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Giugno 2018: la mia visita all'USS Intrepid, Manhattan (NY City), un sogno finalmente realizzato

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view post Posted on 3/3/2019, 17:25
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Buonasera a tutti.
Finalmente condivido le foto della mia visita della scorsa estate alla USS Intrepid ormeggiata nella West Side di Manhattan. E’ sede dell’ “Intrepid Sea-Air-Space Museum”, fondato nel lontano 1982. Fa parte dello stesso museo anche il sottomarino ormeggiato dall’altra parte della banchina, l’USS Growler SSG-577, visitato prima di salire a bordo dell’Intrepid.

In questo museo sono esposti velivoli che hanno fatto la storia dell’aeronautica e della marina statunitense, e non solo… Trovarmici a bordo è stato quasi surreale…ho sognato di visitare questo museo da quando ne ho scoperta l’esistenza. Riguardando le foto, mi rendo conto solo ora di quanto io sia stato fortunato ad averci messo piede… Lì sul momento, con i figli che scorrazzano da una parte all’altra, è stata davvero un’impresa godermelo.

Veniamo alla visita.

Arriviamo al molo di primo mattino (il fuso orario purtroppo aveva ancora qualche effetto collaterale). Il museo è ancora chiuso. Ci godiamo la maestosità della portaerei qualche minuto dal molo…

eccola in una immagine dell’epoca (1982), appena arrivata al molo…
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ci avviciniamo all’ingresso, e dal ponte della CV-11 spuntano le code di due velivoli che sono un’icona degli USA…
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entriamo, e subito ci dirigiamo verso il sommergibile…
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Si tratta dell’USS Growler SSG-577, un sottomarino a propulsione diesel-elettrica appositamente progettato per il trasporto e il lancio (in superficie, dopo essere stati “montati”) dei missili Regulus, alloggiati a prua in due vistose protuberanze. Nonostante le prestazioni supersoniche e lo sviluppo del successivo Regulus II, il programma per avere sottomarini di questo genere in servizio su grande scala venne abbandonato: era entrato in conflitto con il programma Polaris, per i missili balistici sublanciati, e perse nettamente il confronto. (fonte Wikipedia).
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Saliamo a bordo per visitare i suoi angusti spazi, luce inesistente, passo frettoloso per non interrompere il flusso di gente, e ISO altissimi. Le foto non rendono l’effetto claustrofobico dei vari compartimenti…

l’alloggiamento del Regulus:
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Matteo predispone il Lancio, mentre la signora si allontana…
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effetto antico per la sala radio:
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Lasciamo il sommergibile e ci dirigiamo verso gli ascensori che ci accompagnano al ponte inferiore della portaerei, quello che una volta era il grande Hangar della manutenzione dei velivoli imbarcati sulla Intrepid. Ad accompagnarci, una banda di una scuola locale, che ha prima eseguito l’Inno Nazionale, e poi quello dei Marines.

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Ma prima, da lontano, lui ci chiama… troppo forte il richiamo per ignorarlo…e diamo la precedenza a lui, che proprio in questi giorni ha compiuto mezzo secolo… Sua Maestà, il Concorde!

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Quanto bel “ferro”, alla faccia del Carbonio di oggi…
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Torniamo a noi…è il momento di salire a bordo:
Qualche cenno storico sulla portaerei (fonte: Wikipedia):

“La USS Intrepid (codici e numeri d'identificazione CV/CVA/CVS-11), anche conosciuta come The Fighting I, è stata una delle 24 portaerei della classe Essex costruite durante la seconda guerra mondiale per la Marina degli Stati Uniti d'America.
È la quarta nave della Marina degli Stati Uniti d'America che porta questo nome. Nell'agosto del 1943, l'Intrepid partecipò alla battaglia del Golfo di Leyte.[1] Operò quindi principalmente nel Pacifico, dove fu colpita da due kamikaze (il 30 ottobre 1944 e il 16 aprile 1945) che la danneggiarono senza però riuscire a farla affondare.
Ritirata dal servizio attivo dopo i danni subiti nell'operazione Kikusui, durante la battaglia di Okinawa alla fine della seconda guerra mondiale (tanto da guadagnarsi il nomignolo di Decrepit per i suoi numerosi danni e di Dry, "asciutta", per il suo stazionamento in bacino di carenaggio), fu ammodernata e riqualificata come portaerei d'attacco (CVA) ai primi degli anni 1950 e in seguito come portaerei antisommergibile (CVS). In questa seconda operatività partecipò alla guerra del Vietnam e fece parte del programma Gemini e del progetto Mercury.[2]
Fu dismessa nel 1974, e nel 1982 è diventata una nave museo della fondazione Intrepid Sea-Air-Space Museum, che l'ha ormeggiata al molo 86 di Manhattan (New York)."

Ecco i gioielli che ha ospitato nel corso della sua lunghissima carriera (pochissima luce e ISO astronomici anche qui, visto che con me non avevo il cavalletto):
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non si capisce quanto è grande…forse cosi rende l’idea:
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Qualcosa è pensato anche per i più piccoli:
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pronti per il lancio…
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Purtroppo gli aerei sono molto ravvicinati, e il 24mm su FF è quasi al limite… ci voleva il grandangolo…
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E’ ora di salire sul ponte. Ma prima una belva chiede una foto seduta qui sopra..
Certo che non so cosa faccia più paura… La torretta, lei… o lei seduta sulla torretta:
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Ok, arriviamo sul ponte…
E qui le aspettative sono state un po’ deluse…
Gli aerei, al contrario di quello che si sono visti nel ponte inferiore, sembrano finti, di cartone…
e se si ci avvicina, le condizioni sono tutt’altro che perfette. Sia chiaro, sono tenuti bene per lo standard a cui siamo abituati in Italia, però le mie aspettative erano più alte.
Ho adottato una post produzione diversa dal solito, che mettesse in risalto il più possibile quello che i miei occhi vedevano.. con qualche divagazione in B/N, per gestire al meglio la luce alta delle ore centrali della giornata…

