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HH-60G Pave Hawk, il Combat SAR dell'USAF con convertiplano di contorno, Dopo i nostri HH-101A e HH-212ICO, a Fairford aggiungiamo un altro tassello

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icon11  view post Posted on 31/7/2018, 15:44
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Abbiamo dedicato uno post "corposo" al nostro nuovissimo Leonardo HH-101A CaeSAR (con le ultime 3 lettere maiuscole che identificano una delle missioni di questo tipo di elicottero) ed al veterano HH-212 ICO, lo potete rivedere qui https://piti.forumfree.it/?t=75772136 se volete.


Mentre raggiungevo il mio punto di scatto in quel di Fairford e dal quale non mi sarei più mosso nonostante le intenzioni di farlo per portare a casa un po’ di scatti dalla zona atterraggi e decolli (testata 09), la fastidiosa bronchite e le linee di febbre che mi sono portato dall’Italia hanno consigliato un approccio prudente.

Sino all'ultimo la partecipazione al RIAT 2018 è stata in dubbio, non è mai una passeggiata viste le dimensioni enormi dell’Air Show più importante del mondo e lo sforzo fisico richiesto è comunque importante.



Nel corso delle edizioni 2016 e 2017 la giornata del venerdi prevedeva solamente 4 ore di volo mentre quest'anno, complice l'anniversario dei 100 anni della RAF, il venerdi è stato programmato con 8 ore abbondanti di flight display; il tempo per la statica è stato inevitabilmente sacrificato e sapete bene di quanti chilometri parliamo per percorrerla tutta... oltre al tempo necessario per spostarsi.

O si fa la parte “svolazzante”, maestosa e per palati fini come intuite dalla foto che segue, o quella “sedentaria”.

Difficile scegliere tra cotanta abbondanza.



42528511445_63387c5158_hD8C_1332 by Gianluca Conversi, su Flickr





E quando durante le nostre Pitipizze parlavo di scatti della statica presi "al volo", intendo 2 secondi massimo, via a passo svelto nonostante il pesante zaino, 2 secondi al nuovo aereo, e dai avanti rapido...

Totale 3 Km. e mezzo abbondanti di percorso incluso il percorso per raggiungere la flight zone, con zaino, bevande al seguito (e “mantellati” se piove).



Bene, nella zona "americana" vicino ad uno degli ingressi (quello verde) dove erano parcheggiati il sinuoso ed elegante bombardiere strategico B-1B Lancer affiancato da un KC-13R Stratotanker, abitualmente si trova la zona delle operazioni speciali e del Combat SAR. Siamo grosso modo a tre quarti di pista per capirci.

Di solito giungono al RIAT gli Hercules “speciali” (gli MC-130J Commando II), almeno un convertiplano CV-22B Osprey, e gli onnipresenti Black Hawk (versione Pave Hawk, ovvio), naturalmente affiancati dalle macchine di Lakenheath con i caccia F-15C e F-15E Strike Eagle, oltre a qualche trasporto pesante: quest'anno un sontuoso C-17 ed un sontuoso KC-10 Extender erano a loro volta della partita.



42941222104_392d6290c4_hDGC_7012 by Gianluca Conversi, su Flickr



42754687075_2c22d1549f_hDGC_7008 by Gianluca Conversi, su Flickr





Così, oltre a "riposarmi" un momentino, ingollare una compressa di tachipirina, ripenso al nostro HH-101 CaeSAR e decido di investire un poco di tempo nel fotografare l'elicottero americano, complice l'ampia disponibilità del personale americano ed avendo in mente di concludere idealmente il percorso iniziato con HH-101A CaeSAR e HH-212ICO di AM ed andare a realizzare qualcos'altro che spero possa piacere.



Istrana, con postazioni mitraglieri in bella vista:

27184333317_756398e36a_hDGC_6159 by Gianluca Conversi, su Flickr



HH-212ICO:

42053520321_3543535048_h_D8C7998 by Gianluca Conversi, su Flickr



Mentre mi avvicino all'ennesima versione del fortunatissimo elicottero Black Hawk, un HH-60G Pave Hawk, noto subito quel che è evidente: è un elicottero medio da ricerca e soccorso in combattimento (CSAR); è prodotto dalla Sikorsky Aircraft Corporation principalmente per USAF, ma mi risulta essere in servizio anche con le forze sud-coreane.



35727559723_11ddcfcb79_hDGC_0041 by Gianluca Conversi, su Flickr



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Come detto, l'HH-60G è una specifica e specializzata versione derivata dal diffusissimo elicottero Sikorsky UH-60A Black Hawk, caratterizzato dalla sonda per il rifornimento in volo e da altri apparati appositamente sviluppati per la navigazione ogni-tempo, il contrasto delle minacce missilistiche ed elettroniche, oltre ad aver la possibilità di essere trasportato dai grandi aerei da trasporto C-5 Galaxy e C-17 Globemaster III.

