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Trattativa SAVE - Aeroporti del Garda, aggiornamenti di stampa

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da L'Arena del 20 agosto 2013

Aeroporto, via libera del cda all'alleanza con Venezia.


ENTI. Il Consiglio di amministrazione della società ha esaminato l'offerta di 25 milioni. I nodi su come fare l'operazione. La Catullo sulla proposta di Save: «Di importante valore strategico e idonea al piano industriale» E il 27 c'è l'assemblea dei soci

Una proposta con un «importante valore strategico» e «idonea a realizzare il piano industriale». Con queste valutazioni il Consiglio di amministrazione della Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona-Villafranca e di Brescia-Montichiari, ha esaminato ieri la proposta «non vincolante» di Save Spa, presieduta da Enrico Marchi, che gestisce gli scali di Venezia e di Treviso, di entrare come socio con 25 milioni (per il 5 per cento con cambio azionario e il resto con denaro fresco) arrivando a detenere il 35 per cento della società. Il cda, riunitosi sotto la presidenza di Paolo Arena, ha disposto quindi di sottoporre l'offerta di Save all'attenzione dell'assemblea dei soci della Catullo, convocata martedì prossimo, 27 agosto. «In ottemperanza alla decisione dell'assemblea dei soci del 5 luglio scorso», dice una nota della Catullo, «di dare mandato al presidente Paolo Arena, coadiuvato dal Consiglio d'amministrazione e dal direttore generale Carmine Bassetti, di esplorare il mercato, e dopo approfondimenti con player del settore, i soci saranno chiamati a valutare la proposta non vincolante di Save, per l'acquisto di una quota di minoranza della società e le eventuali tappe successive da implementare per gli approfondimenti di natura tecnico-giuridica ed economica».

INFORMATO della comunicazione formale dell'interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, il cda della Catullo «ha valutato l'importante valore strategico della proposta», prosegue la nota, «idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell'assemblea di luglio. Il cda ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell'efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire». Come riferito ieri da L'Arena, se dovesse andare in porto l'operazione, essa darebbe vita a un polo veneto degli aeroporti veneto-lombardo, visto che comprenderebbe gli scali di Verona-Villafranca, Venezia, Treviso e Brescia-Montichiari. Save, da nuovo socio, chiederebbe un numero di consiglieri pari al 44 per cento della rappresentanza nel cda — che passerebbe così a nove membri, dai sei attuali, quindi quattro su nove in quota a Save — compreso il vicepresidente del cda e quello del collegio sindacale. Verrebbe inoltre imposta una maggioranza di sei per deliberare scelte strategiche e quindi Save, se otterrà quattro su nove consiglieri, avrà un peso determinante.

RESTANO da chiarire — come spiega la stessa nota della Catullo — vari aspetti. Quali la stima della società Catullo (per Save oscillerebbe fra i 70 e i 75 milioni, per la società Catullo di più, in considerazione del piano di risanamento avviato e dopo aver ottenuto la concessione per lo scalo D'Annunzio di Montichiari) e anche la forma giuridica della futura società. Si dovrà anche cambiare lo statuto. C'è poi il tema della modalità dell'operazione, per l'ingresso del nuovo socio: o aprire una gara internazionale, aperta però a tutti, o trattativa diretta per cedere le quote come scelta strategica industriale della Catullo. Save vorrebbe questa seconda opzione. Nel cda della Catullo, compatto nel valutare positivamente la proposta di Save, da soci pubblici e in particolare Trento e Brescia, sarebbe comunque partita la richiesta di garantire ai territori adeguata rappresentanza se dovesse entrare un socio privato, come Save, in maniera così consistente. «Siamo soddisfatti per il fatto che l'aeroporto Catullo, dopo un periodo in cui era salito agli onori della cronache negativamente per questioni economiche, ora sia un asset strategico per lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano», commenta il presidente Arena.

LA SVOLTA impressa di recente dalla società Catullo — ottenuta la concessione per gestire Montichiari; aver esternalizzato il servizio handling e chiuso il contratto con Ryanair causa di cospicue perdite — e questo suo attivismo sul fronte delle alleanze, sta rivoluzionando i progetti di società concorrenti nel Settentrione. Come la Sacbo di Orio al Serio (Bergamo), F2i di Torino e Sea di Milano. Che stanno studiando contromosse. È quanto sostiene in un articolo dei giorni scorsi il settimanale Milano Finanza.

