC-7, un Super Puma. l’F-5E special color lo abbiamo mancato di poco: rischi del mestiere.
Comunque sia, Emmen e Meiringen sono il tempio per gli spotters come vedrete dalle immagini.
Unica differenza la rete: ad Emmen è alta due metri e serve la scaletta se si abbandona lo spiazzo centrale a disposizione degli appassionati.
Ma partiamo da Emmen, la più “comoda” provenendo dall’Italia, dove già dalle 8 si “mette in moto":
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Meiringen:
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La “papamobile”, quando si muove e si posiziona a testata pista, si capisce da che parte si attesa:
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Vista dalla terrazza:
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Dato che gli Hornet del Fliegerstaffel 11 non sono purtroppo andati in volo, ve li propongo alcune immagini di archivio, alcune inedite.
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Grazie.
Edited by GIORGIO CASTELLI - 5/2/2018, 21:37