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Trattativa SAVE - Aeroporti del Garda, aggiornamenti di stampa

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view post Posted on 18/4/2014, 08:54
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Da La Stampa on line del 18/04/2014

Save: accordo con UniCredit



Un importante accordo tra SAVE e UniCredit è stato siglato per sostenere i progetti di sviluppo di SAVE per l'aeroporto di Venezia e per la creazione del polo aeroportuale del Nord Est. UniCredit, sulla base dell'affidabilità finanziaria di SAVE e della solidità dei suoi progetti di sviluppo, ha messo a disposizione della Società di gestione dell'aeroporto di Venezia una linea di credito della durata di 48 mesi (la Banca su richiesta di SAVE ha facoltà di estendere la linea per ulteriori 36 mesi), per un importo di 183 milioni di euro, al fine di sostenere finanziariamente gli importanti progetti dei prossimi anni e determinando in questo modo una correlazione tra gli impegni di investimento che il Gruppo SAVE sta per intraprendere e la durata delle fonti di finanziamento, oltre ad un'ottimizzazione dei costi finanziari del Gruppo.

In particolare. L'entrata in vigore a fine 2013 del nuovo sistema tariffario all'aeroporto di Venezia in applicazione del Contratto di Programma stipulato tra SAVE ed ENAC per lo sviluppo del Marco Polo nei prossimi dieci anni, ha sbloccato una serie di ingenti investimenti infrastrutturali che muteranno radicalmente l'aspetto dello scalo, rendendolo capace di far fronte alla prevista crescita del traffico passeggeri. Tale piano vedrà il suo massimo sviluppo attuativo nel periodo 2015 – 2018 all'interno di un progetto complessivo di circa 600 milioni di investimenti al 2021. Altrettanto dicasi per la costituzione del polo aeroportuale del Nord Est, che ha preso concreto avvio lo scorso 24 marzo con il perfezionamento dell'accordo tra SAVE e Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, per l' integrazione dei sistemi aeroportuali di Venezia e Verona, anche alla luce di quanto indicato nel Piano Nazionale degli Aeroporti del Ministero dei Trasporti che auspica la creazione di reti aeroportuali gestite in modo coordinato.

L'impegno economico di SAVE per l'acquisto del 35% della società Catullo sarà di circa 35 milioni di euro. "Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che un Gruppo Bancario dell'importanza di UniCredit abbia compreso e conseguentemente deciso di supportare una realtà brillante e in forte crescita quale è oggi il Gruppo SAVE" - ha dichiarato Enrico Marchi, Presidente di SAVE – "L'accordo con UniCredit premia la nostra Società che, in un panorama economico generale diffusamente critico, si dimostra solida e stabile sia in termini di capacità di gestione che di ratio finanziari". "I prossimi anni saranno particolarmente densi di attività in una prospettiva gestionale ed economica" – ha proseguito Marchi – "La linea di credito assegnataci da UniCredit ci supporta in questo percorso importante non solo per SAVE, ma per l'economia di un'area allargata del nostro Paese per la quale il Sistema aeroportuale Venezia – Treviso, e in prospettiva il polo aeroportuale del Nord Est, costituiscono un magnete e un motore ormai imprescindibile di sviluppo".

"Il nostro intervento a supporto di Save – ha sottolineato Lucio Izzi, Regional Manager Nord Est di UniCredit - mantiene l'impegno a sostenere l'economia del Territorio ed è in linea con il piano industriale recentemente varato da UniCredit. In particolare gli investimenti, cui forniremo la copertura finanziaria, rientrano in un ambito, quello infrastrutturale, che è strategico per le ricadute dirette sulla crescita dell'ecosistema Nord Est".
 
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view post Posted on 7/6/2014, 06:55
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da L'Arena di Verona

«Catullo», sottoscritto l’ingresso di «Save»

MILANO. È stato sottoscritto oggi tra Save, l'Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca e i suoi soci di riferimento (Camera di Commercio di Verona, Comune di Verona e Provincia di Verona) un accordo di investimento regolante i termini e le condizioni dell'investimento di Save nel capitale sociale di Catullo, finalizzato a realizzare il progetto di integrazione industriale tra i due gruppi societari nella prospettiva della costituzione di un unico polo aeroportuale.

Save arriverà a detenere una partecipazione complessiva pari ad almeno il 35% della Catullo. L'accordo prevede un esborso per Save non superiore a 34,2 milioni euro, che verrà finanziato attraverso l'utilizzo di linee di credito già disponibili. All'accordo di investimento aderirà, entro i primi giorni della settimana prossima, la Provincia Autonoma di Trento, altro socio di riferimento di Catullo.