INTANTO, Amber Capital si rafforza ulteriormente nel capitale di Save. Il fondo di «private equity» Usa, secondo quanto si apprende da un «filing model» di Borsa Italiana, ha acquistato un ulteriore 1,4 per cento del capitale lo scorso 2 agosto. Nel dettaglio si tratta di 774.223 azioni per un esborso complessivo di 9,9 milioni. Con gli ultimi acquisti sul mercato Amber — che in totale nel 2013 ha complessivamente rilevato il 2,3 per cento di Save, spendendo circa 15 milioni — ha ora in mano tra il 16 e il 17 per cento del capitale di Save. Ma non è stato Amber l'unico azionita a comprare. Anche Finint, la holding guidata da Enrico Marchi (presidente di Save) e Andrea De Vido e socio di riferimento con il 46,6 per cento del capitale (secondi i dati Consob) nel 2013 ha investito circa 3,5 milioni, per rilevare una quota dello 0,6 per cento del capitale.



Enrico Giardini

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da Verona Sera del 20 agosto 2013

Verona, fumata bianca per le quote Save nell'aeroporto Catullo

I soci veronesi saranno chiamati a valutare la proposta non vincolante della società che gestisce l'aeoprto di Venezia il 27 agosto: "Importante valore strategico, idoneo alla realizzazione del piano industriale"


Le indiscrezioni si sono trasformate in colloqui "conoscitivi" e ora sarebbe pronta la formalizzazione. C'è una fumata bianca del Cda della Catullo Spa sulla proposta di Save SpA ad entrare con una quota nella compagine azionaria della società che gestisce gli scali di Verona e Brescia-Montichiari. Il Cda, riunitosi sotto la presidenza di Paolo Arena, ha disposto di sottoporre all'attenzione dell'Assemblea dei soci, convocata il 27 agosto, la proposta non vincolante di Save che controlla gli scali di Venezia e Treviso.

"In ottemperanza - si legge in una nota - alla decisione dell'assemblea dei soci del 5 luglio scorso di dare mandato al presidente Paolo Arena, coadiuvato dal Consiglio d'amministrazione e dal direttore Generale Carmine Bassetti, di esplorare il mercato, e dopo approfondimenti con player del settore, i soci saranno chiamati a valutare la proposta non vincolante di Save Spa, per l'acquisto di una quota di minoranza della società e le eventuali tappe successive da implementare per gli approfondimenti di natura tecnico-giuridica ed economica".

Il Consiglio del Catullo, informato della comunicazione formale dell'interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, "ha valutato - prosegue la nota - l'importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell'assemblea di luglio". "Il Cda ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell'efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire" conclude il comunicato della società di gestione degli aeroporti del Garda.

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Da Borsa Italiana

Aeroporti: cda Catullo, proposta Save "idonea", soci decideranno il 27 agosto


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 ago - Il consiglio d'amministrazione della Catullo Spa, societa' di gestione dell'aeroporto di Verona, ha deciso di sottoporre all'attenzione dell'assemblea dei soci, convocata per martedi' prossimo 27 agosto, la proposta non vincolante di Save. "Il consiglio d'amministrazione - recita il comunicato dell'azienda - che era stato informato della comunicazione formale dell'interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, ha valutato oggi l'importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell'assemblea di luglio. Il consiglio d'amministrazione ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell'efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire". La Save ha messo sul piatto un'offerta da 25 milioni di euro per il 35% della societa' di gestione dell'aeroporto di Verona. Cop-Com

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(RADIOCOR) 19-08-13 17:32:58 (0260) 5 NNNN
 
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Intanto Bergamo è inquieta.

Il consiglio d’amministrazione della Catullo Spa, società di gestione dell’aeroporto di Verona Villafranca e del D’Annunzio di Montichiari (Brescia), ha deciso di sottoporre all’attenzione dell’assemblea dei soci, convocata per martedì prossimo 27 agosto, la proposta non vincolante di Save.



Aeroporti, Verona accetta la corte di Venezia?
Si farà avanti anche Sacbo


Il consiglio d’amministrazione della Catullo Spa, società di gestione dell’aeroporto di Verona Villafranca e del D’Annunzio di Montichiari (Brescia), ha deciso di sottoporre all’attenzione dell’assemblea dei soci, convocata per martedì prossimo 27 agosto, la proposta non vincolante di Save, società che gestisce lo scalo di Venezia. L'offerta è pari a 25 milioni di euro per il 35% della società di gestione veronese.

Sacbo però mette le mani avanti. In una nota diffusa nel pomeriggio di martedì l’azienda ha reso noto “che nel prossimo mese di settembre il proprio Consiglio di Amministrazione valuterà i passi necessari al fine di addivenire a un accordo con la società Catullo di Verona, in un'ottica di sviluppo organico delle reciproche attività in grado di portare reciproci vantaggi sul piano operativo e gestionale, nel rispetto dei propri azionisti e dei territori di riferimento”.

