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Flughafen-Zürich: LA TERRAZZA DA 300'000 VISITATORI ALL'ANNO, Come un aeroporto fa di una passione la punta di lancia del proprio marketing

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icon11  view post Posted on 8/2/2019, 18:17
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PARMA, abitante a BRESCIA

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Qui dove il mare luccica
E tira forte il vento
Su una vecchia terrazza
Davanti al Golfo di Surriento
.
(Lucio Dalla)

La Terrazza” è anche un film del 1980 che vinse il premio come migliore sceneggiatura Festival di Cannes ; un “mattone” di 155 minuti con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Jean-Luis Trintignant oltre ad una pimpante Stefania Sandrelli.
Il film deve il titolo al luogo di ritrovo di alcuni gruppi di amici ospiti di una coppia leader della dolce vita romana diviso in 5 spezzoni indipendenti che raccontano la vita dei vari personaggi gravanti attorno ad essa.

Di solito le terrazze si chiamano così perché hanno una piacevole (se non incantevole) vista sull’ambiente circostante, da un ambiente naturale suggestivo ad un chiassoso andirivieni di una nota strada o famosa piazza, oppure da essa si gode un moderno skyline e luci serali della città.
Per i meno fortunati come me, la vista è… il condominio di fronte e i giardini degli altri inquilini.

Le terrazze a volte sono utilizzate per ragioni di marketing; sfruttando la loro posizione privilegiata, esse diventano sfondo che contraddistingue un evento, un prodotto, un’attività.
Del resto, chi è bravo (ma direi anche lungimirante o di ampie vedute, come preferite), sfrutta ogni opportunità ed occasione per incrementare la vendita del proprio prodotto.

Altri invece, fossilizzati sul “non si può”, “non ne vediamo l’utilità”, su antichi concetti di burocrazia o leggi obsolete che alla fin fine nessuno vuole realmente cambiare, rimangono ancorati su concetti antichi di commercializzazione e per questo segnano il passo di fronte a concorrenti più agguerriti.
Nelle migliori delle ipotesi, si fanno comprare quando non trovano sbocchi per mero tornaconto di azionisti interessati più al guadagno immediato piuttosto che nell'impegnarsi ad essere imprenditori moderni in un mondo che continuamente cambia pelle come un camaleonte.
E così si perdono gli autobus e i treni dello sviluppo che poi non passano più.

Vi sono in giro per il mondo realtà dinamiche che, compatibilmente con le esigenze di sicurezza sempre più vincolanti, attirano e fanno di tutto perché altri ne siano da esse attirati.

Zurich-Kloten, aeroporto internazionale per citarne uno; e non troppo distante dagli scali internazionali nostrani.
Non caotico, dal parcheggio facile e non contrassegnato dal caos dei furbetti che parcheggiano nella corsia di destra o in doppia fila, naturalmente storti e davanti alle uscite del terminal arrivi.
Servito molto bene dai mezzi pubblici, anche su rotaia. Dal traffico (aereo) interessante.
Dai moderni e sempre rinnovati terminal, ariosi e che mettono immediatamente a proprio agio chi vi si reca.
Dai bagni pulitissimi, ma qui contano molto l’educazione ed il rispetto per altri da parte degli utilizzatori… ma sono importanti pure quelli.

Aree di svago.
Aree di svago? Sissignori, perché l’aeroporto può essere anche questo.
Mio papà mi portava in stazione a vedere gli ultimi treni a vapore, a sentire lo sferragliare dei convogli e, la domenica, al campo d’aviazione a vedere dalla staccionata gli “apparecchi” che ti passavano vicino e sulla striscia d’erba si libravano in cielo come libellule.

Una politica commerciale aggressiva, ben fatta con tanti servizi offerti agli operatori del settore ma anche alla gente comune, ne fanno un aeroporto che ogni anno incrementa il proprio fatturato, il proprio EBIT ed il numero di passeggeri e movimenti.
Andare sulla pagina internet dell’aeroporto è musica per chi ama l’aviazione generale; da lustrarsi gli occhi.

Trovatemi, tanto per cominciare, un aeroporto italiano che pubblica gli spotting points a disposizione di chi vuole osservare da posizioni privilegiate gli aerei in parcheggio e i loro movimenti.

