Questo post è dedicato alla nostra industria ed ai suoi prodotti d'eccellenza, non tutti trasformati in mezzi volanti di successo ed altri rimasti solo dei dimostratori.
Non vuole essere un lezioso racconto, molti di voi "ne sanno più di me" ed hanno a corredo un book di foto pazzesco, semplicemente ho inteso condividere alcuni ricordi ed attualità nel mio lungo processo di visione e scansione di vecchie diapositive condite con scatti più recenti.
Chi si ricorda del tal mezzo, o del tal altro... ecco questo è il filo conduttore, perdonatemi per qualche foto non perfetta e se riscontrerete leziosità nel racconto, assolutamente non voluta.
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Tralasciamo così, per un momento, la tradizione di velivoli d'addestramento d'eccellenza prodotti dalla nostra industria aeronautica e visti in volo tutti insieme a Rivolto in una fantastica formazione.
Il nostro know-how è ovviamente conosciuto nel mondo certamente grazie ai numerosi velivoli venduti alle varie aeronautiche, ma soprattutto per il mezzo portato in volo dalla P.A.N. con il suo vetusto ma sempre eccellente MB-399 PAN.
Tutte le industrie che si rispettano già pensano ad un nuovo velivolo, o a evoluzioni dello stesso, già prima di consegnarlo all'utilizzatore finale.
Quasi tutti gli addestratori poi, sono impiegabili come aerei d'attacco leggero e pure i velivoli delle Frecce Tricolori vengono impiegati in voli d'addestramento per attacco al suolo oppure come intercettori slow-movers.
Anche Alenia Aermacchi pensò più volte ad evoluzioni del MB339A sia come addestratore avanzato che come aereo d'attacco leggero (la versione FT339).
Qui di seguito, con immatricolazione civile I-GROW, il dimostratore di tecnologia di quello che diventerà lo MB339 CD (Completamente Digitale).
La strumentazione digitale, resasi indispensabile per supportare la transizione alle macchine di 4a generazione, ed il carico bellico a disposizione per il piccolo "macchino 2" sono ciò che Aermacchi pensò per il suo addestratore.
Verso la fine degli anni '90 inoltre, Agusta partecipò invece alla gara per il JPATS (Joint Primari Advanced Training System) in associazione con Grumman che presentarono un'evoluzione rivista anche con la collaborazione di Aermacchi del S-211 e denominata S-211A. iL dimostratore era immatricolato civile I-SMTF.
Del JPATS non se ne fece nulla, vinse il T6-A Texan II.
Lo MB-339A venne affiancato dalla versione CD e da ulteriori evoluzioni nel secondo lotto produttivo andando a completare una linea di addestramento in dotazione all'A.M. da fare invidia a qualsiasi aeronautica per la qualità dei mezzi e le loro capacità addestrative e formative per i futuri piloti delle linee da combattimento.
La nostra industria iniziò fin da allora ad un salto di qualità deciso, alleandosi con la sovietica YAK per produrre un addestratore per l'aviazione sovietica / russa in competizione con un prodotto concorrente.
Da qui nacque lo YAK-AEM 130 che in un paio di scatti controluce, sgranati e da lontano, ebbi la fortuna di vedere volare.
Noterete le winglets alari, poi perse nella progettazione definitiva del futuro addestratore di punta, il "Master".
Ad un certo punto, Aermacchi e YAK proseguirono per le proprie strade che sul nostro fronte portarono alla progettazione definitiva e messa in produzione di quel mezzo fantastico che è lo M-346.