«Il consiglio d’amministrazione – si legge nel comunicato della Catullo – che era stato informato della comunicazione formale dell’interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, ha valutato l’importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell’assemblea di luglio. Il consiglio d’amministrazione ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell’efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire». La Save ha messo sul piatto un’offerta da 25 milioni di euro per il 35% della società di gestione dell’aeroporto di Verona. per arrivare a detenere fino al 35%. Un’operazione che valuta il 100% dell’aeroporto Catullo di Verona 71 milioni di euro di equity o 100 milioni di enterprise value.

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Quello che si legge tra le righe è questo.

La Sacbo ha paura che l'ingresso di SAVE in Aeroporti del Garda porti ad uno sviluppo in ambito low-cost di Brescia (base Ryanair o Easyjet?), abbastanza lontana da Venezia e Treviso e quindi non concorrenziale con altri aeroporti di SAVE. L'impatto su Bergamo sarebbe notevole, visto che si trova a gestire problemi ambientali (rumore) e che è quasi alla saturazione.

La speranza è che nella battaglia non ci lasci le penne Verona.
 
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dal Messaggero Veneto del 22 agosto 2013

Un aeroporto diffuso per i voli del Nordest

La Save di Marchi si allea al Catullo, obiettivo un hub costituito da Venezia, Verona, Treviso, Montichiari e Ronchi

+- VENEZIA. Un grande aeroporto diffuso, un hub del Nordest che spazi da Venezia a Trieste, da Treviso a Verona a Brescia. Il risiko degli aeroporti veneti è ufficialmente partito. Save ha mosso su Catullo, lo scacchiere è in movimento.

Intanto a Verona la parola passa, per quello che sembra un passaggio formale, all’assemblea dei soci convocata per il prossimo 27 agosto. Il consiglio di amministrazione della Catullo Spa, concessionaria degli aeroporti di Verona e Montichiari, si è espresso infatti favorevolmente sulla proposta non vincolante di alleanza presentata da Save mettendo la stessa all’ordine del giorno di un’assemblea che, martedì prossimo, sarà chiamata «a valutare l’acquisto di una quota di minoranza della società e le eventuali tappe successive da implementare per gli approfondimenti di natura tecnico-giuridica ed economica».

La cautela è d’obbligo: il carattere non vincolante dell’offerta lascia, infatti, ancora aperto il ventaglio delle scelte possibili da parte di Verona ma anche di Save. Resta il fatto che l’espressione del Cda del Catullo sull’alleanza con Save è, per la prima volta, molto chiara.

«Il Cda, che era stato informato della comunicazione formale dell’interesse da parte di Save il 5 agosto scorso» si legge in una nota della società scaligera presieduta da Paolo Arena «ha valutato l’importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell’assemblea di luglio. Il Cda ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell’efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire».

Dal punto di vista dell’opportunità industriale dell’operazione, non paiono, quindi, esserci più dubbi. Restano, però, da definire gli aspetti economici e tecnico-giuridici. La proposta avanzata da Enrico Marchi si basa su un’idea di concambio di uno a nove e tiene conto di una valutazione complessiva della società veronese tra 70 e 80 milioni: Save ha messo sul piatto 25 milioni per arrivare fino al 35% della Catullo.

Si parla di un’offerta mista: parte in contanti e parte in azioni Save. Una valutazione puntuale, da parte della società veneziana, interverrà solo a seguito di una due diligence sui conti.

Rimane aperto nel risiko degli aeroporti nordestini la questione Ronchi dei Legionari, cioè lo scalo triestino. La Regione Friuli Venezia Giulia che è l’unico socio, con la precedente giunta Tondo, aveva dato il “la” al percorso di privatizzazioni. Percorso messo in stand by prima delle elezioni. Con l’arrivo del nuovo presidente Debora Serracchiani la ripresa dei colloqui non è ancora iniziata.

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dal CORRIERE DELLA SERA, edizione di Brescia - 22 agosto 2013


Aeroporti, Legambiente spera
nell'ingresso di Sacbo a Montichiari


Il Tar le impone una riduzione voli e Orio non ha alternative per il futuro. Per questo Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio (Bergamo) ha tempo fino al prossimo 27 agosto per «fare una proposta a Catullo (aeroporti di Brescia e Verona, ndr)» prima che quest'ultima valuti la proposta di acquisto di Save (Aeroporto di Venezia). È quanto afferma il responsabile trasporti di Legambiente Lombardia Dario Balotta in una nota in cui ricorda che «dopo il pronunciamento del Tar di Milano, Sacbo prima o poi dovrà limitare i propri voli diurni e cancellare quelli notturni» sullo scalo di Orio al Serio, base operativa di Ryanair. «L'offerta di Save - spiega Balotta - è pari a 25 milioni di euro per il 35% della società di gestione veronese» e «per il management di Sacbo si tratta di «prendere decisioni coraggiose e lungimiranti. Le risorse di cui lo scalo orobico dispone - conclude - vanno utilizzate subito per gli investimenti e per il futuro, perchè altre strade non ce ne sono: Linate è saturo e Malpensa è troppo lontana».
 
