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Trattativa SAVE - Aeroporti del Garda, aggiornamenti di stampa

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ardu63
view post Posted on 20/8/2013, 08:57 by: ardu63
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da L'Arena del 20 agosto 2013

Aeroporto, via libera del cda all'alleanza con Venezia.


ENTI. Il Consiglio di amministrazione della società ha esaminato l'offerta di 25 milioni. I nodi su come fare l'operazione. La Catullo sulla proposta di Save: «Di importante valore strategico e idonea al piano industriale» E il 27 c'è l'assemblea dei soci

Una proposta con un «importante valore strategico» e «idonea a realizzare il piano industriale». Con queste valutazioni il Consiglio di amministrazione della Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona-Villafranca e di Brescia-Montichiari, ha esaminato ieri la proposta «non vincolante» di Save Spa, presieduta da Enrico Marchi, che gestisce gli scali di Venezia e di Treviso, di entrare come socio con 25 milioni (per il 5 per cento con cambio azionario e il resto con denaro fresco) arrivando a detenere il 35 per cento della società. Il cda, riunitosi sotto la presidenza di Paolo Arena, ha disposto quindi di sottoporre l'offerta di Save all'attenzione dell'assemblea dei soci della Catullo, convocata martedì prossimo, 27 agosto. «In ottemperanza alla decisione dell'assemblea dei soci del 5 luglio scorso», dice una nota della Catullo, «di dare mandato al presidente Paolo Arena, coadiuvato dal Consiglio d'amministrazione e dal direttore generale Carmine Bassetti, di esplorare il mercato, e dopo approfondimenti con player del settore, i soci saranno chiamati a valutare la proposta non vincolante di Save, per l'acquisto di una quota di minoranza della società e le eventuali tappe successive da implementare per gli approfondimenti di natura tecnico-giuridica ed economica».

INFORMATO della comunicazione formale dell'interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, il cda della Catullo «ha valutato l'importante valore strategico della proposta», prosegue la nota, «idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell'assemblea di luglio. Il cda ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell'efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire». Come riferito ieri da L'Arena, se dovesse andare in porto l'operazione, essa darebbe vita a un polo veneto degli aeroporti veneto-lombardo, visto che comprenderebbe gli scali di Verona-Villafranca, Venezia, Treviso e Brescia-Montichiari. Save, da nuovo socio, chiederebbe un numero di consiglieri pari al 44 per cento della rappresentanza nel cda — che passerebbe così a nove membri, dai sei attuali, quindi quattro su nove in quota a Save — compreso il vicepresidente del cda e quello del collegio sindacale. Verrebbe inoltre imposta una maggioranza di sei per deliberare scelte strategiche e quindi Save, se otterrà quattro su nove consiglieri, avrà un peso determinante.

RESTANO da chiarire — come spiega la stessa nota della Catullo — vari aspetti. Quali la stima della società Catullo (per Save oscillerebbe fra i 70 e i 75 milioni, per la società Catullo di più, in considerazione del piano di risanamento avviato e dopo aver ottenuto la concessione per lo scalo D'Annunzio di Montichiari) e anche la forma giuridica della futura società. Si dovrà anche cambiare lo statuto. C'è poi il tema della modalità dell'operazione, per l'ingresso del nuovo socio: o aprire una gara internazionale, aperta però a tutti, o trattativa diretta per cedere le quote come scelta strategica industriale della Catullo. Save vorrebbe questa seconda opzione. Nel cda della Catullo, compatto nel valutare positivamente la proposta di Save, da soci pubblici e in particolare Trento e Brescia, sarebbe comunque partita la richiesta di garantire ai territori adeguata rappresentanza se dovesse entrare un socio privato, come Save, in maniera così consistente. «Siamo soddisfatti per il fatto che l'aeroporto Catullo, dopo un periodo in cui era salito agli onori della cronache negativamente per questioni economiche, ora sia un asset strategico per lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano», commenta il presidente Arena.

