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[TR] Stati Uniti 8-22 ottobre 2016: The Southern Confort

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view post Posted on 6/11/2016, 15:51
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Buongiorno Piti e Pitonesse.

Si è da poco concluso il mio decimo viaggio negli Stati Uniti che questa volta ha avuto come destinazione principale il Sud degli States e che mi ha portato a viaggiare per circa 3.700 chilometri tra Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, South Carolina, North Carolina, Virginia, Maryland, Delaware, Pennsylvania e Washington DC. Gli stati sottolineati sono i nuovi entrati nella mia collezione.

30510190890_22e5b447b4_ostati visitati by Aldo Messina, su Flickr

Salgono così a 33 gli stati visitati e l’obiettivo di mettere una bandierina in ognuno di essi si sta avvicinando, anche se Alaska e Hawaii rimangono ossi davvero duri e l’età avanza. Quest’ultimo viaggio è stato particolarmente sfidante per la tanta strada fatta a causa anche di qualche imprevisto causato dall’uragano Matthew.

In questo periodo non ho molto tempo a disposizione, per cui il TR non sarà dettagliato come i precedenti e ho preferito lasciare spazio alle immagini più che alle parole. Anche le immagini non sono molte, ma ormai questo tipo di viaggio mi prende soprattutto a livello emotivo e faccio fatica a tirare fuori dalla saccoccia la macchina fotografica e scattare. Non avrei nemmeno la possibilità di trasmettere le mie sensazioni in immagini, quello è prerogativa della Fotografia con la F maiuscola, ed io sono un mediocre fotografo. Magari ogni tanto esce qualche “perla”, ma per il calcolo delle probabilità permette a ognuno di fare qualche bello scatto, ogni tanto…

Visitare il Sud è sempre stato in cima alla lista dei desideri, ma a volte per il periodo delle ferie (zona spesso colpita da uragani o tornado) e a volte per scelte condivise il desiderio era rimasto lì, appunto, in cima. Fino a quest’anno.

La compagnia è stata la stessa degli ultimi due viaggi, persone eccezionali con cui ci troviamo e meraviglia e con i quali condividiamo desideri e gusti. La scelta della compagnia è stata quasi un obbligo, vista la bontà dei prezzi e il tipo di servizio che offre British Airways sugli Stati Uniti. Se poi ci mettete anche gli sconti applicati usufruendo delle miglia…

Si parte, ovviamente, da Bologna. Non voglio aprire capitoli polemici sull’impoverimento dell’offerta dall’aeroporto di Verona perché siamo tutti a conoscenza della situazione del Catullo. Il viaggio inizia con un po’ di apprensione: le notizie e le immagini delle devastazioni che l’uragano Matthew sta causando alla costa della Georgia e delle due Carolina sono da brividi, e noi abbiamo quattro notti prenotate proprio in quei luoghi. Arrivo a Houston e partenza da Washington.

Il volo è al mattino presto. Preferiamo quindi passare la notte in un albergo vicino all’aeroporto che offre anche il servizio di navetta e parcheggio sotterraneo che, per la cronaca, ci costerà meno di 60 euro per due settimane. Struttura promossa ma con riserva: agli autisti delle navette dovrebbero insegnare il codice della strada e fare un ripasso di buone maniere. www.airporthotelbologna.it

Siamo pronti a imbarcare. L’aeroporto di Bologna è veramente accogliente. Bravi.

30774692576_cf4f866f53_o010 partenza da Bologna by Aldo Messina, su Flickr

30723189601_42024e7088_oBLQ-LHR by Aldo Messina, su Flickr

Macchina: G-EUOC

Volo piacevole e senza scossoni. Ci aspetta una lunga attesa a Heathrow, ma il tempo passa veloce e uno spuntino da Pret-a-manger, quello “nascosto” e meno frequentato, comprime il tempo. E’ la prima volta che parto per un lungo raggio da LHR, e quindi ho la prima occasione di visitare i satelliti del T5. E’ anche la prima volta che viaggerò su un Dreamliner. Eccolo.