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Catullo, oggi il via libera a Venezia ma Verona vuole avere garanzie


AEROPORTO. Stamattina l'assemblea dei soci sulla proposta di Save. Tosi: «Andiamo avanti». Favorevoli all'accordo i trentini, veronesi attenti a non mettere a rischio il patrimonio locale


Soci veronesi con la bocca cucita alla vigilia dell'assemblea che questa mattina dovrà esprimersi sulla proposta avanzata da Save, società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso, che è disponibile a sostenere il piano di sviluppo dell'aeroporto Catullo con 25 milioni e acquisire una quota del 35% della società.

L'offerta non vincolante è stata presentata ai veronesi il 3 agosto e attende una risposta entro 30 giorni. Il sindaco Tosi ha già dato il suo ok all'operazione, e l'assemblea dovrebbe dare un parere favorevole affinché prosegua il confronto tecnico con Save per concretizzare l'alleanza, pur con una serie di garanzie e dettagli sul ruolo di Verona nell'infrastruttura affinché la necessità di creare un sistema aeroportuale del Nordest non significhi sacrificare il patrimonio veronese. La trattativa andrà avanti in esclusiva per un periodo limitato di tempo.

Nel frattempo, potrebbero arrivare altre proposte da prendere in considerazione, ma solo se concrete. Sull'ipotesi di un accordo con la Save del presidente Enrico Marchi sembrano favorevoli i soci trentini che con la Provincia sono il secondo socio della Catullo. Secondo quanto riportato dall'agenzia Mf-Dj, «La Provincia di Trento è favorevole all'ingresso di Save nell'azionariato di Catullo Spa». Oggi dovrebbe essere approvato l'avvio di una due diligence ufficiale che curerà i dettagli dell'operazione che prevede anche un concambio azionario, essendo Save quotata in Brosa. «In linea di massima», spiegano dalla Provincia di Trento a MF-Dowjones, «possiamo dire che siamo d'accordo con l'ingresso di Save. Vedremo domani (oggi-ndr) i termini del possibile iter.

Ci pare convincente l'idea di un'alleanza del Nord-Est sulle infrastrutture, con Venezia come aeroporto di punta e Verona e Treviso come parti “specialistiche” del sistema». L'accordo con Verona e Brescia è visto con favore anche dalla sponda opposta del Veneto, cioè dai soci veneziani di Save. Per esempio, Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia azionista con il 2,2%, in una recente intervista «benedice» l'eventuale accordo: «L'alleanza Save-Catullo è strategica per il Nordest», afferma. «Il valore dell'oeprazione è evidentemente industriale. L'alleanza tra Save e Catuillo metterebbe insieme due produttori migliorando, complessivamente, il livello dei servizi assicurati».

La diffusione sul territorio di aeroporti può essere una opportunità. «Il Marco Polo non è e non sarà mai», dice Segre, «il grande aeroporto centralizzato come ad esempio il Charles de Gaulle a Parigi. Già fin dall'investimento su Treviso ha puntato sulla rete che ora può essere ampliata». La Save guarda anche a Trieste: «Un'ora e mezza in auto tra Tessera a Verona, un'ora tra lo scalo veneziano e Ronchi dei Legionari: integrare i servizi e le compagnie con il Catullo e Ronchi è un elemento di razionalizzazione che ha un chiaro senso industriale». Intanto però i soci veronesi osservano un guardingo silenzio.
 
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Agenzia ASCA.IT del 27 agosto 2013

Aeroporti: Save-Catullo, il Nord-Est lancia la sfida a Milano e Roma

(ASCA) - Roma, 27 ago - Il Nord-Est dopo esser divenuto il ''motore'' economico dell'Italia punta ora a far massa critica nel trasporto aereo lanciando la sfida agli scali di Milano e Roma e lo fa guardando al modello Londra. L'idea di base parte dalla constatazione che il Nord Italia, al 2040 sviluppera', secondo le proiezioni Icao/Iata, un traffico di circa 165 milioni passeggeri.

L'attuale sistema aeroportuale (escluso Brescia) e' in grado di gestire fino a 100 milioni di passeggeri. ''Questo determina - si legge in uno studio elaborato dall'aeroporto di Verona - un deficit di circa 65 milioni di passeggeri che non potrebbero essere gestiti generando un danno al sistema Paese. Il progetto del sistema del Nord Est si candiderebbe a colmare in parte questo deficit di capacita' diventando anche un progetto Paese''.