LA SVOLTA impressa di recente dalla società Catullo — ottenuta la concessione per gestire Montichiari; aver esternalizzato il servizio handling e chiuso il contratto con Ryanair causa di cospicue perdite — e questo suo attivismo sul fronte delle alleanze, sta rivoluzionando i progetti di società concorrenti nel Settentrione. Come la Sacbo di Orio al Serio (Bergamo), F2i di Torino e Sea di Milano. Che stanno studiando contromosse. È quanto sostiene in un articolo dei giorni scorsi il settimanale Milano Finanza.

INTANTO, Amber Capital si rafforza ulteriormente nel capitale di Save. Il fondo di «private equity» Usa, secondo quanto si apprende da un «filing model» di Borsa Italiana, ha acquistato un ulteriore 1,4 per cento del capitale lo scorso 2 agosto. Nel dettaglio si tratta di 774.223 azioni per un esborso complessivo di 9,9 milioni. Con gli ultimi acquisti sul mercato Amber — che in totale nel 2013 ha complessivamente rilevato il 2,3 per cento di Save, spendendo circa 15 milioni — ha ora in mano tra il 16 e il 17 per cento del capitale di Save. Ma non è stato Amber l'unico azionita a comprare. Anche Finint, la holding guidata da Enrico Marchi (presidente di Save) e Andrea De Vido e socio di riferimento con il 46,6 per cento del capitale (secondi i dati Consob) nel 2013 ha investito circa 3,5 milioni, per rilevare una quota dello 0,6 per cento del capitale.



Enrico Giardini

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da Verona Sera del 20 agosto 2013

Verona, fumata bianca per le quote Save nell'aeroporto Catullo

I soci veronesi saranno chiamati a valutare la proposta non vincolante della società che gestisce l'aeoprto di Venezia il 27 agosto: "Importante valore strategico, idoneo alla realizzazione del piano industriale"


Le indiscrezioni si sono trasformate in colloqui "conoscitivi" e ora sarebbe pronta la formalizzazione. C'è una fumata bianca del Cda della Catullo Spa sulla proposta di Save SpA ad entrare con una quota nella compagine azionaria della società che gestisce gli scali di Verona e Brescia-Montichiari. Il Cda, riunitosi sotto la presidenza di Paolo Arena, ha disposto di sottoporre all'attenzione dell'Assemblea dei soci, convocata il 27 agosto, la proposta non vincolante di Save che controlla gli scali di Venezia e Treviso.

"In ottemperanza - si legge in una nota - alla decisione dell'assemblea dei soci del 5 luglio scorso di dare mandato al presidente Paolo Arena, coadiuvato dal Consiglio d'amministrazione e dal direttore Generale Carmine Bassetti, di esplorare il mercato, e dopo approfondimenti con player del settore, i soci saranno chiamati a valutare la proposta non vincolante di Save Spa, per l'acquisto di una quota di minoranza della società e le eventuali tappe successive da implementare per gli approfondimenti di natura tecnico-giuridica ed economica".

Il Consiglio del Catullo, informato della comunicazione formale dell'interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, "ha valutato - prosegue la nota - l'importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell'assemblea di luglio". "Il Cda ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell'efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire" conclude il comunicato della società di gestione degli aeroporti del Garda.

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Da Borsa Italiana

Aeroporti: cda Catullo, proposta Save "idonea", soci decideranno il 27 agosto


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 ago - Il consiglio d'amministrazione della Catullo Spa, societa' di gestione dell'aeroporto di Verona, ha deciso di sottoporre all'attenzione dell'assemblea dei soci, convocata per martedi' prossimo 27 agosto, la proposta non vincolante di Save. "Il consiglio d'amministrazione - recita il comunicato dell'azienda - che era stato informato della comunicazione formale dell'interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, ha valutato oggi l'importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell'assemblea di luglio. Il consiglio d'amministrazione ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell'efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire". La Save ha messo sul piatto un'offerta da 25 milioni di euro per il 35% della societa' di gestione dell'aeroporto di Verona. Cop-Com

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(RADIOCOR) 19-08-13 17:32:58 (0260) 5 NNNN
 
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