IL DETTAGLIO. L'operazione, traendo spunto dall'accordo industriale volto allo sviluppo degli Aeroporti del Garda, prevede un aumento di capitale sociale di Catullo, in via scindibile, che verrà sottoscritto anche da Save. Dopo l'aumento di capitale, basato su un Equity Value pre-money consolidato pari a circa 50 milioni di euro, Save arriverà a detenere una partecipazione complessiva pari ad almeno il 35% della Catullo. L'efficacia dell'accordo di investimento è sospensivamente condizionata all'approvazione dell'nOperazione dei competenti organi deliberanti delle parti dell'accordo di investimento entro il 30 giugno 2014. Alla data di esecuzione dell'accordo di investimento, che non potrà essere successiva al 30 ottobre prossimo, le parti sottoscriveranno un patto parasociale diretto a disciplinare i rapporti fra i soci in ordine alla governance di Catullo.

Catullo, società di gestione dello scalo veronese e bresciano, nel 2013 ha fatto registrare ricavi per oltre 37 milioni, una perdita di circa 3 milioni e una posizione finanziaria netta di circa 16 milioni. A livello consolidato nello stesso periodo sono stati registrati quasi 42 milioni di ricavi ed un Ebitda di 3 milioni a fronte di 2,7 milioni di passeggeri e 44 mila tonnellate di merci gestite. Attraverso l'accordo di investimento e anche alla luce di quanto indicato nel Piano Nazionale degli Aeroporti del Ministero dei Trasporti che auspica la creazione di reti aeroportuali gestite in modo coordinato, Save, Catullo e i suoi soci di riferimento intendono creare un sistema aeroportuale sostenibile e competitivo da un punto di vista economico-finanziario, al fine di contribuire ad incrementare la crescita del traffico e la qualità dei servizi offerti nel territorio di riferimento.
 
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view post Posted on 30/7/2014, 17:51
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Dal Corriere della Sera, edizione di Brescia

Catullo, aumento di capitale di 47,5 milioni per gli scali di Brescia e Verona

Al termine dell’operazione prevista entro il 30 ottobre 2014, sarà una realtà concreta il polo aeroportuale del Nord-Est



L’assemblea straordinaria degli azionisti di Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, ha deliberato l’aumento di capitale finalizzato a sostenere lo sviluppo infrastrutturale dei due scali secondo il piano industriale e come previsto dal progetto del sistema aeroportuale del Nord-Est.

L’aumento di capitale in via scindibile, a pagamento, prevede l’emissione di massime 1.497.922 nuove azioni ordinarie da offrire in sottoscrizione in opzione ai soci, in proporzione alle azioni possedute, al prezzo di 31,71 euro per azione per un controvalore di 47.499.106 euro. Al termine dell’operazione prevista entro il 30 ottobre 2014, sarà una realtà concreta il polo aeroportuale del Nord-Est, che permetterà rilevanti sinergie tra gli aeroporti gestiti per rispondere in modo adeguato alla domanda attuale e futura di traffico del territorio.Catullo, aumento di capitale di 47,5 milioni per gli scali di Brescia e Verona

Al termine dell’operazione prevista entro il 30 ottobre 2014, sarà una realtà concreta il polo aeroportuale del Nord-Est

(ANSA) - VERONA, 30 LUG - L'assemblea straordinaria di Catullo spa, la società degli aeroporti di Verona e Brescia, ha deliberato un aumento di capitale di 47,5 milioni di euro finalizzato a sostenere lo sviluppo infrastrutturale dei due scali secondo il piano industriale, come previsto dal progetto del sistema aeroportuale del Nord-Est. Era la prima assemblea straordinaria del Catullo dopo la rimodulazione della governance e l'entrata di Save Venezia nella compagine societaria.

(QUI BRESCIA). (red.) Il termine dell’operazione è previsto entro il 31 ottobre.
La decisione dell’assemblea straordinaria degli azionisti di Catullo riguarda un aumento di capitale per sviluppo infrastrutturale degli aeroporti di Brescia e Verona.
Come? L’aumento di capitale in via scindibile prevede l’emissione di un numero massimo di 1milione 497mila 922 nuove azioni ordinarie. Queste andrebbero offerte ai soci, in maniera proporzionale a quelle possedute, al prezzo di 31,71 euro l’una, per un controvalore di 47milioni 499mila 106 euro.
In autunno, quindi, il polo aeroportuale del Nord-Est, costituito dai due scali, dovrebbe essere una realtà in grado di rispondere alle esigenze di cittadini e territorio.
 