La Catullo Spa, la societa' che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia ha infatti accettato di avviare trattative in esclusiva con Save, la societa' degli aeroporti di Venezia e Treviso, per la cessione di un pacchetto del 35% del capitale. ''Lo sviluppo di un sistema integrato di aeroporti nel Nord Est Italia - si legge infatti nella nota al termine dell'assemblea - e' destinato ad assumere un rilievo strategico per l'area e l'intero Paese, per lo sviluppo del trasporto aereo e per la sua stessa economia''. A nulla e' servita la mossa della Societa' Sacbo che gestisce Orio al Serio, di entrare in partita.

L'Italia - come Gran Bretagna e Francia - sottolinea lo studio - ha 2 sistemi aeroportuali ufficialmente riconosciuti (Roma e Milano) e 2 di fatto costituiti negli ultimi anni (Venezia/Treviso e Verona/Brescia dopo il rilascio della concessione a Brescia in capo alla Catullo Spa), ma non riconosciuti in sede Enac/europea. Mentre in Asia, i sistemi multi-aeroportuali si sono evoluti attraverso la costruzione di nuovi aeroporti ad alta capacita', per far fronte ad una forte crescita di traffico vista la mancanza di aeroporti secondari in disuso, prosegue lo studio, in Europa, invece, l'utilizzo di aeroporti regionali e' e sara' una chiave per soddisfare la domanda futura.

Per tale motivo, prosegue l'aeroporto di Verona, ''il progetto di sviluppo del 'Sistema Aeroportuale del Nord Est' si pone in linea con le piu' moderne strategie del trasporto aereo a livello europeo e risponderebbe alle esigenze del trasporto aereo sia dell'area su cui esso gravita che del Sistema Paese''. Dal punto di vista dello sviluppo potenziale, l'aeroporto di Verona parte dalla considerazione che il Nord-Est presenta un Pil pro capite di 30 mila euro, tra i piu' alti d'Europa e quasi il 20% piu' alto della media europea e un bacino di uetnza con piu' di 15 milioni di abitanti, paragonabile ai maggiori sistemi aeroportuali europei. Un sistema export secondo solo a quello della Germania e infrastrutture di livello europeo. Il sistema, secondo il progetto, avrebbe modalita' operative del tutto simile al modello londinese con la specializzazione degli aeroporti in funzione della componente di traffico. In questo modo Venezia avrebbe il ruolo di aeroporto che garantirebbe importanti collegamenti europei e intercontinentali; Verona opererebbe con il ruolo di soddisfare le esigenze del territorio del Nord Est in termini di collegamenti nazionali ed europei, non trascurando la componente charter che ormai da decenni opera con successo; Treviso sarebbe dedicato ad una offerta low cost; Brescia continuera' ad operare nel campo delle merci - nel breve termine - garantendo l'apertura di collegamenti con i nuovi mercati emergenti mentre nel medio/lungo termine avra' un importante ruolo nel settore passeggeri, considerando che sara' il terzo aeroporto ad avere una fermata dell'Alta Velocita' all'interno del sedime aeroportuale. sen/sat
 
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Dal Corriere.it del 29 agosto 2013

Enac: convoca Aeroporto Valerio Catullo su variazione quote capitale


Roma, 29 ago - L'Enac ha convocato la societa' Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca, che gestisce gli scali di Verona e di Brescia, in merito alla variazione di quote del capitale sociale. La convocazione, spiega l'Ente di vigilanza sull'aviazione civile, e' finalizzata ad un approfondimento delle procedure in corso per la cessione di quote del capitale sociale della Aeroporto Valerio Catullo, societa' con partecipazioni azionarie di Enti pubblici, a favore di altre societa' interessate. com-sal 29-08-13 12:04:03 (0183) 5

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da ANSA.it

Aeroporti: Enac convoca Catullo


In trattativa con Save, interesse da Corporacion America
29 agosto, 11:24

(ANSA) - ROMA, 29 AGO - L'Enac si muove sull'operazione di cessione delle quote della Aeroporto Valerio Catullo spa. L'Ente ha convocato la società, che gestisce gli scali di Verona e di Brescia ''per un approfondimento delle procedure in corso per la cessione di quote del capitale sociale della Aeroporto Valerio Catullo S.p.A., società con partecipazioni azionarie di Enti pubblici, a favore di altre società interessate''. Sullo scalo c'è l'interesse della Save di Venezia e degli argentini di Corporacion America.

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Da Il Sole-24 Ore on-line del 29/08/2013

Save-Catullo, stretta a ottobre


Inizia la trattativa (esclusiva e non vincolante) tra la Save di Venezia e la Catullo di Verona, che dovrebbe portare a risultati concreti a metà ottobre. La società di gestione dell'aeroporto veneziano ha proposto alla società di gestione dello scalo veronese di entrare nell'azionariato. Ora Catullo e Save stanno cercando di definire le modalità dell'ingresso. La cosa più plausibile è un concambio di azioni, in cui la Catullo prende lo 0,5% della Save e la Save il 5% della Catullo, più un aumento di capitale. Alla fine dell'operazione, la Save raggiungerebbe il 35% della Catullo, mettendo sul piatto 25 milioni (tra cash e azioni).