31913201097_9126d3fa1b_hDGC_8256 by Gianluca Conversi, su Flickr

33065553958_db48c5eb14_hZRH_Plan-Ausflugsziel by Gianluca Conversi, su Flickr


Trovatemi un aeroporto che offre (a pagamento, ci mancherebbe) un’ampia offerta per di tours guidati nell’aerea pubblica e sulle piste: www.zurich-airport.com/passengers-...-of-the-airport

Che si possono prenotare sedute fotografiche e video anche nelle aree riservate: www.zurich-airport.com/the-company...1795.1540389220 / www.zurich-airport.com/~/media/flu...ar_2014_en.docx

Che offre ai propri passeggeri ma anche alle persone comuni che semplicemente “vogliono farsi un giro”, alle scolaresche ed altre organizzazioni, punti di osservazione privlegiati (e senza vetrate… magari manco mantenute pulite…): www.zurich-airport.com/passengers-...1795.1540389220

Un paradiso. E poi, all’interno di queste Observation Areas si trovano comodi servizi: toilettes, bar con self-service, gadgets a team aviazione, area giochi per bambini.
Il tutto sotto un’ampia copertura che ripara da pioggia e neve.
Per accedervi si paga, naturalmente: 5,00 CHF, una miseria.

46853687922_585375e4c5_mZurich Kloten Dock 2 Terrasse Ticket by Gianluca Conversi, su Flickr

46206766144_70b9231790_hDGC_8214 by Gianluca Conversi, su Flickr

31990580717_9fa8266d97_hDGC_8330 by Gianluca Conversi, su Flickr


E per chi vuole rimanere al caldo… tutto è possibile al Dock 2: noi fuori, loro dentro.

46206922394_6b00a9023d_hDGC_8350 by Gianluca Conversi, su Flickr


Per accedere a queste aree occorre passare un controllo di sicurezza tale e quale a quello che facciamo quando dobbiamo andare ad imbarcarci: controllo bagagli, metal-detector, documenti. Sicurezza garantita.
La famosa Terrazza è ubicata sopra al Dock 2 e vi si accede dall’area ristorante recentemente rinnovata, di sicuro chi vi si reca poi si ferma a mangiare qualcosa.
Un’altra zona, ma ad apertura stagionale (da marzo ad ottobre) e solamente in specifici orari di alcuni giorni della settimana, è accessibile: si tratta dell’Observation Point sul Dock E proprio a ridosso del terminal dedicato ai voli internazionali, di fronte ai finger ai quali attracca l’Airbus A380.
Per accedervi occorre passare il controllo passaporti.
E’ una posizione spettacolare per riprendere i decolli all’incrocio delle due piste 10-28 e 16-34.

Di ritorno dall’Aerodromo di Payerne dal quale decollavano gli F/A-18C Hornet della Schweizer Luftwaffe per le missioni Combat di polizia aerea durante il World Economic Forum di Davos, il cui servizio potete trovarlo qui https://piti.forumfree.it/?t=76357688, abbiamo deciso di effettuare una piccola deviazione per un paio d’ore di spotting a Zurigo, dalla famosa Terrazza.

Arrivando a mezzogiorno, lo spotting point è praticamente controluce (non che ce ne fosse molta durante la nostra visita…) ed una buona parte dei voli previsti in questa fascia oraria sono essenzialmente monomarca “Swiss”; però abbiamo veduto da lontano decine e decine di jet executive, aerei governativi parcheggiati in piazzali remoti, qualche bestione (777 e 330/340), i regional jet Bombardier che ora hanno cambiato casacca diventando Airbus A220, e soprattutto tanta gente, grande e piccina, affollare la Terrazza.
Da non venire più via… ma abbiamo dovuto farlo.

Volere è potere, si dice, immaginate Malpensa con due terrazze sopra ai satelliti B e C; o sopra l’aerostazione di Bologna dove una volta una piccola terrazza c’era e da dove scattai quest’unica immagine nel lontano 1987:

23998138000_14fea6f377_h1989_I-RIZK Douglas DC9 Alitalia at Bologna by Gianluca Conversi, su Flickr

“Meditate, gente: meditate” (cit.)


Ma per sostanziare le nostre riflessioni ed anche immaginarci come potrebbero essere i nostri aeroporti nella quasi certezza che non lo saranno mai (la speranza è l’ultima a morire ma esiste anche un detto “da strada” che ci vive sperando…), diamo un’occhiata ai numeri della Zuschauerterrasse B.
La fonte? La direzione aeroportuale da noi interpellata che gentilmente e con estrema cordialità hanno risposto alle nostre domande e fornito “i numeri”, come diciamo noi in azienda.

