LIDT |
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| Glad you enjoyed it!
Questo spotting non ha nulla di usuale ed è particolarmente complicato soprattutto la prima volta: bisogna, per prima cosa, tenere a bada l'emozione di trovarsi lì, sopra, dietro, sotto, di fianco, in cima, dentro. Bisogna poi non farsi sovrastare da quella sottile linea di panico che ti viene quando realizzi che è forse un'occasione unica di fronte alla quale ti ci trovi per la prima volta e non sai se e quando si ripeterà: non puoi sbagliare la foto ma non ne hai mai fatte prima del genere. Non è facile. Messi da parte gli aspetti emotivi ci sono poi quelli tecnici: hai di fronte pochi secondi per trovare l'inquadrature ed i settaggi giusti per quella foto. Se un pilota si alza per farti fare una foto al suo ufficio non puoi impegnarlo per tutto il tempo che pare a te e contemporaneamente devi fare una foto meglio che puoi. Certo, adesso stai fotografando con un macro un'ambiente buio e fisso con una fortissima fonte di luce proprio di fronte a te: come sarà meglio farla...? Eh già... e chissenefrega se fino a tre minuti prima hai fotografato con un tele un soggetto in movimento su uno sfondo metà scuro e metà luminoso. O no...?
Scrivo tutto questo perché voglio che venga enfatizzato lo sforzo di Davide.
Poi ognuno dà libero sfogo alla propria creatività, fantasiosa o classica che sia. Alla fine se la foto è uscita come sperato l'obiettivo primario è suscitare emozioni.
Bene, a me hanno emozionato lo start-up fumoso che mentre lo faceva mi son mangiato le mani perché non ero pronto; Il fan b/n del Citation3; il dettaglio con messa a fuoco strepitosa dell'agopuntura greca.
Molto bene tutte le altre foto anche se qualcuna (per i miei gusti) è un po' soft.
Ed ora sotto con il prossimo progetto.
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