L'obiettivo della società veneziana - che negli ultimi anni ha mantenuto il segno più nella crescita di ricavi e utili, a differenza degli altri scali settentrionali - è potenziare il business nell'area del Nord-Ovest, ritenuta strategica per i futuri arrivi nel paese. Verona sarebbe visto come un luogo a metà strada tra le principali regioni italiane, in un'area importante per il turismo e per gli affari; Brescia-Montichiari, controllata dalla stessa Catullo, sarebbe interessante per il cargo e la crescita del low cost. Allo studio della Save sono inoltre previste anche forme di collaborazione con Bergamo. Poi, in prospettiva, lo sguardo si allarga alla Sardegna, in particolare allo scalo di Cagliari.

La mossa di Venezia ha creato qualche dissapore. Ieri Corporation America, operatore argentino che gestisce 51 aeroporti in Sud America e Europa, ha espresso la sua «grande sorpresa» per la «decisione da parte di un ente pubblico di non dare corso a una procedura con evidenza pubblica per la ricerca di un socio industriale ma di procedere a una trattativa privata. Corporacion America - spiega la nota - ha presentato in data 26 agosto una manifestazione di interesse per l'ingresso nel capitale della Catullo».

Per la Save la trattativa non avrebbe nulla di strano: la procedura di concambio è prevista, spiegano, anche per gli enti locali. La stessa Save l'ha già utilizzata per l'acquisizione dello scalo di Treviso anni fa.
 
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Incrociamo le dita per questo progetto che, sulla carta, apre prospettive interessanti per il Catullo.
Grazie ad Aldo per gli aggiornamenti costanti.
Fabrizio
 
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da L'Arena del 12 settembre 2013

Il dossier Catullo-Save va all'esame di Enac


AEROPORTI. Domani a Roma il cda. L'approfondimento dell'offerta prosegue da parte degli esperti per condividere il valore degli scali. Il polo strategico del Nordest avrebbe la benedizione anche del ministro Maurizio Lupi



Sarà esaminato domani a Roma dal consiglio di amministrazione di Enac il dossier relativo alla cessione di quote della società aeroportuale Catullo che controlla gli scali di Verona e Montichiari.

Enac, sentite le parti, dovrà esprimersi sul percorso più idoneo da seguire a Verona, dopo che la società veneziana Save che gestisce il Marco Polo di Venezia e lo scalo di Treviso ha presentato una offerta concreta per acquisire una quota del 35% nella Catullo con 25 milioni.

Il tavolo di lavoro degli esperti nominati dalla Catullo sta valutando i valori contenuti nell'offerta e se si può procedere a trattativa privata, trattandosi di una quota minoritaria, o se deve essere aperta una gara internazionale. Già sui valori dovrà essere trovata condivisione: Venezia ha valutato il Catullo 70 milioni, offerta che i soci veronesi ritengono sia migliorabile e per questo sono state riprese in considerazione tutte le valutazioni compiute sullo scalo dal 2010 a oggi e che avrebbero avuto come massimo una cifra attorno ai 90 milioni. Poi si dovrà capire quanto i veneziani vorranno investire nel piano industriale della Catullo e quanto invece porteranno attraverso il concambio azionario.

L'operazione è molto simile all'acquisizione che Save ha compiuto anni fa entrando nell'aeroporto di Treviso di cui poi ha preso il controllo. Nel caso della Catullo si tratta invece di diventare partner strategico, mentre il controllo della gestione resterà nelle mani dei soci pubblici i quali però dovranno costituire una newco per mettere assieme le loro quote. L'approfondimento di questa proposta veneziana andrà avanti per tutto il mese di settembre, dopo di che, se i risultati saranno positivi e Enac avrà dato il suo via libera, partirà la trattativa vera e propria per arrivare a sancire l'accordo entro la fine dell'anno. Accordo che farebbe nascere un polo strategico aeroportuale dell'intero Nordest, benedetto pare anche dal ministro Maurizio Lupi che sta riesaminando il piano nazionale degli aeroporti. Un polo che proprio per la sua potenzialità sta facendo preoccupare i competitor che cercano di correre ai ripari.