La terrazza così come la conosciamo noi vanta un’affluenza di 300'000 visitatori di media all’anno con picchi durante le festività ed i periodi più caldi dell’anno, è stata inaugurata a Dicembre 2011 e già nell’Ottobre 2014 raggiunse il milione di visitatori: un successone.
Due milioni? Nel Dicembre 2017.
Un evento annuale in particolare, l’«Erlebniswochenende», raccoglie da solo 25'000 persone coinvolte in tutte le zone aeroportuali aperte al pubblico e nelle quali vengono offerti ramp-tour, cibo, simulatori ed altre esperienze volte a divertire il visitatore e fornire un biglietto da visita importante su cosa è e cosa offre ZRH. Normalmente la Patrouille Suisse o il Team PC-7 arricchiscono la giornata con i loro display senza interferire con il traffico aeroportuale.

In terrazza lavorano in media 10 persone tra dipendenti della società aeroportuale, del bar “Aviolino”, della sicurezza e delle pulizie.

Non ci è stato comunicato il bilancio economico della terrazza perché, negli intendimenti della società di gestione non è intesa come un “profit center” a sé stante ma: “Our observation deck is not expected to make a profit but rather a means for Zurich Airport to engage with the public, communities and many fans fascinated by aviation“ .

Più chiaro di così…
Due conti possiamo sempre farli : 300'000 visitatori significano 1'500'000 di franchi svizzeri di ricavi da biglietteria, ai quali vanno ad aggiungersi i ricavi derivati dagli articoli di merchandising e da quelli del bar/tavola calda.

Un altro dato è sicuramente interessante: il 52% dei visitatori è adulto, mentre il 46% è rappresentato da bambini e solo il 2% da adolescenti.

Considerato che non tutti gli addetti alla terrazza sono dipendenti dell’Aeroporto, fatti due rapidi calcoli sui costi del personale e di struttura viene da affermare con una ragionevole dose di certezza che l’attività si auto-manterrebbe dal punto di vista finanziario senza dimenticare l’enorme valore promozionale che offre all’Aeroporto stesso.
L’attività in questo settore è frenetica e, come ci è stato dichiarato, partnership con scuole, società legate al mondo dell’aviazione, associazioni varie sono in essere ed in costante aumento proprio grazie alle numerose offerte che l’Aeroporto mette a disposizione senza per questo intaccare le misure di sicurezza dello scalo, dell’aerea, dei passeggeri, aeromobili e personale.

33115676898_fbd5ed41ae_cZRH Observation Deck B Figures by Gianluca Conversi, su Flickr


Back to Spotting

E’ ora di tornare allo spotting, partiamo dalla piazzaforte militare di Payerne con qualche immagine di contorno.
Lo spotting in Svizzera è abbastanza facile, basta rispettare le regole ed essere discreti e non invadenti, facilitando il lavoro degli operatori militari preposti alla sicurezza delle strutture.
Sono naturalmente disponibili numerosi siti che illustrano e contrassegnano i punti dai quali si può fotografare bene.

Una panoramica dell’aerobase, con il contributo di Paolo come “modello” l’abbiamo già gustata nello spotting precedente, ora diamo un’occhiata agli altri spotting point con la sua collaborazione .. questa volta a parti invertite :D :

Spotting Point Bunker:

Posizione sopraelevata, alla sinistra di pista 05, si possono scattare gli atterraggi ed i decolli da dietro.

33066176868_e8a06f7c24_hDSC_0344 by Gianluca Conversi, su Flickr

39890014863_2ce837ce1d_hDFC_0926 by Gianluca Conversi, su Flickr

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Spotting Point Torre:

Da qui, dalla collinetta a fianco del parcheggio, la visuale è parzialmente limitata dagli edifici della base a sinistra ed il terrapieno alla destra.
Però è possibile riprendere gli Hornet in rullaggio per 05 da molto molto vicino… ripeto: con cautela e dopo aver chiesto il permesso ai militari (Ancora Grazie Paolo!!).

39909794443_a7928e3263_hDFC_0795 by Gianluca Conversi, su Flickr

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Spotting Point Museo:

Payerne è anche sede di un piccolo ma affollato museo, il “Clin d’Ailes” che offre ai vistatori la collezione di tutti gli aeromobili della Schweizer Luftwaffe, dalle vetrate sembravano molto ma molto ben tenuti.

32999248738_ddc3d3ed7e_hDFC_0794 by Gianluca Conversi, su Flickr


All’esterno, un DeHavilland Vampire FB6 funge da “Museum Guardian”.

