Proseguiamo il racconto della nostra “prima” ai Tiri di Aviazione di Axalp 2018 con un lungo servizio, mettetevi il cuore in pace, suddiviso in due parti incentrate sull’AirShow (purtroppo contratto ad un’ora e mezza scarsa per ragioni di sicurezza causa fortissimo vento in quota) e sullo stato delle forze aeree della Confederazione.
I precedenti servizi su Axalp 2018 li potete trovare qui:
1. AXALP, EVENTO UNICO (Introduzione): https://piti.forumfree.it/?t=76055174
2. IN VOLO CON LA SCHWEIZER LUFTWAFFE: https://piti.forumfree.it/?t=76096051Partiamo dalla parte fotografica, che potremmo tranquillamente intitolare, parafrasando una nota trasmissione televisiva, “Chi l’ha visto?), mentre la seconda parte, di cui e ho gia annunciato il contenuto, ho deciso di rinviarla (diventerà l’ “Episode four”).
“Chi l’ha visto”, perché se non si è preparati, l’F-5 Tiger II manco lo vedete arrivare.
“Chi l’ha visto”, anzi. “Chi li ha visti” perché se non hai l’obiettivo giusto subito montato, controluce e contro-sole con parti al buio e se non sai da dove arriva l’aereo a 1000 kim/h, non riprendi nulla.
Ad Axalp gli aerei provengono da tutti gli assi, nord-sud, ovest-est e viceversa.
Essendo venuti a mancare i tiri operativi della mattina e non avendo partecipato alle prove, l’evento pomeridiano è stato per me un’assoluta novità.
In aeroporto o durante le esibizioni sul mare l’asse della display line è sempre davanti a voi, destra-sinistra sinistra-destra; non ad Axalp.
Una sfida che si accetta volentieri, e sovente si esce con un pugno di mosche.
A seconda del posto dove ci si piazza (o si riesce a piazzarsi), il campo di ripresa può esser ridotto per la conformazione del terreno, per le ombre e per gli ostacoli orografici (oltre alle persone).
Lo Spotting Point migliore, dove si raccolgono i migliori scatti degli Hornet ripresi frontalmente o in manovre di scampo con tonneau e virate a coltello, è sulla montagna di fronte; si è a favore di luce, sole alle spalle, poche ombre, si vedono bene gli aerei ma… sono almeno 6 ore di cammino per giungervi.
Fotograficamente abbiamo mancato l'apertura con il lancio di flares catturando due scatti parziali e qualitativamente bassi dell’unico passaggio di questo tipo sia deglia Hornet che degli F-5, naturalmente sole contro corredato di riflessi ed ombre decise. Il bottino poteva essere migliore; ma ragazzi, che sfida e che roba Axalp! Se non provate, non potete ben comprendere e non potete goderne.
Prima del “go” ufficiale, sono stati continui i sorvoli di un Airbus H135M (ex Eurocopter EC635) per controllare le condizioni del vento e la completa sicurezza dell’area:
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Gianluca Conversi, su Flickr
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Gianluca Conversi, su Flickr
L’arrivo dal lago di Brienz di una coppia di F/A-18C Hornet che ha dato il via al tutto è stata silenziosa quanto fragorosa: silenziosa perché non si è sentito nulla, clamorosa perché, arrivando dal lato sinistro e dal basso sbucando dietro il “dente” riempito di spettatori che vedete. II potente rombo delle turboventole GE F404 di cui l’Hornet è equipaggiato unito al lancio di flares hanno riempito orecchie ed illuminato i volti rischiarati dagli artifizi pirotecnici.
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Confesso, un brivido ed un po’ di shock l’ho avuto.
Del resto, quando serve, anche un jet può essere silenzioso per quello che deve portare a termine.
Si parte (fotograficamente parlando) ad handicap; mancati, salviamo due foto lavorate parecchio perché ci sono restato quasi secco:
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Proseguiamo nel perlustrare il cielo alla ricerca degli Hornet che spuntano a sorpresa per colpire i bersagli a terra con il cannone di bordo da 20mm:
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La raffica è breve, sembra di udire lo scoppio di mortaretti: sinceramente mi aspettavo qualcosa di più intenso come rumore, la manovra di scampo è verso l’alto, aereo a coltello o in tonneau, con lancio di flares, spesso dietro di noi o molto alti:
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Gli Hornet tirano da lontano, dopo essere spuntati da dietro le montagne che cingono il Poligono e provengono da destra, di fronte e dietro di noi.