In questo senso è stato letto il vertice tra Sacbo che gestisce Orio al Serio, Sea che gestisce Malpensa e Linate e F2i, il fondo di investimento di Vito Gamberale che nei giorni scorsi hanno fatto il punto sulle nuove strategie e sulle sinergie operative. F2i infatti ha una presenza rilevante dentro Sea che a sua volta è socio forte di Sacbo. Tra l'altro sono in vista i lavori di rifacimento della pista di Orio e i voli (considerate anche le limitazioni per l'attività notturna di Orio al Serio) potrebbero essere spostati su Malpensa: si tirano le fila insomma del polo aeroportuale lombardo. Nelle valutazioni degli scenari c'è stata attenzione anche per Catullo e Montichiari, dice una nota, ma i lombardi vogliono attendere «che si chiariscano i connessi e non trascurabili aspetti formali e procedurali», che vanno dalla trattativa privata alla gara, dal ricorso al Tar contro la concessione di Montichiari ai ricorsi persi da Bergamo
 
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da TG Verona del 22 ottobre 2013

Catullo e Save, ok da Autorità Antitrust

21/10/2013 18:16

Non ci sarà obbligo di notifica all'Antitrust per l'ingresso di Save (Aeroporto Marco Polo di Venezia) nella Catullo Spa, la società che gestisce gli scali di Verona e Montichiari (Brescia).
E' quanto si apprende da ambienti vicini all'Autorità a pochi giorni dall'assemblea degli azionisti di Catullo, che dovrà decidere il prossimo 28 ottobre sulla proposta non vincolante di Save.
Inizialmente gli accordi prevedono uno scambio azionario tra lo 0,9% di Save ed il 5% di Catullo. L'obiettivo dei veneziani, poi, è salire fino al 35% dell'Aeroporto di Verona ma, dati i ricavi dell'acquirente, pari a 352,5 milioni nel 2012, inferiori alla soglia dei 450 milioni, non è previsto l'obbligo di notifica all'Autorità stessa.

Viene così a cadere quello che ormai poteva essere un ostacolo all'operazione, visto l'orientamento favorevole dei soci dello scalo veronese.
 
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view post Posted on 28/10/2013, 18:11
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da TG Verona del 28.10.2013

Catullo,passi avanti per collaborazione con Save



28/10/2013 16:35

Ancora un passo in avanti nella possibile alleanza tra la Catullo Spa e Save. L'assemblea dei soci, riunitasi oggi, ha confermato il valore strategico di un possibile accordo con la società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso. E ha cosi dato mandato al presidente Paolo Arena di proseguire la trattativa, al fine di arrivare ad una conclusione positiva. È stato inoltre chiesta la nomina di un advisor da affiancare al Cda nella contrattazione. L'assemblea dei soci ha inoltre chiesto al consiglio di amministrazione di valutare eventuali altre offerte, che non prevedano la presenza di Save.

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Catullo e Save, Arena: Alleanza strategica


"Dall'assemblea dei soci è emersa la conferma che l'alleanza con Save ha un valore strategico". Lo ha detto Paolo Arena, presidente di Catullo Spa, la società che gestisce gli scali di Verona e Brescia-Montichiari, nella conferenza stampa tenuta all'aeroporto di Verona-Villafranca al termine dell'assemblea dei soci che ha valutato positivamente positivamente l’ingresso nella compagine sociale di Save quale socio minoritario e partner strategico.
Riguardo all'impossibilità di un libero concambio di azioni tra soci pubblici, Arena ha spiegato che "non c'è una via già determinata. Ci sono una serie di caselle come un puzzle, che vengono messe sul tavolo: se le incastriamo nel posto giusto, viene fuori l'immagine".
"I soci sono disponibili - ha aggiunto - se all'assemblea sarà proposto un chiaro progetto di integrazione dei sistemi aeroportuali. Ed è comunque previsto che il socio pubblico possa arrivare al concambio in caso di alleanze eccezionali"
"Oggi - ha concluso il presidente di Catullo Spa - con questo mandato è stato compiuto un importante passo avanti della società; se arriveranno altre offerte saranno tenute in considerazione, con o senza Save dentro la compagine".
 
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view post Posted on 29/10/2013, 09:02
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Ottime notizie.
Fabrizio
 
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view post Posted on 24/3/2014, 22:25
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da Il Sole 24 Ore del 24 marzo 2014

Aeroporti, nasce il polo del Nordest: al via l'integrazione tra Venezia e Verona

24 marzo 2014


Primo passo verso la realizzazione del polo aeroportuale del Nordest che vedrà in rete gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia. È stato annunciato oggi, con una conferenza stampa improvvisata nel primo pomeriggio presso l'aeroporto veronese, l'accordo di term sheet agreement fra Save, Catullo e i soci di riferimento di quest'ultima (Camera Commercio Verona, Provincia Autonoma Trento, Provincia Verona e Comune Verona) che dà il via al progetto di integrazione dei sistemi aeroportuali di Venezia e Verona.

Entro il 30 aprile le parti dovrebbero arrivare a siglare l'accordo vincolante che prevede un primo ingresso di Save in Catullo con l'obiettivo di raggiungere il 35% del capitale. L'ingresso avverrà tramite un aumento di capitale probabilmente riservato.

