Un volo in formazione, con lo scenario di uno dei più bei laghi del nostro amato Paese, in una mattinata di inizio primavera dal meteo pressoché perfetto… Un sogno per ogni appassionato di volo e, perché no, anche di fotografia… perché non realizzarlo?
Ed eccoci qui a raccontarvelo!
L’appuntamento è per le h 9.00 sull’aviosuperficie Santa Lucia, situata a Nord del Comune di Comezzano Cizzago (Bs), a pochi chilometri dall’uscita BREBEMI di Chiari e dall’uscita della A4 di Rovato.
La storia della pista si perde nella notte dei tempi del volo leggero italiano, ma la svolta fondamentale è arrivata all’inizio del secolo, quando Gianluigi Chitto’, attuale proprietario, con un grandissimo sforzo personale, si è rimboccato le maniche ed ha costruito nuovi hangar, la “Club House”, l’officina e tutto quello che rende oggi questa Aviosuperficie uno dei paradisi italiani del volo leggero.
Negli hangar sono ospitati sia Velivoli VDS, per lo più avanzati, che velivoli di aviazione generale.
L’aviosuperficie ospita la scuola di volo Sportaction-Vittoria Alata (
www.sportaction.it) e le officine AVIARE autorizzate ROTAX di Luigi Grasselli, dealer italiano di Flight Design (
www.aviare.it )
La pista, in erba, ha una lunghezza di 650 mt con orientamento 19-01, la frequenza radio 130.500.
Negli anni scorsi da Cizzago sono partiti memorabili RAID che hanno portato i piloti dall’Africa fino a Capo Nord.
La Scuola di Volo è il fiore all’occhiello dell’aviosuperficie con tre velivoli nel disciplinare (SPORTCRUISER ala bassa terrestre, Savannah S anfibio avanzato, Savage anfibio).
Gli istruttori sono Davide Turelli (da 18 anni istruttore professionista), operativo 6 giorni su 7 presso la pista, e Fabio Guerra (ex pilota militare F-104), operativo quando è libero dall’impegno come Comandante Alitalia sulle lunghe tratte.
Presso la scuola si possono fare voli di ambientamento a doppi comandi, come corsi completi di pilotaggio VDS, abilitazioni biposto, abilitazioni al pilotaggio avanzato, corsi di fonia aeronautica e ripresa voli.
Dopo un rapido briefing sulla missione di oggi, ci dirigiamo verso i rispettivi velivoli.
Oggi voleremo in tre. Raggiungeremo il Lago d’Iseo per alcuni scatti nei luoghi più suggestivi di questo bellissimo specchio d’acqua.
i velivoli con cui voleremo oggi sono tre modelli diversi, che hanno in comune il noto, parco e affidabile motore Rotax da 100hp:
il Savannah S, in versione Anfibio, VDS avanzato con galleggianti della “Scuola Italiana Volo” in carbonio-kevlar, per ottimizzare robustezza e contenimento dei pesi, pilotato da Max
In formazione con noi ci sarà Davide, a bordo dello SportCruiser, un VDS avanzato ad ala bassa, commercializzato per anni dalla Piper. Per finire, il secondo gregario sarà un Tecnam P-2004, sempre VDS avanzato, anche esso motorizzato con il familiare Rotax 100hp, con ai comandi Roberto.
Prendiamo posto nei rispettivi abitacoli.
Dopo alcune spiegazioni su come accomodarci e muoverci all’interno dell’abitacolo durante la missione e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, passiamo alla check list per la messa in moto del motore.
Il velivolo viene scosso dall’accensione e tutti gli strumenti prendono vita nel cockpit. Le cuffie ad attivazione vocale automatica diventano indispensabili per le comunicazioni tra pilota e passeggero all’interno del piccolo ma confortevole abitacolo.
Un veloce controllo agli strumenti, completamento della check list post avviamento e si chiudono le porte.
Ready to go!
il decollo avverrà per pista 19. A bordo del Savannah S siamo gli ultimi in coda per il decollo, preceduti dallo Sportcruiser e dal Tecnam.
Lo Sportcruiser inizia la sua corsa di decollo e contemporaneamente ci comunicano che saremo i secondi al decollo, anticipando il Tecnam.
allineati alla pista, Flap in posizione decollo, ultimi controlli e potenza al massimo.
La spinta è vigorosa, la pista in erba scorre rapidamente sotto di noi… rotazione, assetto di salita e “Gear up!”. E ti ritrovi proiettati in un altro mondo…
Il terreno sembra riordinarsi sotto i piedi, tutti i campi e il paesaggio prendono forme perfette che da terra non ti immagini nemmeno…
Ma c’è qualcosa di diverso… Si, perché il volo puoi averlo vissuto a bordo di Jet militari, aerei di aviazione generale, aerei di linea, puoi aver volato a bordo di un Liner in formazione con le Frecce Tricolori, a bordo di un tanker a rifornire Eurofighter e Typhoon, ma forse è qui che ne senti la sua naturale essenza…
Gli altri aerei, dopo il decollo, sembrano aggredire l’aria. Con arroganza vogliono imporre il suo moto all’interno di questo fluido e averne la padronanza, anche se sappiamo non essere così..
Qui invece sembra di essere accolti dall’aria, ti fa capire subito chi comanda e come devi portarle rispetto. L’aereo è sensibile a qualsiasi raffica di vento, a qualsiasi termica creata anche dal colore più scuro di un campo non coltivato rispetto ad uno con della vegetazione… nonostante le condizioni meteo quasi perfette e la totale assenza di vento, a bordo qui si capisce che l’atmosfera è tutt’altro che un fluido perfetto ed omogeneo…ecco il vero volo finalmente!