Spotting point ideale non la torre di controllo dove ero io, ma più a destra sulla collina forma di pinna di squalo che abbiamo già visto:
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Oppure, come già detto… dal lato opposto:
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Proseguiamo con gli scatti a 1000 km/h cercando di darvi l’idea anche con scatti ad ampio raggio:
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Il punto è che molti scatti alla fine sono uguali, gli Hornet mostrano quasi sempre la pancia dopo i tiri per evadere, proviamo un paio di variazioni sul tema:
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Si va di Cougar, adesso:
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“Far, far away” (cit.), chi indovina da dove proviene la citazione? Chi ha bimbi piccoli… forse capisce.
Un Cessna Ce560XL viene “intercettato” da una coppia di Hornet passati a tutta canna (chi li ha visti?) per poi eseguire le manovre di accompagnamento e segnalazione visiva (anche a mezzo di flares) per obbligare il malcapitato aereo a seguire il leader mentre il gregario si accoda distante ad ore sei:
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Passaggio degli Hornet dopo lo scramble, non possiamo non notare le armi operative, un missile a guida IR AIM-9 Sidewinder appeso al travetto esterno sotto la semi-ala sinistra ed uno a medio raggio AIM-120C AMRAAM semi-annegato in fusoliera:
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Poi via a tutta manetta per sparire nel sole:
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Formazione ricongiunta dietro la montagna ed eccoli a 600 km/h provenienti dal canalone di sinistra, li vediamo solo all’ultimo ma quesa volta eravamo pronti: (scatto a 190mm croppato per esser sicuri di prenderli, specie in uscita):
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Il rischio di mancarli nella selezione AF è molto alto visto lo sfondo che “attira” il sensore:
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Usciti gli “operativi”, entrano in scena l’Hornet Solo Display Demo, un PC-7(NC) ed il moderno PC-21 Advanced Turbo Trainer, naturalmente contro-sole:
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Immaginate essere in quella casetta…..
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L’Hornet se ne va nel sole per iniziare il suo display mentre i due Pilatus scendono verso valle:
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Niente doppia post-produzione con Photoshop (separata per primo piano e sfondo), si parte dallo scatto originale leggermente sovraesposto di 1,4 Stop e poi tolte luci e ridotti i chiari:
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Sembra di essere su un Tanker….
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Salvo vedere l’F/A-18C puntare verso il canalone alla nostra destra e sparire dietro un costone, da infarto:
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Controluce con ombre, questa volta:
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Poi via giù dall’altra parte nel canalone ormai ampiamente ombreggiato ed il display tra le vette alpine è terminato:
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Spazio al potente turbo-prop Pilatus PC-21 che viaggia a 685 km/h, sua velocità massima ottenibile dalla turboelica Pratt&Whitney Canada PT6-A, entrato in scena meno di due secondi dopo l’uscita dell’Hornet cogliendo un po’ tutti di sorpresa:
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Una telefonata urgentissima di lavoro mi fa perdere qualche scatto e l’entrata in scena dei Tiger II.
“Chi l’ha visto”, direi… perché di F-5 non ne ho beccato che una manciata, non che ci abbiano regalato tanti passaggi, proprio pochi, del resto l’autonomia è quella che è e la telefonata di lavoro mi ha parecchio disturbato per i contenuti.
La foto che vedete, orrendamente lavorata è l’unica che sancisce l’arrivo “da sotto” degli F-5…. prendetela come documentazione.
Gli aerei sono arrivati in un momento di sole coperto ed i canaloni completamente al buio, illuminati dai flares hanno donato riflessi di una dominante verde che non ho corretto perché rappresentativa della realtà.
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Ecco il resto, piccoli e sfuggenti, agilissimi ed a loro agio tra le vette, ben mimetizzati, risultano una preda non facile:
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E la parata con la Patrouille Suisse (un solo passaggio e controsole) determina la fine e l’ultima dei Tiger II ad Axalp, il ritiro inizierà inesorabile nel 2019:
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Non ci saranno altri voli dimostrativi e fly-by, cancellati per il forte vento nell’area per cui la Pattuglia si prepara al suo ingresso sulla display line per chiudere i Fliegerschiessen Axalp 2018, il solito elicottero ricontrolla tutto:
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(segue)
© Gianluca Conversi
(Si ringraziano le Forze Aeree Svizzere, il personale della base aerea di Meiringen, i piloti e specialisti dell’elicottero AS332M1 Super Puma s/n T-314 e www.aviation-report.com )Edited by GIORGIO CASTELLI - 9/11/2018, 17:18