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Da Il Gazzettino del 24 marzo 2014

Accordo Save-Catullo: nasce
il polo aeroportuale del Nordest



VENEZIA - Nasce il polo aeroportuale del Nordest. È stato perfezionato oggi l'accordo tra Save, società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso, Catullo Spa, che gestisce gli scali di Verona e Brescia, ed i soci di riferimento della 'Catullo' (Camera di commercio, Provincia e Comune di Verona) che dà il via al progetto di integrazione dei sistemi aeroportuali di Venezia e Verona, nella prospettiva della costruzione di un unico polo.

«Save entrerà nel capitale sociale di Catullo con una quota fino al 35%».
Lo ha detto il presidente della Catullo SpA, Paolo Arena, illustrando i dettagli dell'accordo con la società di gestione degli scali di Venezia e Treviso. «Costituiremo una newco - ha spiegato Arena - con soci Trento, la Camera di Commercio, la Provincia e il Comune di Verona. Save entrerà acquisendo la quota di un socio pubblico come il Comune di Villafranca o privato». «Il valore stimato - ha aggiunto - del sistema aeroportuale di Verona e Brescia si avvicina ai 100 milioni di euro».

Arena ha poi spiegato che nella newco la governance sarà garantita da un cda di 9 persone. La Catullo nominerà presidente e vicepresidente, Save l'amministratore delegato e tre consiglieri". «Ci troviamo di fronte - ha concluso - ad un progetto industriale di interesse nazionale, che potrà contribuire in modo determinante allo sviluppo del Nordest. Con la creazione del polo aeroportuale, gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia potenzieranno la loro funzione di servizio al Paese alla territorio di riferimento, un'area di circa 15 milioni di abitanti, equivalente per caratteristiche alle aree metropolitane europee».
 
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view post Posted on 24/3/2014, 22:47
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Speriamo questo porti qualcosa di buono. E non solo parcheggi....
 
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view post Posted on 24/3/2014, 22:49
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Sarà la mossa definitiva per il rilancio del sistema?
Ci sarà pane (aerei) per quattro aeroporti?
Me lo auguro, con tutto il cuore.
 
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view post Posted on 25/3/2014, 09:44
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da "L'Arena" on line del 25 marzo 2014.

Aeroporti, polo nel Nord Est
Save in Catullo fino al 35%


VERONA. «Save entrerà nel capitale sociale di Catullo con una quota fino al 35%». Lo ha detto il presidente della Catullo spa, Paolo Arena, illustrando i dettagli dell’accordo con la società di gestione degli scali di Venezia e Treviso. «Costituiremo una newco - ha spiegato Arena - con soci Trento, la Camera di Commercio, la Provincia e il Comune di Verona. Save entrerà acquisendo la quota di un socio pubblico come il Comune di Villafranca o privato». «Il valore stimato - ha aggiunto - del sistema aeroportuale di Verona e Brescia si avvicina ai 100 milioni di euro».
Arena ha poi spiegato che nella newco la governance sarà garantita da un cda di 9 persone. La Catullo nominerà presidente e vicepresidente, Save l’amministratore delegato e tre consiglieri. «Ci troviamo di fronte - ha concluso - ad un progetto industriale di interesse nazionale, che potrà contribuire in modo determinante allo sviluppo del Nordest. Con la creazione del polo aeroportuale, gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia potenzieranno la loro funzione di servizio al Paese alla territorio di riferimento, un’area di circa 15 milioni di abitanti, equivalente per caratteristiche alle aree metropolitane europee».
«È una data storica per il Veneto»: con queste parole il presidente di Save, Enrico Marchi, ha commentato la firma del term sheet agreement per la creazione del polo aeroportuale del Nordest. «È qualcosa di unico e unitario per tutto il Veneto e lo vede protagonista - ha spiegato - e dimostra, al contrario di altre volte, che la capacità di fare sistema è qualcosa di concreto e può dare risultati importanti». «È il primo passo - ha aggiunto Marchi - di un agreement al quale seguiranno altri due passi: entro aprile la firma dell’accordo sugli investimenti, entro il 30 giugno l’assemblea dei soci per l’aumento di capitale che sancirà l’ingresso di Save nell’azionariato di Catullo. È un progetto-Paese - ha rilevato poi - che guarda allo sviluppo e all’interesse della macro-regione e valorizzerà ulteriormente le potenzialità di un territorio che già non ha eguali per indicatori turistici ed economici e per disponibilità di infrastrutture di mobilità, con investimenti che contribuiranno a dare un forte impulso all’occupazione. In passato abbiamo contribuito a creare le prime due banche italiane che poi abbiamo perso - ha concluso Marchi - negli aeroporti questo non succederà».
 
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