Data l'anzianità e l'utilizzo intensivo delle 112 macchine inizialmente costruite, Sikorsky e Lockheed Martin hanno avviato una proposta di modernizzazione dell'intera flotta (o la sua sostituzione) con i "nuovi" HH-60M.



Osservando un HH-60G avendo ben in mente un CaeSAR, peraltro con IL 15-05 presente in bella mostra alla statica dell'Air Tattoo 2018 (ma senza la dotazione di armi vista invece ad Istrana) ed affiancato da un HH-139A, si notano subito le dimensioni diverse, oltre ad altri particolari dai quali si intuisce quanto sia più moderno l'elicottero anglo-italiano: quest'ultimo è trimotore e pesante, l'americano bimotore e medio, naturalmente sviluppati concettualmente in decadi differenti.



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Il Pave Hawk, come ci illustra il gentilissimo comandante del velivolo "nascosto" dietro agli abituali Ray-Ban, può ospitare un equipaggio di quattro membri inclusi pilota, copilota che si trovano in un cockpit pressurizzato, flight engineer e l'artigliere.



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È dotato di un sistema di controllo del volo automatico, di un sistema di navigazione inerziale, GPS e, molto importante di un sistema denominato LARS-12 volto a comunicare in modo più efficiente e sicuro con il personale a terra, in particolare con piloti abbattuti, "pararescue", forze speciali perché la sua missione primaria è il recupero di personale a terra in aree ostili.



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Come funzioni secondarie, assolve anche a compiti di semplice ricerca e soccorso, evacuazione medica, supporto a disastri naturali, assistenza umanitaria, sicurezza contro slow-movers, attività anti-droga. L'elicottero è in servizio dal 1981 con la versione A, upgradata alla G nel 1991 (con la versione G è stata installata l'evidentissima sonda per il rifornimento in volo a tubo flessibile montata nella parte destra della fusoliera) ed è in corso di aggiornamento alla M.



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Visto anche l'impiego a bordo di unità navali e l'esigenza di essere rapidamente portato in teatro dai grandi aerei da trasporto, è dotato di pale e rotori ripiegabili e di carrello retrattile; è anche in grado di muovere carichi esterni sino a 270 Kg. di peso e di operare in ambienti ostili anche dal punto di vista meteorologico montando un apparato anti-ghiaccio.



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A parte i portelli per pilota e copilota, vi sono due grandi porte scorrevoli ed un ingresso posterioreche consente al personale di salire o scendere con estrema rapidità.

Inutile aggiungere che può essere armato, anzi lo è quasi sempre: sono due le postazioni per mitragliatrici pesanti calibro 0.50 oppure due minigun M134.



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La suite avionica installata nell'HH-60G include un sistema di navigazione Doppler AN/APN-235, un radar meteorologico ANS/APN-239 specifico per il controllo delle aree di maltempo durante la missione, un ulteriore radar meteorologico a colori AN/APN-239, un sistema di imaging ad infrarossi AN/AAQ-16, radio di sopravvivenza PRC-112, un sistema per le comunicazioni satellitari AN/ARC-210, radio digitale terrestre AN/ARC-220 e sistema radio AN/ARC-222 SINCGARS.



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Il "mio pilota" sciorina tutti questi dati "a manetta", meno male che esistono i cellulari con le funzioni di voice recorder!



Non finiscono qui le dotazioni elettroniche dell'HH-60G: esso è anche dotato di un jammer radio AN/ALQ-202, di un sistema di gestione della guerra elettronica AN/ALQ-213, di un RWR (ricevitore di allarme radar) AN/APR-39, di un essenziale sistema di contromisure contro i missili a guida infrarossa AN/ALQ-144 corredati da un sistema di soppressione, di un jammer specifico per i missili a ricerca di calore (minaccia particolarmente sentita, tiene a sottolineare il Comandante) ed ovviamente di lanciatori di chaff e flare.

Tutti questi sistemi sono ben visibili nella parte anteriore del velivolo, sulle fiancate e nella parte posteriore del velivolo.



42941597074_c37d11cd5f_hDGC_7027 by Gianluca Conversi, su Flickr





La scheda che mi viene consegnata al termine contiene quasi tutte le informazioni che abbiamo sinora descritto ma vi sono anche alcuni cenni sull'apparato motore: l'HH-60G è alimentato da due motori General Electric T700-GE-701C capaci di erogare 1220 kW di potenza massima ciascuno..

Il motore T700, lungo poco più di un metro con diametro di circa 40 cm., è equipaggiato con turbina ad alta pressione a doppio stadio, generatore di gas a bassa pressione a due stadi, compressore a sei stadi e un bruciatore anulare.

La motorizzazione è la stessa degli elicotteri Merlin, anche i nostri HH-101 e AW101 della Marina sono motorizzati dallo stesso propulsore.



43611806022_d0a7375775_hDGC_7041 by Gianluca Conversi, su Flickr



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Le prestazioni del Pave Hawk sono di tutto rispetto: la velocità massima è di 360 km/h mentre quella di crociera è di 294 km/h con raggio d'azione di 933 km a 4.300 metri (senza rifornimento in volo). In generale, la massima durata di una missione è di 4,2 ore, ma è un dato nominale. I veri valori sono classificati.



