Il tempo.
Anzi, le previsioni del tempo.
Scienza che, nel 2017, grazie ai satelliti, modelli matematici e più tradizionali palloni sondai dovrebbe consentire previsioni azzeccate al minuto secondo, mi lascia frequentemente perplesso.
Faccio una divagazione sui palloni sonda, visti lanciare di recente nel filmato di un amico durante la sua visita al 37° Stormo di Trapani-Birgi e, per di più con condizioni meteo eccellenti, anzi eccelse (cit.) tanto da domandarsi perché è stato lanciato
.
I palloni sonda, ottima copertura per dare del rimbambito a quell’appassionato che, appostato intorno a basi aeree più o meno segrete, vede oggetti dalle forme strane e grida “all’Ufo all’Ufo”.
Le autorità di solito o ignorano l’accaduto oppure dicono che è stato lanciato un pallone sonda.
“Ma era giorno!” qualcuno obietta: allora vuol dire che eri cieco per non riconoscere un pallone sonda.
Vieni talmente circuito che ti poni delle domande, tanto da andare dal tuo medico e richiedere 7 o 8 impegnative per visite oculistiche, cataratta, esami del sangue ed anche delle urine non si sa mai.
Ma torniamo al meteo.
Ricevo un invito per veneti 19 maggio da un caro amico toscano per entrare nell’aeroporto militare di Pisa sede della 46a Aerobrigata in occasione dell’arrivo delle aliquote militari destinate a partecipare alla manifestazione aerea di Pisa di domenica 21 maggio.
Caspita, è una vita che non entro in una base italiana, non conosco nessuno e non sono un ex-militare.
Controllo così le previsioni del tempo e, appurato che i velivoli del Reparto Sperimentale di Volo e la Pattuglia Acrobatica Nazionale sarebbero arrivati alla mattina, prendo atto che viene prevista burrasca e temporali dal pomeriggio.
Sono fortunato mi dico, ma sarà così? Qualche dubbio è lecito porselo visti i miei precedenti reportages impattati da condizioni meteo prim’ancora che fotografiche non certo…. favorevoli.
Per sicurezza aggiungo alla borsa la mantellina ed il giubbino anti-vento anche se troverò 25 gradi.
Non si sa mai.
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Gianluca Conversi, su Flickr
Arrivato a Pisa, espletate le formalità di ritiro dei pass, veniamo accolti dall’addetto alle pubbliche relazioni dell’Aeronautica Militare, persona gentilissima e disponibile che mi conferma l’arrivo degli assetti aerei tra le 11 e le 12,30.
Massimo 21.20 (cit. per chi ci conosce sa!)
.
Alzo gli occhi e guardo il cielo (cit.), ampi nuvoloni iniziano a formarsi lato mare, mentre il sole a sprazzi scalda gradevolmente.
Non durerà a lungo, il vento in quota porta le primi nubi a coprirlo ad intermittenza e la luce, complici le colline verdeggianti assume una tonalità tendente al verde.
Cominciamo bene… stai a vedere che la pioggia annunciata dopo le 14 (massimo 21.20
) arriva in anticipo?
Neanche il tempo di metabolizzare il ragionamento, che le prime gocce di burrasca sferzano i piazzali.
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Intanto, proprio di fronte al terminal della 46a dotato di 3 gates (anche i paracadutisti devono eseguire il check-in ed uscire dai gates prima di recarsi agli aerei), neanche due passi dal parcheggio a noi destinato, sono parcheggiati un bellissimo Leonardo Velivoli C-27J Spartan ed un Lockheed Martin C-130J-30 Super Hercules, la versione stretched lunga 5 metri in più dell’immortale quadrimotore americano.
Piloti e loadmaster anch’essi gentilissimi e disponibilissimi, ci fanno salire e muovere a piacimento su entrambi gli aeroplani rispondendo alle varie domande poste loro.
Vedrete più avanti C-27J e C-130J dentro, fuori, sopra sotto; per ora solo un succulento antipasto, stay tuned.
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L’area destinata a noi, un cerchio contrassegnato da transenne gialle proprio di fronte al Gate A, è di fronte al raccordo d’uscita dalle piste: da lì transiteranno gli aerei per raggiungere il piazzale a loro destinato.
Purtroppo però, l’edificio copre 3/4 della pista e non vediamo atterrare nulla né veniamo notificati dell’arrivo dei vari assetti.
Il calore del tarmac e delle due piste si fa indubbiamente sentire negli scatti lontani, la 04R-22L è dalla parte opposta.
Il primo ad arrivare è il Tornado special colour del RSV, atterrato come un jet civile per 04R senza il consueto passaggio sull’asse pista e l’apertura a sinistra per riguadagnare il sentiero di discesa.
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Intanto… il meteo.
