Analogamente a quanto abbiamo raccontato al ritorno dalle edizioni 2016, 2017 e 2018 del
Royal International Air Tattoo (con una semplice ricerca, se avete voglia, potete cercare i nostri resoconti), la
mostra statica è sempre una delizia da gustarsi perché non sono pochi aerei che compongono lo static display durante la 3 giorni di manifestazione.
Dell’
Air Tattoo 2019 abbiamo già pubblicato:
[0] Air Tattoo 2019: NEL NOME DEL TEMPEST: https://piti.forumfree.it/?t=76789347[1] TERMINATA l'Air Tattoo 2019: NEL SEGNO DEL TEMPEST:
https://piti.forumfree.it/?t=76877763Le foto che seguono coprono TUTTA la lunga "static display", se accettate un consiglio, percorretela "camminando" idealmente assieme a noi, il post è lungo, molto lungo e se volete gustarvi gli aerei presenti, prenderei il tempo che serve, anche rivedendo il post una seconda volta. Per contestualizzare la statica, vi ripropongo anche i link alle edizioni 2016, 2017 e 2018 che sono sempre attuali e ricche di spunti, i forum sono a volte dispersivi e si dimentica cosa si ha pubblicato di noi stessi oppure quanto proposto dagli altri utenti del Forum stesso.
Se volete pertanto rivedervi lo static display delle edizioni 2016, 2017 e 2018, eccovele servite; non mancano rarità, aerei rari o misteriosi come l’U-2 Dragon Lady, il Gloster Meteor, B-52 e B-1, Lockheed L-100, etc.
2018: https://piti.forumfree.it/?t=762503552017: https://piti.forumfree.it/?t=752835542016: https://piti.forumfree.it/?t=73947341 (Non feci un post specifico sulla statica, ma da qui e attraverso i link alle puntate precedenti, potete visionare un po’ di tutto)A corroborare e rendere più squisita la lunga camminata per i 3 km. nei quali vi sono schierati ogni sorta di aereo, vi sono i negozietti di gadget, modellismo, abbigliamento, sponsor ufficiali e i "baracchini" che vendono cibo e bevande di ogni genere (non sempre economici).
In una delle margherite destinate ad ospitare i grandi bombardieri strategici dell’USAF, durante l’Air Tattoo vi sono montate grandi strutture degli sponsor più tecnici, dei motoristi e di altre componenti aeronautiche dove i ragazzi e le scolaresche possono sperimentare e toccare con mano dimostrazioni di ingegneria aeronautica (con gadget consegnati di contorno) oltre ad avere la funzione di tenere concentrati e sotto controllo bande di ragazzini scalmanati.
Nella parte sud, oltre agli immancabili parcheggi, la Techno-Zone (sponsorizzata da Lockheed Martin) con videogiochi e simulatori, raccoglie l’area dell’Army Air Corps, la zona riservata ai funzionari addetti al reclutamento della RAF che sono piazzati all’interno di un grande mock-up di Chinook con matricola IR808.
Nella lista dei partecipanti che abbiamo pubblicato nella puntata 1, era dato presente pure il mock-up del vincitore del programma USAF per nuovo addestratore destinato a sostituire i vecchi T-38 Talon, ovvero il Boeing/Saab T-X che ha superato la concorrenza del nostro T-346 Master, personalmente non l’ho visto e non ho letto in giro commenti su di esso.
Il nostro ingresso è come in passato avvenuto dal Red Gate, abbiamo già avuto modo di commentare quanto piovesse il venerdì.
Se da un lato ci siamo bagnati e fotografare è stato un problema (del resto, a che servono macchine ed ottiche tropicalizzate se non si sfruttano e poi… citando una massima di uno dei nostri soci, "tutti capaci a fotografare con il sole" nulla ci può fermare). D’altro canto abbiamo potuto girare liberamente visto che molti spettatori avevano lasciato anzitempo la base a causa del maltempo che ha bloccato tutti i voli e reso complicata a prescindere la permanenza in base.
Di fronte a noi, lato testata 27, parte della zona operativa dove vediamo schierati RAF Red Arrows, MiG-21 LanceR e il T-6 Texan II bianco-azzurro del Daedalus Demo Team dell’aviazione greca.
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Poco più in là, i Matador II spagnoli (nomenclatura locale dei McDonnell-Douglas AV-8B+ Harrier II) affiancati da un Jet Provost che non è andato mai in volo nei giorni successivi.
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Dall’altra parte della pista, si intravedono le sagome dll’Airbus Defence A400M e le sagome sferzate dalla pioggia di Eurofighter e Hornet, oltre all’elegante linea dei nostri MB-339A PAN.