l’Intruder…
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Tomcat, finalmente a quattro occhi:
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il suo arsenale….impressionate la dimensione del Phoenix…
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l’SR-71, per l’immaginario collettivo. Quello esposto è in realtà un ricognitore supersonico Lockheed A-12:
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passeggiando per il ponte:
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Ora entriamo nel padiglione dedicato allo spazio, dove fa la sua impressionante figura il prototipo dello Space Shuttle utilizzato per le prove aerodinamiche in atmosfera, l’Enterprise, che ha raggiunto il museo nel 2012 dopo un sorvolo su Manhattan sul dorso di uno dei 747 della NASA modificati appositamente per il trasporto delle navicelle della famiglia Shuttle..
Anche qui piccola delusione.. a parte che è praticamente infotografabile per la luce e il padiglione, sembrava di cartone da quanto pulito e perfetto era.. Però, ragazzi, ritrovarselo davanti ti mette a dir poco in soggezione…

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il “musetto”…
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il carrello principiale di atterraggio, chiaramente progettato per essere solo esteso…
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e la carenatura che copre la parte posteriore dell’Enterprise… privo dei motori…
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torniamo sul ponte, qualche panoramica dalla cosiddetta “isola”:
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e concludiamo la visita “fotografia” con una vecchia e familiare conoscenza, l’MB-339 PAN.
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Che dire, un museo davvero ben fatto, con esemplari che fanno rabbrividire gli appassionati…
Forse le mie aspettative erano più alte per quanto riguarda lo stato dei velivoli esposti alle intemperie e sottoposti continuo “restauro” (il Tomcat era “manutenzione”, un addetto con poca grazia e leggerezza spennellava di bianco la fiancata come fosse una parete), ma a rivedere le foto mi rendo conto di essere stato in un posto unico al mondo…

Prossimamente le mie foto del museo di Dulles… dove lì invece gli aerei sembrano davvero in condizioni operative.
Sperando di non avervi annoiato, vi do appuntamento alla prossima puntata.
Ciao a tutti!

Marco.
 
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view post Posted on 3/3/2019, 18:58
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Concordo in pieno con quanto hai scritto, sicuramente non è il museo più bello del mondo in tema di varietà di aerei e del loro stato di conservazione, ma ha un fascino incredibile, con quella vista dei grattacieli sullo sfondo.
E' un po' come New York, dove anche le cose più semplici diventano uno spettacolo.
E infatti le foto che preferisco sono quelle panoramiche con la città sullo sfondo.
 
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view post Posted on 4/3/2019, 18:49
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Lì per lì non ho capito la prima foto e poi la data 1982 che non era reale: sia per la composizione dell'Air Wing che l'anno di scatto che non avresti mai potuto fare :woot: :woot: bash
Le fotografie in esterni sono ineccepibili e raccontano tutto quanto è New York dove nulla è impossibile, concordo che il museo è "infotografabile" senza cavalletto e che gli aerei in esterni sembrano di cartapesta, specie quelli con il canopy "finto".
Inguardabile il Blackbird sul ponte come lo Shuttle che ci sta come i cavoli a merenda.

Fa sempre piacere vedere non solo le tue fotografie ma anche rivedere luoghi già visitati da molti di noi e che ci aggiornano di contenuti e di come si è voluto interpretare la visita.
Attendo con ansia quelle del Dulles e spero tu mi voglia dedicare con la tua arte da "neo-fotosciopparo" sulle orme del Tiz roflmao una "cattiva" del Blackbird come credo ricorderai quella postata da me un paio d'anni fa.

Grazie per avermi fatto ritornare nella grande mela.
 
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view post Posted on 8/3/2019, 01:35
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Che dire, ...questo museo è rimasto un mio grande desiderio, dopo che l'ultima visita nella grande mela che feci nel 1998 lo trovai chiuso per manutenzione (3 giorni ogni tot anni..).
Nel frattempo mi sono dovuto occupare di dettagli :rolleyes: come il matrimonio, i figli, il lavoro ecc.. ma conto di tornarci entro i prossimi 70-80 mesi.... <_<

Concordo sull'effetto "sagoma" degli esemplari esposti all'esterno, ma credo abbiano dovuto sopportare un severo programma di conservazione, date le stagioni estreme di NY.
Le foto le trovo fantastiche, soprattutto quelle all'interno del sommergibile. Mi hanno colpito molto anche le prospettive ravvicinate con i palazzi circostanti.

Un post bellissimo, ci hai regalato una visita della Intrepid molto più che "virtuale"; direi quasi "sensoriale", tanto sono coinvolgenti le immagini.
Complimenti, una bellissima ed invidiabile esperienza.
 
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view post Posted on 6/4/2019, 12:14
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sierraninezero

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Sicuramente deve essere stata una grande esperienza, che farei molto volentieri anche io e come già sai non mi piace fotografare nei musei proprio per tanti aspetti che hai già citato e per il fatto che mi danno pochi stimoli fotografici, tu però hai fatto alcuni scatti che mi piacciono in particolar modo, sarei curioso anche di vedere una versione in b/n del Phantom con alle spalle lo skyline della città, visto che i B/N di questo post secondo me sono riuscitissimi...

Non meno apprezzato il sommergibile comunque, quelle brande hanno l'aspetto di essere altamente claustrofobiche..
 
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4 replies since 3/3/2019, 17:25   222 views
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