Ho affrontato il mestiere del collaudatore a modo mio in un altro articolo che potete trovare qui
https://piti.forumfree.it/?t=74911311 , lo chiudiamo parlando di due macchine, una dell'Est ed una dell'Ovest, così diverse ma entrambe bellissime, con un'attenzione particolare a chi è a comandi.
Oleksandr Oksanchenko
Tutti sanno chi è. Non è più un giovincello ma il manico lo ha ancora, eccome.
Ex pilota e comandante della 831a Galatska Tactical Aviation Brigade delle forze aeree ucraine, pilota i grossi ed elegantissimi Flanker come se fossero giocattolini ed ancora oggi il suo manico si vede e si sente.
Uscito dalla scuola militare di Kharkiv nel 1989 e rimastovi come istruttore sino al 1995 sui velivoli da addestramento Aero L-39.
Nel 1996 iniziò a pilotre i Su-27 sino a diventare pilota collaudatore e pilota del Su-27 Display Team delle forze aeree ucraine.
Il suo primo display avvenne il 15 maggio 1998.
Quando parla, possiamo solo ascoltarlo.
Ed imparare.
Ad altri amici e soci del PSC che hanno avuto l’opportunità di vedere in molte più occasioni il Flanker ed i suoi derivati (inclusa le “copia” cinese J-15) posso dire loro tranquillamente e serenamente…. che li invidio.
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Tornando al 1998, con un altra icona ai comandi, Anatoly Kvochur, russo, e il “suo” Sukhoi test-bed dipinto con i colori sgargianti della Federazione Russa, girò gli airshows di mezza Europa esaltando le doti di questa splendida macchina che ancora non era dotata di “thrust vectoring”.
Il Cobra di Pugachev ed i suoi low pass radenti alla pista entusiasmavano, così come le imponenti arrampicate del jet di fabbricazione russa.
Ed arriviamo nel nuovo secolo: quasi 25 anni dopo, ecco un Flanker di nuovo davanti a me al RIAT 2017 ma questa volta con i colori della tormentata Aviazione Ucraina e dipinto con l’accattivante digital camouflage che piace a tanti.
Annunciati all’ultimo, i due jets ucraini, giunti presso la RAF Fairford, si sono rivelati essere un bi-posto destinato alla statica, poi “piazzato” a fianco dell’altrettanto bellissimo cargo Il-76 Candid, ed un monoposto che si è esibito il sabato e la domenica.
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Ho visto l’esibizione del sabato, consistita nel programma basso a causa del maltempo ed al tetto di nuvole al limite minimo di sicurezza (poco sopra i 300 piedi), pertanto niente Cobra di Pugachev e sfortunatamente niente low-pass a volo radente a 15 metri di quota, peraltro non più consentiti.
Il Display è stato eseguito in modo impeccabile, magistralmente condotto per intero davanti al pubblico ed in spazi che ristretti è dire poco.
L’agilità ed il superbo disegno delle sue ali e della fusoliera ampia consentono a questa macchina di ben 22 metri di sciorinare prestazioni in volo che poco hanno da invidiare ad altri aerei
occidentali in fatto di agilità e manovrabilità.
Anzi, tutt’altro oserei dire, tenuto conto che le macchine ucraine non sono dotate dei motori con spinta vettoriale sui 4 assi.
Come ho scritto poc’anzi, il decollo mozzafiato con l’aereo che prende velocità transitando sull’asse pista a quota minima e carrello retratto non si è visto, ma la “viratona” secca appena staccate le ruote ancor prima di giungere a metà pista, “a tutto AB”, ha rischiarato il cupo cielo inglese e riempito il cuore con il fragoroso rumore dei motori Saturn AL-31F.
Lo stesso ha fatto il nostro Tornado special RS-01, forse più cattivo ancora nella sfogata.
E’ stata una prestazione molto, molto tecnica e diversa dai consueti canoni “russi” diciamo così, una risposta in fatto di maneggevolezza verso altri aerei più moderni.
Gustosa e coinvolgente ed a mio modo di vedere anche dirompente.
Nelle mani di un pilota con il “manico giusto”, qualsiasi aereo fa cose che un pilota “normale” non riesce a spremere dalla sua macchina.
