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Trattativa SAVE - Aeroporti del Garda, aggiornamenti di stampa

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ardu63
view post Posted on 27/8/2013, 07:29 by: ardu63
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Catullo, oggi il via libera a Venezia ma Verona vuole avere garanzie


AEROPORTO. Stamattina l'assemblea dei soci sulla proposta di Save. Tosi: «Andiamo avanti». Favorevoli all'accordo i trentini, veronesi attenti a non mettere a rischio il patrimonio locale


Soci veronesi con la bocca cucita alla vigilia dell'assemblea che questa mattina dovrà esprimersi sulla proposta avanzata da Save, società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso, che è disponibile a sostenere il piano di sviluppo dell'aeroporto Catullo con 25 milioni e acquisire una quota del 35% della società.

L'offerta non vincolante è stata presentata ai veronesi il 3 agosto e attende una risposta entro 30 giorni. Il sindaco Tosi ha già dato il suo ok all'operazione, e l'assemblea dovrebbe dare un parere favorevole affinché prosegua il confronto tecnico con Save per concretizzare l'alleanza, pur con una serie di garanzie e dettagli sul ruolo di Verona nell'infrastruttura affinché la necessità di creare un sistema aeroportuale del Nordest non significhi sacrificare il patrimonio veronese. La trattativa andrà avanti in esclusiva per un periodo limitato di tempo.

Nel frattempo, potrebbero arrivare altre proposte da prendere in considerazione, ma solo se concrete. Sull'ipotesi di un accordo con la Save del presidente Enrico Marchi sembrano favorevoli i soci trentini che con la Provincia sono il secondo socio della Catullo. Secondo quanto riportato dall'agenzia Mf-Dj, «La Provincia di Trento è favorevole all'ingresso di Save nell'azionariato di Catullo Spa». Oggi dovrebbe essere approvato l'avvio di una due diligence ufficiale che curerà i dettagli dell'operazione che prevede anche un concambio azionario, essendo Save quotata in Brosa. «In linea di massima», spiegano dalla Provincia di Trento a MF-Dowjones, «possiamo dire che siamo d'accordo con l'ingresso di Save. Vedremo domani (oggi-ndr) i termini del possibile iter.

Ci pare convincente l'idea di un'alleanza del Nord-Est sulle infrastrutture, con Venezia come aeroporto di punta e Verona e Treviso come parti “specialistiche” del sistema». L'accordo con Verona e Brescia è visto con favore anche dalla sponda opposta del Veneto, cioè dai soci veneziani di Save. Per esempio, Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia azionista con il 2,2%, in una recente intervista «benedice» l'eventuale accordo: «L'alleanza Save-Catullo è strategica per il Nordest», afferma. «Il valore dell'oeprazione è evidentemente industriale. L'alleanza tra Save e Catuillo metterebbe insieme due produttori migliorando, complessivamente, il livello dei servizi assicurati».

La diffusione sul territorio di aeroporti può essere una opportunità. «Il Marco Polo non è e non sarà mai», dice Segre, «il grande aeroporto centralizzato come ad esempio il Charles de Gaulle a Parigi. Già fin dall'investimento su Treviso ha puntato sulla rete che ora può essere ampliata». La Save guarda anche a Trieste: «Un'ora e mezza in auto tra Tessera a Verona, un'ora tra lo scalo veneziano e Ronchi dei Legionari: integrare i servizi e le compagnie con il Catullo e Ronchi è un elemento di razionalizzazione che ha un chiaro senso industriale». Intanto però i soci veronesi osservano un guardingo silenzio.
 
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