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view post Posted on 2/12/2014, 10:13
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da L'Arena del 30.11.2014

Aeroporti, nozze in vista con Bergamo

L'accordo con Orio al Serio potrebbe essere già pronto entro quest'anno: una nuova società con il Catullo per gestire e sviluppare lo scalo bresciano

VENEZIA. Il vertice che non ti aspetti. Nella sala conferenze dell'aeroporto Marco Polo di Venezia dove De Rita espone l'ultima ricerca del Censis sul rapporto tra aeroporti e comunità locali nel nuovo polo del Nordest, il tema di sottofondo è se e quando in questa nuova aggregazione entrerà anche lo scalo di Bergamo, vale a dire Orio al Serio. Mentre Enrico Marchi, presidente di Save, annuncia sibillino che «su Verona avremo presto novità positive» e il presidente del Catullo Paolo Arena rivela che con Orio al Serio è stato aperto «un tavolo tecnico riservato per parlare del futuro e della gestione di Montichiari», ecco che arriva il presidente di Sacbo, Miro Radici. Sacbo è la società che gestisce Orio al Serio e che ha una forte attenzione su Montichiari, scalo vicino e con grandi potenzialità che potrebbe assorbire sia i voli che le merci che da Bergamo dovranno giocoforza traslocare per le limitazioni ai voli notturni.

Sacbo aveva presentato ricorso al Tar contro la decisione del Governo di assegnare la concessione per Montichiari direttamente alla Catullo spa, ottenendo pure ragione. L'altro giorno era prevista la discussione davanti al Consiglio di Stato ma siccome ora, grazie anche a Marchi, la Catullo e Sacbo si parlano, è stato chiesto di comune accordo un rinvio a giugno. Nel frattempo dovrebbero maturare le nozze tra il Polo aeroportuale del Nordest e il più importante aeroporto per voli low cost e tra i primi per i cargo. Il che significherebbe dare finalmente attività e sviluppo a Montichiari, uno scalo che ha divorato milioni e milioni di euro restando semideserto.

E così ieri mattina Arena, Marchi, Radici insieme con il presidente di Enac Vito Riggio e l'avvocato Di Palma dell'Avvocatura dello Stato si sono ritrovati a discutere riservatamente sui tempi e i modi per arrivare a una prima intesa perché è interesse di tutti, da quanto è trapelato, che per Montichiari si passi quanto prima dalle carte bollate ai voli concreti che portino crescita, reddito e sviluppo. Marchi ha un obiettivo: «Dobbiamo migliorare le sinergie avviando il dialogo con Bergamo: devono smettere le baruffe, i litigi e i campanilismi. L'obiettivo è che anche lo scalo di Brescia venga messo a sistema. Il rinvio del Consiglio di Stato, che abbiamo chiesto, è stato sicuramente un segnale positivo per lavorare a un accordo».

Arena rivela che «con Bergamo è stato avviato un tavolo di discussione molto riservato che ha l'obiettivo di trovare le sinergie possibili per accelerare lo sviluppo del territorio e delle infrastrutture di Montichiari».

Aggregazioni aeroportuali che anche ieri hanno ricevuto la benedizione del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che in una lettera ai promotori del convegno ha scritto: «Valuto positivamente questa aggregazione del Nordest che va nella direzione indicata dal Piano nazionale aeroporti con uno sviluppo delle specializzazioni in base ai bacini di traffico».

E in questo senso, da quanto è filtrato, si è espresso anche il presidente di Enac Vito Riggio al termine del colloquio riservato che si è svolto nel ristorante della sala Vip. E con l'ausilio di tecnici così esperti, si è ragionato anche sulla strada da intraprendere: la possibilità concreta è che l'accordo con Sacbo per la gestione e lo sviluppo di Montichiari si chiuda già entro quest'anno. Il progetto cui sta lavorando la società Catullo con Sacbo è la creazione di una newco (nuova società) fnalizzata esclusivamente allo scalo bresciano. In questo modo Bergamo entrerebbe, seppur parzialmente, nel nuovo polo aeroportuale del Nordest.

Maurizio Battista
 
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view post Posted on 2/12/2014, 15:31
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Non ci sto capendo più niente.
Fabrizio
 
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view post Posted on 4/12/2014, 02:54
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Qualcosa bolle in pentola o è tutto fumo?
Speriamo.
Vedremo.
 