Cielo grigio, tonalità verdastra della luce, con il sole o quel che ne restava, esattamente di fronte alla nostra postazione.
E vai.
Ho troppe foto da gestire, ci sono anche quelle della 1000 Miglia per cui la post-produzione, notoriamente non sono un esperto di essa, è assai frettolosa.
Mentre il Tornado si sposta nella 04L utilizzata come taxi, arriva il roboante e sordo rumore dei 2 Eurojet di cui è dotato: alziamo gli occhi per assistere alla virata potente dell’Eurofighter Typhoon, purtroppo arretrata rispetto alla nostra postazione per portare a casa qualche scatto decente in volo.
Decisamente il piazzale troppo a monte della pista non ha aiutato.
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Poco dopo, anche il C-27J della Sperimentale arriva alla nostra vista già sulla 04L: evidentemente ha eseguito un atterraggio corto, molto corto.
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E così, mentre i 3 aerei rullano e vengono accompagnati ai loro piazzali, nessuno si accorge dell’arrivo della Pattuglia se non quando il primo aereo apre, seguito dagli altri MB-339, per portarsi all’atterraggio.
Niente, neanche un passaggio o un giro intorno alla pista: forse il fatto che lo scalo è anche civile, seppur con traffico non certo quantitativamente significativo, ha imposto delle limitazioni.
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Atterrata la Pattuglia, i conti non tornano: mancano 2 MB-339 che arriveranno una mezz’ora dopo mentre per via del vento viene cambiata la pista ed ora i jets civili scendono dalla 22L.
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Nel frattempo, piloti e specialisti si mischiano ai presenti per le foto di rito, chiacchierate, saluti ed il Comandante Caffelli inizia le consuete interviste rituali.
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Riesco a porre una domanda al Comandante mentre mi faccio fotografare insieme a lui, così gli chiedo del nuovo M-345 HET e se si è già iniziato a studiare come adattare il programma a piccolo trainer jet.
La risposta del Magg. Caffelli è stata: “Intanto non è ancora stato confermato”
.
Agli aficionados del MB-339PAN non può che suonare gradita, considerati i tempi di produzione, messa a punto e completamento del passaggio-macchina, oltre al significato che la risposta ha in sé, vedremo ancora i venerandi addestratori di Aermacchi per un po’ di tempo.
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Lentamente, parenti, amici, giornalisti e fotografi accreditati dalla 46a Aerobrigata lasciano la zona.
Ma per me non è finita.
Due finanzieri ci aspettano.
Ma non per notificarci una temuta ispezione ai nostri conti bancari, ma per accompagnarci nella loro piccola zona dell’aeroporto militare dove ha sede la Squadra Aerea di Manovra di Pisa della Guardia di Finanza equipaggiata di AB-412 e NH500.
Anche i finanzieri saranno protagonisti dell’esibizione sul litorale toscano con una dimostrazione di un ingaggio ed intercettazione di un natante carico di droga, azione operativa svolta dal reparto elicotteristico e dalle motovedette del Corpo.
Seguirà più avanti un post dedicato alla Guardia di Finanza.
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Il meteo, dicevamo....
Previsioni corrette, ma sbagliate dal punto di vista temporale.
Quando venni ad abitare in Lombardia, amavo ascoltare il Giornale Radio della Lombardia, il Gazzettino Padano di Radio 1.
Viaggiando, preferisco le notizie alla musica. Si ha sempre qualcosa da imparare.
Infatti, mi ero reso conto che cambiavo stazione radio solo per ascoltare il meteo di un professore, poi divenuto Commendatore ed anche insignito di una medaglia d’oro al valore non-so-di-cosa.
Salvatore Furia era un meteorologo, ma anche poeta.
ll meteo raccontato da lui era interessante e divertente, mai banale, condito da considerazioni colte e da molta saggezza, ricco di aneddoti curiosi e di ricordi.
Immancabilmente concludeva le previsioni con i quotidiani "Pensieri positivi, nonostante tutto”.
Direttore del Centro Meteorologico Prealpino di Varese, azzeccava le previsioni come pochi.
Altro che il Colonnello Bernacca della mia giovinezza.
Le sue previsioni, prima della frase conclusiva di cui vi ho già parlato, si chiudevano con proverbi, detti e tradizioni: i proverbi della saggezza, che ricordavano come il tempo atteso era quello previsto dai nostri padri osservando uno specifico evento.
Lo ascoltavano perfino i politici, il che è tutto dire.
Per dovere di cronaca, è scomparso nel 2010.
Ma ci prendeva…. eccome.
Ed allora, chiudo questo post da Pisa incentrato sul meteo, affermando ”Pensieri positivi, nonostante tutto”.
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Edited by GIORGIO CASTELLI - 29/11/2017, 12:37