30510112570_17bedc238a_o020 787 a Heathrow by Aldo Messina, su Flickr

30694176962_d4352df34d_o030 787 a Heathrow primo piano by Aldo Messina, su Flickr

Molti hanno decantato la bellezza di quest’aeromobile, ma io alla fine l’ho trovato molto Liner e poco Dream, nel senso che a parte qualche particolare (finestrini oscurabili, illuminazione moderna, IFE molto veloce e completo), non ho notato per il passeggero valore aggiunto. Anzi, l’ho trovato molto rumoroso e con sedili davvero angusti per la presenza dell’apparato dell’IFE di dimensioni davvero eccessive. Volo comunque piacevole e rilassante, nonostante le quasi dieci ore.

30811370565_ee8217f438_oLHR-IAH by Aldo Messina, su Flickr

Macchina: G-ZBKM

Decollo: tutte le foto scattate in cabina sono fatte con una compatta.

30722736871_88e5a38024_o031 LHR Takeoff by Aldo Messina, su Flickr

Come suddetto, una delle cose più gradevoli del Dreamliner sono i finestrini oscurabili. Con un oscuramento del 25% il vetro si trasforma in un filtro blu, e le foto che escono sono davvero strane e surreali.

30694162672_2da33421d2_o032 En route by Aldo Messina, su Flickr

30810989345_4ecebd445f_o033 En route by Aldo Messina, su Flickr

A Houston avremo giusto il tempo per riposare e intraprendere il lungo trasferimento verso New Orleans. Purtroppo la città della Louisiana non è collegata direttamente con l’Europa, per cui è necessario un volo interno o l’arrivo in un aeroporto “vicino”. Abbiamo scelto la seconda opzione. Houston si rivelerà un aeroporto poco organizzato come Immigrazione e, nonostante fossimo il solo volo internazionale in arrivo a quell’ora, l’espletamento delle procedure di frontiera e dogana sono durate più di un’ora e mezza.

La strada tra Houston e New Orleans ha degli scorci spettacolari, soprattutto nel tratto tra Lafayette e Baton Rouge, quando la strada scorre sopraelevata sulle paludi, e in prossimità del Pontchartrain, con la maestosità del lago che lo fa sembrare un mare.

La prima giornata a New Orleans, una città stuzzicante e variopinta, si svolge alla ricerca di quello che la rende così unica, e cioè musica, cibo e gente.

Jackson Square e la St.Louis Cathedral

30175964293_f9aab25091_o040 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

Passaggio a livello del tram, uno dei simboli di “NOLA” (New Orleans Louisiana)

30179315394_dbdcac97c8_o050 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

30175949363_9f208a59b3_o060 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

Divertiamoci un po’

30175936833_bfed77a3ef_o070 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

30694123882_cc17f66a03_o080 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

30694094462_667a123d28_o100 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

French Market

30722681661_d0a1c8c684_o090 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

La voglia di sentire musica dal vivo ha il sopravvento, e ci fiondiamo nel “The Funky Pirate Blues Club, dove assistiamo ad una prestazione del gruppo “Mark and the Pentones” davvero con in controcaxxi….

30510022770_6476f551b2_o110 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

…per poi immergerci nella follia di Bourbon Street…. Non so contare i film e i libri ambientati in questa incredibile strada. Ora ci sono, finalmente!

30810890725_8f11cf7eaf_o120 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

La sera avanza e, come promessoci, abbiamo la nostra prima esperienza con la cucina cajun. Una cucina che lascia il segno, diversa dai nostri standard ma buonissima. Il giorno seguente ci aspetta il classico giro in battello sul Mississippi.

30179238054_26556f3c2b_o130 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

30722577481_c55d1e3a7e_o140 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

30722561511_5702fea2f4_o160 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

Il tragitto prevede una sosta nel luogo in cui ebbe svolgimento “La Battaglia di New Orleans”, una degli eventi più importanti della guerra del 1812 tra i neonati Stati Uniti e l’Inghilterra.

30810834265_f8f7e9a9d8_o170 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

Il coinvolgente racconto della nostra guida narra di un miracolo compiuto dal Generale Jackson.

30810816585_77122a92a1_o180 New Orleans by Aldo Messina, su Flickr

Le forze in campo furono infatti queste: USA 4.732, Inghilterra 14.450. Risultato finale: USA 13 decessi, Inghilterra 285, USA 30 feriti, Inghilterra 1.265. 19 dispersi per gli USA e 484 prigionieri per l’Inghilterra. Totali: 62 perdite per gli USA, 2.034 per l’Inghilterra. Ho l’impressione che questa battaglia non sia molto popolare sui libri di storia di Sua Maestà.