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Purtroppo il museo era chiuso, l’apertura è stagionale ma da esso una piccola terrazza prospiciente l’ingresso consente di scattare decolli perfetti senza ostacoli.

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Spotting Point Rete:

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Da qui si possono riprendere gli aerei in atterraggio per 05 e taxi più raccordo per i decolli dalla stessa pista.
Non servono grandi obiettivi…

46802801602_f85736ac05_hDFC_0966 by Gianluca Conversi, su Flickr


Spotting Point Cimitero:

Lo abbiamo scoperto all’imbrunire, ma da esso la visuale è eccellente:

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Da dentro il camposanto, salendo sul piccolo muretto e con il dovuto rispetto ai defunti ivi sepolti, la vista su tutta l’aerobase è impeccabile.

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Bene, tempo di partire per Zurigo, che raggiungiamo un 1 ora e 45 minuti di guida comoda.
Ed eccoci finalmente alla terrazza, il cielo è velato e parzialmente coperto, siamo oramai controluce e un po’ di foschia pervade la zona assieme al calore che sale dalla pista; del resto il meteo è appena migliore di quello della prima mattina a Payerne.
Non si sa da che parte scattare… e la strana combinazione di luci ed ombre danno un perché alle immagini (a volte):

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Par Condicio: un Boeing ed un Airbus...

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39994059223_b863761431_hDGC_8311 by Gianluca Conversi, su Flickr

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46243829114_a8ea8ae331_hDGC_8259 by Gianluca Conversi, su Flickr







In chiusura, mero reportage di alcuni dei numerosi aeromobili di stato ed executive anche governativi giunti a Zurigo per il WEF 2019, naturalmente ripresi “far far away”:

31990487947_9f0d3dd82b_hDFC_1524 by Gianluca Conversi, su Flickr

46897368171_8afbdba8b2_hDFC_1360 by Gianluca Conversi, su Flickr

33022264338_5189695d50_hDFC_1312 by Gianluca Conversi, su Flickr

32086722057_09296d4a25_hDGC_8364 by Gianluca Conversi, su Flickr

47028300011_e7e8403901_hDGC_8363 by Gianluca Conversi, su Flickr

31956362017_d1b6dc7045_hDFC_1310 by Gianluca Conversi, su Flickr

46897736481_466a41335a_hDFC_1308 by Gianluca Conversi, su Flickr

46909758671_4bb3810891_hDFC_1521 by Gianluca Conversi, su Flickr

39945092283_4d6ddf240a_hDGC_8185 by Gianluca Conversi, su Flickr


Grazie per la pazienza ed un ringraziamento alle autorità aeroportuali di Zurich-Kloten.
© Gianluca Conversi

Edited by GIORGIO CASTELLI - 10/2/2019, 08:37
 
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view post Posted on 9/2/2019, 20:57
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Uno dei paradisi per tutti gli appassionati di aviazione, non solo di fotografia.
Qui l'aeroporto è visto come un luogo da visitare, non come un luogo da cui tenersi alla larga.
Noi non ci arriveremo mai, ne sono sicuro.
Grazie per il bellissimo e sognante lavoro.
 
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view post Posted on 11/2/2019, 04:51
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"basta rispettare le regole ed essere discreti e non invadenti" (cit.) ..... hai detto tutto!
Questo post lo dovrebbero leggere i nostri pacioso burocrati.

Grazie per il reportage sempre ricco e ben fatto, condito da splendide immagini.
E dopo questa meravigliosa gita, bentornati nel medioevo italico.
 
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view post Posted on 15/2/2019, 00:07
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Anche qui sei stato più veloce di me e più bravo
come dice Mauro questo post lo dovrebbero vedere i nostri burocrati, ma credo che comunque sarebbe inutile.
Complimenti veramente bello

Paolo
 
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view post Posted on 16/2/2019, 15:42
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un racconto appassionato e ricco di dettagli. Un'ottima guida, corredata da scatti del luogo e classici da spotting veramente ben fatti, al massimo per quel che la luce consentiva.
A presto.
 
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view post Posted on 6/4/2019, 14:31
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sierraninezero

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Io qui ci devo assolutamente andare prima o poi, è troppo tempo che è nella mia wishlist ma non è per niente semplice e nemmeno poco costoso raggiungerlo... e poi da un solo posto hai così tanti spunti fotografici che la metà bastano.. prima o poi ce la farò, peccato per il meteo bigio ma gran scatti comunque alcuni
 
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