Sì, è mancato il Cobra, l’improvvisa perdita di velocità con l’aereo che sfrutta tutto il suo profilo per frenare ed impennare esattamente come un cobra. Nel buio del tardo pomeriggio britannico si sarebbe poi visto ben poco, nuvoloni a parte: non è una manovra che si esegue a quote basse.
Dopo la consueta manciata di minuti che hanno contraddistinto il display e prima di lasciare il posto alla fragorosa performance del WAH-64 Apache Longbow dell’Army Air Corps che ha chiuso la giornata, Anatoly è atterrato senza fare quasi uso del grande freno dorsale e… dei freni ma ha preferito utilizzare lo spettacolare parafreno che da metà pista si è gonfiato sino al raccordo di uscita.
Il grande cono di coda che contraddistingue gli aerei classe Flanker è il contenitore del parafreno (oltre ad altre apparecchiature elettroniche).
Una passerella graditissima.
Così come ho citato il nostro Tornado RS-01 per l’imperioso decollo, solamente un altro aereo ha impiegato il parafreno per rallentare la corsa dopo l’atterraggio: il nero-oro F-16C-30-E "SoloTürk", esibitosi poco prima sotto una lieve pioggerellina ed il consueto cielo plumbeo.
Dopo le immagini dello stupendo Flanker, parleremo dell’F-16.
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Statica:
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Volo:
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Sequenza Tonneau a carrello estratto e tutto AB:
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Landing:
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EFFECTIVE DETERRENT CREDIBLE
SOLOTÜRK
Uno slogan un po’ più incisivo di altri per il demonstration team dell’aviazione turca.
Un team giovane, nato solamente 6 anni fa.
La livrea nero-oro è decisamente accattivante, cosa non calza a pennello ad un F-16?
Il capitano Erhan GÜNAR ed il Tenente Serdar DOĞAN sono i piloti assegnati al giovane gruppo.
Vedere u F-16, macchina decisamente più nota per noi, è sempre un bel vedere.
Ho allungato, e di molto, mi scuserete spero, perché lo stile dei due piloti, Anatoly e Erhan, è completamente diverso: guardate bene come gesticola in volo il pilota turco, dove guarda e raffrontate le immagini del Su-27.
Guascone e quasi spavaldo l’uno, sobrio e essenziale l’altro.
Gran bel display comunque, rovinato da un “volo folle” inserito nel programma che proprio non si confà all’F-16: la macchina avanzava a scatti a carrello su, beccheggiando anziché assumere l’andatura ondulatoria e decisamente più efficace del nostro MB-339 sapientemente pilotato dai nostri della PAN.
Potevano risparmiarselo.
A voi le ultime immagini, dedicate a uomini essenziali e preziosi.
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Ne ho “ciccate” parecchie di fotografie, messo veramente in difficoltà da mantelline, cappello, braccio sinistro cotto, pioggia e cielo scuro.
Qualcosa si è salvato comunque, a voi il consueto giudizio..
E’ tutto anche questa volta.
Grazie.
I precedenti servizi e gallerie fotografiche riguardanti l’Air Tattoo 2017:
https://piti.forumfree.it/?t=74665668 AIR TATTOO 2017: 70 ANNI DI USAF
https://piti.forumfree.it/?t=74705465 U-2 DRAGON LADY, L'INCREDIBILE AEREO SPIA
https://piti.forumfree.it/?t=74727026 RAF RED ARROWS!
https://piti.forumfree.it/?t=74749082 F-15 EAGLE e STRIKE EAGLE
https://piti.forumfree.it/?t=74789830 F-4 PHANTOM, AEREO FANTASTICO
https://piti.forumfree.it/?t=74814308 B-52 STRATOFORTRESS, DINOUSAURO DEI CIELI
https://piti.forumfree.it/?t=74903754 IL FASCINO DEL "BONE", IL B-1B LANCER
https://piti.forumfree.it/?t=74842467 L'AIRBUS A400 E LO SPEED-TAPE
https://piti.forumfree.it/?t=74832451 F-22 RAPTOR, UN ANNO DOPO
https://piti.forumfree.it/?t=74927465 I THUNDERBIRDS! - Prima Parte
Edited by GIORGIO CASTELLI - 1/3/2022, 08:59