Una porta virtuale con la scritta "Welcome" suonava quasi beffarda, se non fosse per la nostra smisurata volontà e passione saremmo rimasti a casa.
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Davanti a noi la sagoma di un altro Airbus A400M della Luftwaffe e subito a destra un C-130H della RNLAF.
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Subito dietro, uno dei tanker della RAF, il Voyager KC3 (al secolo A330-243MRTT che momentaneamente ripara alcuni fedelissimi mentre compare il Lockheed Martin F-35B che dopo pochi minuti sarà allontanato dalla torre e rimandato a Marham.
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Dalla parte opposta rispetto a noi, a destra di testata 27, immortaliamo la vera e grande area operativa; buchiamo pioggia e con un deciso "crop del crop" a 400mm portiamo a casa le sagome di uno dei pochi KC-135R Stratotanker turchi, affiancato da alcune sagome militari e civili ben riconoscibili.
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Iniziamo la lunga mostra statica con un nero Hawk T.1/\1A della RAF contrassegnato dal simbolo del jolly Roger sul timone:
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Grob G-115E della scuola di volo della RAF e immatricolato civile G-BYUH:
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L’onnipresente De Havilland DHC1 Chipmunk 21:
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Scottish Aviation Bulldog T1:
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Il più "moderno" Hawk T2, sempre con fusoliera nera:
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La presenza francese, stranamente, è stata impalpabile se non fosse per questo Aérospatiale SA342M Gazelle 3RHC dell’Armée de Terre affiancato da un elicottero medio SA330B Puma.
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L’Armé de l’Air e l’Aéronavale che hanno sempre contribuito, non hanno inviato nulla se escludiamo l’unica giornata che ha visto presente la Patrouille de France e il piccolo Embraer Xingu della Marina.
RNLAF Boeing CH-47D Chinook:
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Hawker Hunter F-58A ex J-4058della Hawker Hunter Aviation Ltd:
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Uno dei tre Tonka presenti, lo special "Hard to be humble" visto al Tiger Meet che mostra due Iris-T montati sulle rotaie interne del pilone interno di ciascuna semiala e (inspiegabilmente) due missili HARM ai piloni ventrali.
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46+05:
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Il "diavolo" presente:
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Ed ora i bellissimi F-16 norvegese e danese:
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Il 691 della Kongelige Norske Luftforsvaret celebra il proprio 75° anniversario e nel contempo onora la partecipazione al RIAT con i colori di uno Spitfire IX che la RNoAF ebbe in carico durante la guerra nel 331° Squadron.
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L’aereo danese, un monoposto in uno sgargiante rosso, condito di bianco e nero, celebra gli 800 anni del Dannebrog, la bandiera norvegese.
Avrete notato la "Fairford Eye" già in alcune voto: la ruota panoramica è stata la novità ludica di questa edizione.
Tifone tedesco bi-posto…
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… e il bellissimo e vincitore del trofeo quale miglio livrea presentata all’Air Tattoo 2019 Eurofighter "Spirit of Richthofen" affiancato dall’elegante Sukhoi Su-27UBM dell’aviazione ucraina:
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Su-27 Flanker B:
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Gulfstream G650, il RIAT non è solo militare:
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QinetiQ gestisce l’Empire Test Pilots School e tra altri aeromobili in organico ha scelto un Pilatus PC-21 e un Avro RJ-70 quale rappresentanza all’edizione 2019:
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Airbus Helicopters H145 Jupiter HT.1 e H135 della "Defence Helicopter Flying School":
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Un altro "nuovo" Hawk T2 con una speciale colorazione della coda che ricorda gli oltre 100 anni del 4° Squadron:
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Grob Prefect T1 della "Affinity Flying Training Services":
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RAF Beechcraft T-6C Texan T1 (Texan II):
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Lo spazio congiunto di SAAB e BAE Systems evidenzia l’accordo celebrato al RIAT per la partecipazione svedese al programma Tempest; l’area mostrava un Gripen D bi-posto con missili aria-aria Meteor, cannone e un grosso simulacro del missile aria-superficie RB15F.
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BAE Systems ha esposto un recentissimo Typhoon FGR4 (Tranche 3) in configurazione pesante swing-role con serbatoi ausiliari, missili aria-aria a breve e medio-lungo raggio, bombe laser-guidate, missili aria-superficie Spear e Brimstone oltre al missile stand-off Storm Shadow:
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Textron Aviation/Hawker Beechcraft AT-6 Wolverine, uno dei candidati a "sostituire" (ci vorrebbero molte virgolette…) l’A-10 Thunderbolt II nelle missioni di supporto alle truppe di terra meno impegnative:
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Il concorrente all’analogo requisito USAF, parcheggiato però più distante, è l’Embraer Emb-314 Super Tucano:
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L’angolo Textron, privo dello Scorpion, tentativo seppur interessante ma probabilmente fallito di caccia leggero, addestratore e ruolo CAS, si completava con un Textron Aviation/Beechcraft 250 King Air e un Textron Aviation/Cessna 208 Grand Caravan EX:
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A fianco del concept Tempest, al quale dedicheremo un approfondimento molto molto speciale, l’area "droni".