Sera con seconda esperienza “cajun”. Domattina si parte presto.

Ho sempre pensato al Sud come una distesa di praterie e di pascoli. Quello che stupisce è invece l’estensione delle foreste.

30722257011_3ea04b3e63_o190 verso Meridian by Aldo Messina, su Flickr

Pernottiamo a Meridian, nel Mississippi, una città che sicuramente ha avuto un passato glorioso ma che ora, complice il declino del trasporto ferroviario a scapito di quello stradale, non gode di buona salute. Conserva però due gioielli: il Riley Center, teatro dove fanno tappa tutti i più grandi del country, e il Weidmann’s Restaurant, fondato nel 1870, dove abbiamo avuto la fortuna di cenare (incredibile l’atmosfera che si respirava) a un prezzo più che abbordabile.

Il giorno seguente ci aspetta il trasferimento a Columbus, in Georgia, sede della base di addestramento dell’esercito di Forte Benning e, soprattutto, dello spettacolare National Infantry Museum.

30175811193_0d42a8d00d_o200 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30693968522_d6a30591b4_o210 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30175790363_00f5aefcc3_o220 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30509889710_31ef995aaa_o230 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30509869350_925c122691_o240 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30722470871_496b99f849_o250 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30722458761_34f942c555_o260 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

30810709975_3517800905_o270 Museo Fanteria by Aldo Messina, su Flickr

Ma eccoci arrivati alla resa dei conti. Dopo Columbus la nostra prossima tappa è sulla costa della Georgia, a Savannah. Le immagini che vediamo sui notiziari non sono incoraggianti. Provo a contattare l’albergo a Savannah ma non rispondono né a mail né al telefono. La città è ancora evacuata e c’è il coprifuoco. Siamo quindi costretti a cambiare itinerario e mantenerci all’interno. Salteranno altre due tappe e ritroveremo l’Oceano solo in Virginia.

La prima notte “deviata” la passiamo a Columbia, la Capitale del South Carolina, una città che si rivela più che interessante.

30693832032_6841f4621f_o280 Columbus by Aldo Messina, su Flickr

30722419641_7a245d1954_o290 Columbus by Aldo Messina, su Flickr

La successiva tappa, Raleigh, viene raggiunta con molta fatica. La I-95, la principale arteria della costa Est, è interrotta in più punti e per molte miglia a causa degli allagamenti. Siamo costretti a tortuose deviazioni e raggiungiamo la capitale della Carolina del Nord nel tardo pomeriggio. Esausti non ci resta che andare a mangiare poi a riposare.

La vacanza torna ad essere tale il giorno successivo, quando raggiungiamo la bella e organizzata città di Virginia Beach, dove abbiamo la possibilità di coccolarci con lunghe passeggiate, buon cibo e il caldo sole della “Indian Summer”.

30693804182_d019c68b42_o300 Virginia Beach by Aldo Messina, su Flickr

30722396861_9612b98549_o310 Virginia Beach by Aldo Messina, su Flickr

30693778352_b627b4b036_o320 Virginia Beach by Aldo Messina, su Flickr

30693771132_db1cfa390e_o330 Virginia Beach by Aldo Messina, su Flickr

La giornata al mare ci carica a mille per la successiva tappa, che prevede la visita al Wright Brothers National Memorial, della quale vi ho già ampiamente raccontato qui: https://piti.forumfree.it/?t=73202939

Lunedi 17 ottobre ci attende il trasferimento verso Ocean City, ma prima passiamo mezza giornata a Norfolk dove incontro un caro amico che insegna da una decina d’anni alla Hampton University. Ci racconta delle cose e degli eventi che ci fanno pensare alla nostra povera Italia come a un Paese senza futuro. E forse lo è davvero.

Era prevista una visita alla Corazzata Wisconsin, ma al lunedì non si passa. Facciamo una foto.

30774331066_7008b91768_o340 Norfolk by Aldo Messina, su Flickr

Arriviamo a Ocean City a tarda ora e quello che rimane di quella lunga strada è lo spettacolare attraversamento della Chesapeake Bay con una serie di ponti e tunnel.