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view post Posted on 15/2/2015, 09:06
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Sembrano confermarsi le nostre più MARRONEE previsioni.
Da L'Arena di sabato 14 febbraio 2015
Save, se ci sei batti un colpo!



L'aeroporto Catullo sfoglia la «Margherita»


La nuova area era prevista in concessione dal ministero della Difesa Castellani (Cisl): «Così si rinuncia allo sviluppo, Marchi ci declassa»




La nuova dirigenza del Catullo sfoglia la Margherita. Che fare? Utilizzare la nuova area con nuovi investimenti o tenere le risorse in cassa e attendere? Attendono anche al ministero della Difesa qualche notizia certa: la firma definitiva era prevista a fine dicembre scorso ma la nuova proprietà Aerogest-Save chiede tempo. A interrogarsi è il segretario della Cisl, Massimo Castellani: «Cosa sta succedendo all'aeroporto Valerio Catullo? In questi giorni Save ha deciso di rinunciare all'uso (in affitto per 18 anni) della Margherita nord (piazzale di sosta per aeromobili), nell'area militare direttamente di fronte al terminal. Questa decisione ha un importante significato strategico: è una conferma del pesante ridimensionamento del Catullo e va contro alle dichiarazioni di Marchi in fatto di rilancio dello scalo veronese. Infatti, con il piazzale per gli aerei che rimane così com'è, non potendo contare sulla Margherita nord per ingrandire l'area dei piazzali aeromobili, non si può pensare di gestire più di 3 milioni di passeggeri dalle 6 alle 23 se poi si aggiunge il traffico fuori orario nei mesi estivi legati ai charter che vale circa 350/400 mila passeggeri la decisione di Save è chiara: ridurre l'aeroporto a uno scalo di secondo ordine con un grosso danno per la città e per il territorio».

Sul punto, i vertici del Catullo non confermano: filtra solo l'intenzione di rivedere tutto il piano industriale (che era stato predisposto dall'ex dg Carmine Bassetti) e quindi anche l'utilizzo o meno dell'area Margherita nord. Un'area che da tempo è nel mirino del Catullo, che aveva stanziato decine di milioni per acquistarla dal ministero della Difesa. Poi grazie all'interessamento dell'allora sottosegretario Alberto Giorgetti si era arrivati a un accordo per la cessione in concessione, con un enorme risparmio. L'accordo era stato siglato un anno fa (marzo 2014) e prevedeva l'acquisizione in concessione per 19 anni di quest'area di 50 ettari. L'intesa con il ministero della Difesa era stata ratificata dal presidente Paolo Arena e dall'amministratore delegato di Difesa Servizi Spa Lino Girometta e andava perfezionata a fine dicembre 2014. Nel frattempo, a settembre, nell'assetto societario è entrata la veneziana Save con il 35% e il nuovo amministratore delegato Simioni. E a dicembre a Roma hanno ricevuto la telefonata che tutto era stato messo in stand by: dal rinnovo del terminal commerciale all'espansione delle aree.

Nella «Margherita nord» si può concentrare l'area tecnica e operativa: in questo modo la Catullo può risolvere il problema di congestione delle aree di manovra, soprattutto nelle fasi di picco di traffico e, dato lo spostamento dell'area tecnica, può liberare spazi pregiati da destinare all'accoglienza del passeggero, a servizi ed esercizi commerciali che genereranno vantaggi aggiuntivi per la società. Gli spazi della “Margherita Nord” sono passati in gestione alla Catullo spa a partire dallo scorso primo luglio. In una prima fase si prevede l'utilizzo dei piazzali esistenti per la sosta degli aerei e non sono richiesti investimenti per adeguamenti infrastrutturali. Il piano di sviluppo originario prevedeva nel 2016 la creazione di un nuovo parcheggio low cost (2.800 posti auto) con attività commerciali. Nel periodo 2018-2019 gli stands per la sosta degli aeromobili dovrebbero diventare 16, sarà creato il nuovo terminal di aviazione generale (14.500 metri cubi), sarà realizzata la nuova officina (4 mila metri cubi) e una piazzola per la prova motori (2019). La prima fase, non richiedendo interventi nè investimenti, è già stata avviata. Gli interventi e le opere ipotizzati dal 2016 vanno però dettagliati nel piano di sviluppo. Che, appunto, non è ancora stato definito dalla revisione di Save.
 
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Nel dubbio, io costruirei altri parcheggi per le auto...
Fabrizio
 
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view post Posted on 15/2/2015, 22:55
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Altro che piano di sviluppo......questo è un vero piano di SOTTOsviluppo!!
 
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