Northrop-Grumman MQ-8C Fire Scout dell’US Navy:
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Northrop-Grumman H03 Firebird experimental spy plane:
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La postazione di controllo e pilotaggio dello SkyGuardian (non presente ma lo era lo scorso anno, giunto direttamente dagli USA siglando un record per la categoria "unmanned") che nella RAF ha il nome di Protector RG Mk1:
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Foto del grande UAV armato relativa al RIAT 2018:
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Il piccolo Northrop-Grumman BAT unmanned air vehicle:
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Aero L-39 Albatros dei Breitling Jet Team parcheggiato di fronte allo chalet della nota casa di orologi di lusso:
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Bombardier Global 6000:
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Al centro della Blue Zone, a fianco del Blu Gate si trovava l’area americana dominata da un solitario b-52h Stratofortress:
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A fianco un singolo F-15E Strike Eagle di Lakenheath:
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Incroci di code:
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US Navy P-8A Poseidon:
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Trasporti strategici.
C-17A Globemaster III della NATO e dell’USAF:
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USAF KC-135R Stratotanker:
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USAF KC-10A Extender (anche a lui dedicheremo, su richiesta di un socio, un servizio particolare peraltro già pronto):
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Nel prato dalla parte opposta rispetto ai grandi velivoli l’angolo "rustico" dell’Arma Air Corps che abbiamo fotografato mentre "sballavano" sotto la pioggia i componenti di un UAV Thales/Elbit WK450 Watchkeeper ed avviare l’assemblaggio sul campo:
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Un Gazelle non volante di contorno e un Auster AOP9 con alle spalle il container contenente i componenti dell’UAV:
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Carro da battaglia Challenger 2:
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Leonardo Wildcat sempre dell’Army Air Corps…
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… e della Royal Navy:
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Phantom 1:
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Phantom 2:
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F-16BM olandese:
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Il nuovissimo Sikorsky S-92A:
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Il piccolo drone ad ala rotante Schiebel CAMCOPTER® S-100 :
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Leonardo AW189:
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E vista dei due elicotteri medio-pesanti:
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L’angolo della Bristow Aviation che gestisce il SAR per conto dell’Her Majesty’s Coast Guard si completa con questo Cessna F406 Caravan II “Fisheries Patrol”:
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Merlin HM2 della HMS Queen Elizabeth II:
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Lockheed CP-140 Aurora canadese, meglio noto come P3-C Orion:
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BAE Systems Jetstream 31-3102 della Cranfield University:
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C-130H della Royal Jordanian Air Force:
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C-130J della RAF:
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CC-130J (C-130J) Hercules canadese:
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Hunting Percival Jet Provost T3 e BAC Jet Provost T5 da altra angolazione:
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Belgian Air Force Embraer ERJ135-LR-21 visto anche lo scorso anno:
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Come di consueto, la mostra statica del venerdi è limitata alle zone rosse e blu, mentre la green zone viene aperta solamente il sabato e la domenica.
Come spesso accade nell’evoluzione meteorologica tipicamente British, il sole fa capolino in serata dopo che le cateratte del cielo si sono scatenate per tutta la giornata e, beffardamente, riusciamo nei due giorni successivi a catturare qualche foto con una luce migliore.
Partiamo da un sovietico BRDM-2:
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Mentre siamo nel prato adiacente la zona operativa dove vi sono altre attrazioni e le cabine di un Jaguar ed un Harrier britannico letteralmente circondate da grandi e piccini per salirvi e scattare l’immancabile foto ricordo, catturiamo l’arrivo di un Grumman American AA-5 privato:
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... con un occhio alla moltitudine di spettatori:
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Il "bel tempo" (virgolettato di proposito" ci obbliga a scattare nuovamente qualche foto agli aerei più belli:
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Entriamo nella zona verde per completare la statica:
Gulfstream GVI:
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PZL-10S Mielec della Polish Navy:
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Embraer EMB-121AN Xingu della marina francese:
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HB-KGC Cirrus SR22T Platinium di Bruno Stocker:
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L’altro lato del C-130 giordano non ci può scappare:
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Un anzianissimo C-130B pakistano, sempre presente la PAF con coloratissimi esemplari:
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Super Lynx della Marina tedesca affiancato da un P-3C Orion:
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Royal Netherlands Air Force NHIndustries NH-90-NFH, peraltro costruito a Vergiate ed uscito con matricola provvisoria CSX81730:
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CV-22B Osprey per operazioni speciali:
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MC-130J Commando II per operazioni speciali:
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Sagra di C-27J Spartan:
Lithuania:
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Romania:
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Italia, 46-90 con insegne colorate dal tricolore:
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HH-139A della nostra Aeronautica Militare:
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con a fianco il nero HH-101A CaeSAR:
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Poco più a destra un EH-101 mk512 dell’aviazione danese:
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Airbus (Casa) C295N finlandese:
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Chicca delle chicche, il primo Ilyushin IL-76MD Candid dell’aviazione ucraina dipinto nella nuova colorazione a toni di grigio.