Qualche minuto di attesa anche del terzo, e poi tutti a puntare verso Nord, direzione Iseo. una rapida occhiata agli strumenti… In crociera, anemometro a 150kts! Gulp! Ma la spiegazione del pilota arriva puntuale. La velocità sui VDS è indicata in km/h, comunque di rispetto vista la configurazione del nostro velivolo.
Lo Sportcruiser ci precede.
noi lo raggiungiamo e ci posizioniamo alla sua destra, leggermente più alti.
subito dietro di noi, il veloce Tecnam che ci raggiunge in un batter d’occhio.
Sulla Franciacorta, per radio, coordiniamo i movimenti nelle tre dimensioni per trovare la posizione ideale per dar via al divertimento. Nel frattempo ci gustiamo il paesaggio sottostante:
Tutti siamo concentrati a fotografarci a vicenda, con gli occhi nel mirino delle rispettive fotocamere, a combattere con riflessi del canopy, controluce e varie problematiche che affrontiamo per la prima volta in un’esperienza del genere. E forse, troppo concentrati in queste operazioni, solo a scatti visti al monitor ci rendiamo effettivamente conto della incredibile esperienza che abbiamo vissuto.
L’elegantissimo SportCruiser:
IL Tecnam, più in alto di noi, riprende i due velivoli della scuola di Volo SportAction:
13 by
Black Box, su Flickr
Il “possente” Savannah anfibio:
Sorvoliamo l’A4, mantenendoci sotto i 2000ft per rispettare il sentiero di discesa dell’aeroporto di Bergamo, e il lago inizia a fare capolino all’orizzonte…
sorvoliamo le “Torbiere” subito a sud di Iseo…
ed ecco il magico spettacolo del Lago di Iseo…
il volo diventa incredibilmente fluido e stabile. Sotto di noi, il lago rende l’atmosfera sopra di esso stabile e compatta. Le turbolenze, le raffiche e le termiche cessano di esistere.
A bordo parliamo proprio di questo. Il momento più “tranquillo” per il volo in pianura è verso il tramonto, quando l’irraggiamento solare ridotto verso il suolo rende meno avvertibile le differenze di calore tra le varie porzioni del suolo, facendo mescolare meno l’aria e riducendo al minimo anche le termiche.
sorvoliamo Iseo, lasciandolo alla nostra destra, in direzione Nord:
ci dirigiamo verso Nord… il nostro prossimo “Waypoint” è la piccola Isola di Loreto, lasciando Monte Isola a Ovest.
Ed ecco il nostro Waypoint, con alla sommità il Castello della Isola di Loreto (in passato sembra sia appartenuta a Sophia Loren):
invertiamo la rotta, verso sud ora, lasciando Monte Isola sulla destra.
il piccolo abitato di Carzano:
in coda, il Tecnam “controlla” la nostra formazione, giunta sopra Peschiera Maraglio, che si appresta a puntare verso Ovest verso l’Isola di San Paolo, visibile in lontananza:
raggiungiamo l’isola, per proseguire verso la costa Ovest del Lago:
sorvoliamo il Cantiere Riva - Ferretti Spa, vicino a Predore:
E ora, con un idrovolante cosa si fa? si ammara…
certo che sentire il pilota dire: “ok, andiamo giù qui!” e puntare la superficie del lago fa un certo effetto… Peccato per le foto, lontane e in controluce, ma quelle erano le condizioni:
Mi aspettavo la superficie dell’acqua fosse più “dura”, invece ha accolto piuttosto dolcemente gli “scarponi” del nostro Savannah.. Complimenti al pilota!
E’ ora di rientrare, rompiamo la formazione e rotta verso sud:
Sulla verticale di Rovato, non possiamo non volgere il nostro sguardo verso l’abitato di Coccaglio, con il sovrastante Convento dei frati dell’Annunciata:
Il Tecnam e lo Sportcruiser sono già a terra, al Savannah tocca un low pass sull’asse pista 19, per poi virare a sinistra sul braccio di controbase, sottovento e base per il successivo atterraggio.
Rientriamo al parcheggio, ancora increduli e con l’adrenalina nel corpo per la nostra avventura.
Una volta a terra, ci scambiamo alcune opinioni di volo e chiariamo alcuni aspetti di una missione completata con successo.
E’ ora di uno “shooting fotografico” dei velivoli insieme ad una vettura della “Pegaso’s Noleggio auto con conducente” che ha fatto conoscere il PSC alla scuola di Volo Vittoria Alata SportAction e che ha permesso la realizzazione di questa esperienza unica.
ovviamente, non poteva mancare la modella, la bellissima e simpaticissima Cristina:
Il Tecnam, con il pilota che ha portato in volo uno dei nostri inviati:
un po’ di Glamour:
Un doveroso ringraziamento a Paolo Iannacone, titolare della “Pegaso’s - noleggio auto con conducente” per aver fatto conoscere il PSC a Max Barro, uno dei titolari della scuola di volo Sportaction-Vittoria Alata, e aver dato modo di fondere la passione per la fotografia aeronautica con il magico mondo del volo VDS, augurandoci di realizzare in collaborazione nuovi progetti nel futuro.
PSC - Piti Spotter Club Verona
Edited by Marco Morbioli - 8/4/2019, 21:26