La vacanza si avvicina al termine. Mancano due tappe. La prima è Philadelphia.

30774328586_ca113d57fc_o350 Philadelphia by Aldo Messina, su Flickr

30179007954_2319433e0d_o360 Philadelphia by Aldo Messina, su Flickr

30509721990_5d9d493650_o370 Philadelphia by Aldo Messina, su Flickr

ADRIANAAAAAAAAAA!
30509694040_0a5e1e00d0_o380 Philadelphia by Aldo Messina, su Flickr

30175550393_7f9077ac9c_o390 Philadelphia by Aldo Messina, su Flickr

Liberty Bell.
30175539393_fc80896753_o400 Philadelphia by Aldo Messina, su Flickr

E Washington

30722287281_f036e18dc6_o410 Washington by Aldo Messina, su Flickr

30509653870_54425918f0_o420 Washington by Aldo Messina, su Flickr

Prima di raggiungere l’Aeroporto Dulles ci fermiamo allo Steven F. Udvar-Hazy Center, seconda sede del National Air and Space Museum di Washington, che sarà oggetto di un prossimo thread. E’ ora di tornare a casa, ci aspetta il bombolone.

30175509403_6fb4dc25df_o430 380 British Airways by Aldo Messina, su Flickr

Si parte all’imbrunire.

30509642490_7332c438e9_o431 On board 380 by Aldo Messina, su Flickr

30811379735_2b6d7a1760_oIAD-LHR by Aldo Messina, su Flickr

Macchina: G-XLEH

Mangiamo da schifo, nonostante la discreta esperienza fatta in tanti voli British. Sto imparando a mangiare il meno possibile in aereo. La salute e la panza ringraziano.

La coincidenza a Heathrow è bruciante, e abbiamo solo il tempo per guardarci un attimo in giro. In pochi minuti siamo di nuovo in pista.

30723184651_94c2d532f8_oLHR-BLQ by Aldo Messina, su Flickr

Macchina: G-EUOC

Volo piacevole, in poco più di cento minuti siamo a Bologna. E a ora di pranzo siamo a Verona. Una volta stravaccati sul divano la domanda sorge spontanea: “Angela, ma ti rendi conto di dove eravamo poche ora fa?”. La risposta è un sospiro, all’unisono.

Alla prossima.
 
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view post Posted on 6/11/2016, 16:28
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I tuoi racconti di viaggio sono sempre una mini guida turistica, scritta con passione da chi è partito informato e preparato, al contrario del sottoscritto.
E' difficile generalmente trovare le parole giuste per commentare i post dei tuoi viaggi......bisogna prima metabolizzare.
Di sicuro è un'esperienza, non solo per chi scrive ma soprattutto per chi legge.
Grazie Aldo, anche questa volta hai saputo trasportarmi all'interno di un racconto bellissimo, contornato di immagini straordinarie. Non so che altro dire....


Confermo la follia degli autisti dell'airporthotelbologna. Hanno buoni prezzi, ma guidano come pazzi !!
 
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view post Posted on 6/11/2016, 23:01
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sierraninezero

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beh.... sarà anche stato meno dettagliato del solito, ma a me è piaciuto da matti come al solito... certo che non vi risparmiate... io non ce la farei a fare tutti quei km in così poco tempo...
 
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LIDT
view post Posted on 7/11/2016, 19:48




Bravo. Sei un grande viaggiatore ed io ti ammiro molto.
 
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view post Posted on 7/11/2016, 20:46
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Bello, bello e ancora bello, un po' di sana invidia per quella collezione di stati visitati, come spesso dico alla fine dei tuoi TR, non so quando e se mai potrò, ma intanto mi godo i tuoi racconti di viaggio.

Grazie.
 
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view post Posted on 11/11/2016, 15:27
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I tuoi TR non sono mai banali e scontati, regalano foto e racconti difficili da trovare su altri "lidi".
Foto clamorose, aeronautiche o OT.
Molto bravo.
Fabrizio
 
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tuttologist
view post Posted on 26/2/2017, 15:08




Racconto e foto sono a dir poco da rimanere a bocca aperta
Bellissime le foto in bianco e nero
I tuoi report sono sempre un qualcosa da vedere e rivedere. Davvero complimenti
 
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6 replies since 6/11/2016, 15:51   261 views
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