Salendo in cabina, si notano subito le piastre d'acciaio e kevlar in parti strategiche, ma anche l'essenzialità degli interni con parecchi apparati, condutture, matasse di fili a vista.

Non ci sono pannellature come sul nostro HH-101A: quest'ultimo apre un salotto, ma parliamo di due elicotteri di generazioni differenti ed il prodotto di Leonardo è molto più recente.

Sul Pave Hawk ritengo si sia sbarcato tutto lo sbarcabile superfluo, i pesi sono fondamentali per garantire velocità e sicurezza nelle critiche fasi di infiltrazione ed esfiltrazione, in particolare nelle impervie e rarefatte aree dell'Afghanistan.



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il mio anfitrione mi accompagna verso il convertiplano CV-22B Osprey, una macchina incredibile e silenziosa, anch'essa essenziale negli interni, la cui cabina è equiparabile a quella del CaeSAR e mi racconta una missione che ha coinvolto l'esemplare presente a Fairford; si trattò di una missione classificata, cruenta, con l'elicottero che portò a casa il personale delle forze speciali, non tutti indenni, e con diversi colpi a segno come ricordo.

Non sono stato autorizzato a raccontare per iscritto di più.

Non dimentichiamo che le macchine che ammiriamo sono pilotate da personale professionalmente preparatissimo, dai nervi saldi, che vola missioni rischiosissime di cui molte volte non sappiamo nulla.



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Osprey in volo, cielo nuvoloso con residui dei fumi lasciati dalle nostre Frecce Tricolori atterrate pochi minuti prima:



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43384320682_e597f2d603_hD8C_0600 by Gianluca Conversi, su Flickr





Per chiudere in bellezza e sempre rimanendo in tema di Combat SAR e SAR, come non citare la presenza (ormai abituale) dell’Aeronautica Finlandese con i propri nuovissimi, modernissimi, bellissimi NH-90 TTH “gadgettati” di tutto punto (osservate la struttura esterna che sostituisce i classici piloni esterni e sostiene un ampio serbatoio di carburante), e del venerando, buffo ma efficace Westland Whirlwind in una livrea SAR sgargiante con le griglie dei radiatori che lo fanno sembrare uno smile di Whatsapp e con il quale si chiude questo lungo thread?



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41810111510_aae9fef32f_hDGC_6893 by Gianluca Conversi, su Flickr

Edited by GIORGIO CASTELLI - 10/8/2018, 12:06
 
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view post Posted on 31/7/2018, 17:09
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Grandissimo, come sempre.
Le foto, i dettagli, le tue descrizioni appassionate e competenti, sono incredibilmente coinvolgenti.
Una sola domanda: a cosa serve pressurizzare la cabina del "Pave Hawck"? ...la missione tipo dell'elicottero non è a bassa quota?

Complimenti, La prima foto della formazione mi ha steso!
 
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view post Posted on 31/7/2018, 17:58
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:wacko: :blink: :wacko:
 
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view post Posted on 31/7/2018, 18:28
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Beh i tuoi close-up stanno diventando sempre piu spettacolari...
Non posso far altro che ringraziarti.

P.S.: Tagliati le unghie :B):
 
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view post Posted on 2/8/2018, 20:47
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CITAZIONE (TheGrendel @ 31/7/2018, 18:09) 
Una sola domanda: a cosa serve pressurizzare la cabina del "Pave Hawk"? ...la missione tipo dell'elicottero non è a bassa quota?

Onestamente non ho posto la domanda sul momento... :blink:
In generale sappiamo tutti a cosa serve la pressurizzazione per un aereo, ma in generale per un elicottero che essenzialmente non viaggia a quote troppo elevate non serve.
Sino a poco più di 10 anni fa nessun elicottero, per quanto mi risulta, era dotato di cabina pressurizzata e molti dei più moderni non lo sono.
il CV-22B Osprey (vado a memoria) non è pressurizzato, mentre il "nostro" AW609 di Leonardo invece lo è.
Non ho informazioni su HH-101A.

I vantaggi per un CSAR sono di poter volare a quote elevate in ambiente fortemente ostile in altitudine (esempio Afghanistan e le partite cime dell'Hindu Kush) e rendere in aria rarefatta il volo di infiltrazione ed esfiltrazione confortevole senza rischi di ipossia.
Poi, proprio per le peculiarità della missione SAR, l'esfiltrazione ed il trasporto di personale colpito da certi traumi necessita di una cabina pressurizzata per garantire la sopravvivenza del ferito stesso.
Va da sé che nel momento più critico l'elicottero viaggia con i portelloni aperti.
 
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view post Posted on 27/8/2018, 22:25
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Bellissimo post Gianluca, condivido il pensiero di Mauro
Complimenti ancora.

Paolo
 
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