Il mare e le portaerei racchiudono certamente l’essenza dello Spotting: condensato di scenari mozzafiato, tramonto ed alba sull’infinita distesa azzurra. Diciamo la verità: quando ci troviamo, come al Breitling Air Show di Sion o nei nostri “Air Show” (virgolettato voluto) allestiti di fronte alle spiagge, viviamo il controluce come un fastidio, come un sassolino dentro ad una scarpa. Anzi a tutte e due… e ne siamo infastiditi, preoccupati sul come gestire i settaggi delle nostre reflex, di come la post-produzione lavorerà il file grezzo.
Quelli sul mare con aerei e uomini operanti in spazi ristretti, le catapulte sbuffanti che spingono gli aerei al decollo, dove i cavi srotolati ne arrestano la corsa d’atterraggio, generano altre ed alte aspettative: quasi li andremmo a cercare. Se solo avessimo una chance di imbarcarci.
Altrettanto si può dire del rifornimento in volo, “preda ambita” per molti, occasione per pochi.
Come vedemmo affascinati le auto di Formula 1 circondate da uomini mascherati, alieni intorno ad un’astronave, cambiare le gomme in meno di 3 secondi e rifornire di decine di litri la macchina in attesa a motore acceso, le missioni delle aerocisterne sono un po’ più misteriose ma non per questo meno affascinanti. Vediamo qualche filmato, immagini sulle riviste o sui numerosi siti internet, documentari di propaganda, il passaggio in formazione di un aereo rifornitore durante un’Air Show che simula il rifornimento, ma una manciata di persone possono realmente raccontare di esser stati a bordo di un tanker durante una missione operativa.
Tra questi, il PSC ha avuto di recente l’opportunità di partecipare ad una missione operativa a bordo di un KC-767 dell’Aeronautica Militare (raccontata in memorabili post sul Forum). Ma il nostro amico Sandro che avete già “conosciuto” in due thread particolarissimi e che vi invito a rivedere o a visionare per la prima volta se non lo avete ancora fatto (li trovate qui: IL MARE, LA PORTAEREI E L’AEREO https://piti.forumfree.it/?t=74907235 e IL COLLAUDATORE E I THE SLIVERS https://piti.forumfree.it/?t=74911311 ), è stato a bordo in più di una circostanza: KC-135 dell’USAF e dell’Armée de L’Air, Victor della RAF).
Detto questo, mi preme ora introdurre le foto e la sorpresa finale. Soprattutto in Occidente si sviluppò negli anni il concetto operativo di rifornimento in volo e solo più tardi in altre aviazioni che hanno ambizioni globali.
Il tanker è un assetto pregiato, un moltiplicatore di forze e senza di esso i piccoli aerei da combattimento e gli altri assetti operativi inclusi gli elicotteri adeguatamente allestiti non potrebbero spingersi troppo lontano dalla propria base, oppure sarebbero costretti a ridurre il tempo di permanenza sull’area operativa. E’ talmente sensibile la materia, che si stanno studiando aero-rifornitori a bassa osservabilità perché se non si vuole contrastare gli aerei di 5a generazione, li si può “azzoppare” colpendo da lontano i più indifesi picchetti radar o i “benzinai” del cielo.
Anche aerei ben più grandi sfruttano questa preziosa risorsa; dai grandi bombardieri strategici come il B-1 agli aerei da trasporto tra i quali i “piccoli” C-295, come l’esemplare della Finnish Air Force qui illustrato, ed il nostro splendido C-27J Spartan, entrambi dotati di sistema a cestello:
L’aero-rifornitore non è un velivolo come gli altri: è un distributore volante che deve trasferire in volo centinaia di litri di cherosene in condizioni ogni-tempo e lo fa in due modi: con la sonda ad asta rigida, oppure con un tubo flessibile dotato di cestello ad imbuto terminale. L’aereo ricevente deve ovviamente essere attrezzato con i relativi ricettacoli, contrastare l’enorme turbolenza generata dal rifornitore, avvicinarsi a pochi metri, “centrare il buco” se mi è concessa un’espressione colorita che però rende bene l’idea delle difficoltà di questa particolarissima operazione.
E’ principalmente l’USAF, tra le forze aeree occidentali, a servirsi del rifornimento ad asta rigida (boomer), mentre US Navy, Marines e le altre si servono del più diffuso “probe and dogue” a tubo flessibile.
Vediamo ora qualche immagine a terra di queste macchine eccezionali mentre in chiusura troverete un video di 8 minuti da bordo di un KC-135 dell’USAF impegnato sui cieli del Mar Adriatico durante le operazioni sull’ex-Jugoslavia. Deny Flight. Questo era il nome in codice dato alle operazioni di interdizione dello spazio aereo dell'allora ex.Jugoslavia. E gli aerei riforniti erano dotati di armamento “live”…
Sandro ha potuto riprendere da una panca disposta ai lati della postazione dell’operatore responsabile del rifornimento, postazione privilegiata che ci consente a distanza di anni di gustare immagini mozzafiato e farci così conoscere un aspetto della missione da una posizione che definire privilegiata è dire poco.
Tutto questo preambolo e le fotografie che avete spero gustato, lo avrete oramai capito, sono in realtà una scusa per introdurre il video e prepararci… adeguatamente alle superbe riprese, direi uniche per noi “aviation enthusiasts”, portate a casa da Sandro.
Video preziosissimo, impressionante vedere le munizioni prive della classica banda blu che indica che sono inerti... Grazie per la condivisione. Fabrizio