Siamo abituati a vedere i candid in colorazione bianco-blu, direi che il grigio gli dona assai.
La scritta in cirillico è la dedica a "Oleksandr Bielyi" un pilota caduto durante i recenti conflitti che hanno coinvolto l’Ucraina.
Merita più di un paio di foto, la prima decisamente contro sole:
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Visione piazzale B-52…
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Qatari Emiri Air Force C-17A Globemaster III che secondo me con la livrea della compagnia aerea Qatar Airways lo rende visivamente più tozzo:
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C-130J-30 Super Hercules (è la versione "stretched") sempre qatariota:
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A dimostrazione della presenza in statica di un numero ridotto di aeromobili rispetto allo scorso anno, l’estremità della static display è chiusa e resa zona operativa addizionale.
L’AWACS E-3A Sentry della NATO è l’unico aeromobile che vi abbiamo visto a tarda sera, immagine pesantemente contro luce:
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Bombardier Raytheon Sentinel R1:
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Nel ritornare verso l’uscita dalla parte opposta (siamo ora in zona testata 09 per capirci), scattiamo le immagini al resto:
Piaggio P-166C Albatross "I Fenicotteri" con dedica alla missione lunare Apollo 11:
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Un nero Aero L-29 Delfin ex estone:
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OV-10B Bronco:
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Beech G18S Expeditor Light Utility Aircraft di proprietà Carlo Ferrari:
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Visione panoramica dell’area che introduce la zona riservata allo Huey Team:
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Hughes OH-6A Cayuse:
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Bell UH-1H Iroquois:
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Ed ora passiamo a Leonardo, che ha portato il proprio M-346FA nella versione finale.
L’aereo, marcato MT55232, è rappresentativo della versione da attacco leggero che si riconosce sul lato destro dell’aeromobile per la presenza del ricettacolo per il rifornimento in volo e per la parte di radome dipinto di nero per dare evidenza anche visiva a questa configurazione arricchita dai carichi di lancio e caduta che il Master così configurato può trasportare.
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Il lato sinistro è invece rappresentativo della versione da addestramento avanzato, che enfatizza la csratteristica di dual-use della macchina.
Ben evidente sul timone il simbolo della IFTS (International Flying School) di recente lanciata dalla casa costruttrice assieme all’Aeronautica Militare.
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Da lontanissimo scattiamo con il 24-70 il decollo del Global 6000 già altissimo, foto tagliata così per eliminare teste sfocate e persone che agitano fogli di giornale e depliant per salutare un pilota che da dietro di sicuro non vede…
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La Techno Zone non poteva non mostrare un Mock-Up dell'americano F-35B:
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Siamo già giunti al terzo giorno, lasciamo l’area percorrendo nuovamente la statica regalandoci qualche altro scatto.
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La zona operativa si è arricchita di un Cessna 550 Citation II dell’Armada giunto nel pomeriggio della domenica, preleverà ufficiali e specialisti che hanno accompagnato la coppia di Harrier.
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La nostra probabilmente ultima (questa volta per davvero) partecipazione al RIAT si dilunga ancora di qualche minuto perché i Red Arrows sono in movimento e si apprestano a lasciare la base per preparare la loro lunghissima trasferta morda-americana che è in corso mentre scriviamo e dove la pattuglia acrobatica britannica chiuderà la stagione 2019.
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Dopo il decollo ed il ricongiungimento, eccoli effettuare l’ultimo sorvolo di saluto in una inconsueta formazione a freccia di 11 velivoli che dipana una lunghissima scia di fumo tricolore azzurro, bianco e rosso:
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Il loro allontanarsi segna anche la fine del week-end in terra d’Albione.
Gli aerei presenti lasceranno la base l’indomani, e noi con loro.
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Edited by GIORGIO CASTELLI - 12/9/2019, 09:24