Fuerteventura e Lanzarote.
Fuerteventura è la seconda isola dell'arcipelago delle Canarie, meno di 100'000 abitanti, brulla, vulcanica, la lava è ovunque, tranne sulla costa e una strozzatura poco a sud, ma dal fascino particolare dove la vita di mare, per un turista, scorre placida e tranquilla.
Se si cerca la movida, è da preferirsi Tenerife.
La gialla spiaggia di Cofete attira per le lunghe onde con le montagne di origine vulcanica alle spalle, è una meta succulenta anche se non ci sono aerei.
La spiaggia è distante una ventina di km ma... 50 minuti di guida. Da Google Maps si capisce che si deve scollinare attraverso antichi campi di lava e una vetta di 807 metri, probabilmente un antica caldera a testimonianza di antiche eruzioni. Infatti, l'attività vulcanica di Fuerteventura è terminata 4'000 anni fa, la morfologia è stata poi modellata dall'erosione portata dal vento e dalla sabbia che ne hanno modellato la conformazione.
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La Caleta de Fusta permette invece un discreto spotting point in una spiaggia riparata dal vento e ricca di amenities attorno senza doversi recare in aeroporto dove è possibile fotografare con facilità dalla Playa Barranco de la Muley, spotting point favoloso (ma che non ho potuto sperimentare avendo avuto albergo a Morro Jable, nel sud dell’isola).
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Lanzarote invece è più ospitale, nonostante sia a sua volta costellata di vulcani e i lava flow ne coprono una buona parte della superficie; le eruzioni vulcaniche violente sono terminate poco più un centinaio di anni fa e hanno seminato non solo rocce e lapilli ma soprattutto cenere e polveri che hanno favorito il diffondersi del nero terreno fertile.
La presenza di acqua ne fa un’isola, sebbene significativamente più piccola di Furteventura, densamente abitata.
Ha poche spiagge di sabbia, la costa è frastagliata e rocciosa ma offre spunti davvero incredibili.
Consigliamo una visita allo stupendo parco delle Montañas del Fuego, nel Parque Nacional del Timanfaya e alla CUEVA de Las Verdes, dove si entra nelle viscere del vicino vulcano attraverso un incredibile percorso nei canali di lava creati dalle diverse eruzioni.
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Per quanto ci riguarda, fotografare aerei a Lanzarote è possibile e con comodità, ma lo vedremo.
Il nostro viaggio inizia immancabilmente da Bergamo, il 4 luglio; ci attende un volo Ryanair per Fuerteventura.
Arriviamo in anticipo, dovendo imbarcare bagaglio da stiva e passare il controllo di sicurezza in orario di punta.
Stranamente non abbiamo riscontrato troppe difficoltà così abbiamo tempo per uno spuntino pre-volo e gironzolare per il terminal e scattare un po’ di fotografie in attesa delle 13:50.
Il corredo è quello smart, leggero, da trasferta con D500 e il barilotto Nikon 18-200VR DX, leggero, compatto ma come sanno i nikonisti, paga in nitidezza e profondità.
Abbineremo immagini in jpeg l’iPhone 14 Pro.
Partiamo dalle vetrate di Bergamo:
9H-QDB:
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9H-VUT:
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9H-QBV:
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9H-QAM:
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Lontanissimo, croppatissimo, frittissimo di calore, Piaggio P-180 I-ENAV:
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9H-QAI e N24FJ Falcon 900 dall’altra parte della pista:
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EI-DCZ:
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9H-VUP:
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EI-EBK:
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Finalmente qualcosa di diverso dal monomarca Boeing e del giallo-blu…
SU-AAF di Air Arabia:
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Mentre con il bus veniamo accompagnati verso uno spot ad est della pista, ai confini della zona cargo, scattiamo al volissimo dalle vetrate (sporche) del bus per riprendere l’Airbus A321 di Anadolujet:
YL-LDS:
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Riusciamo a riprenderlo prima di salire a bordo del nostro aereo:
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Ed eccoci pronti a imbarcarci sul fiammante bianco-rosso Air Malta MAX 8 9H-VUF:
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(iPhone Photo)
Quache closappino ci scappa…
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Mentre il back-track ci muove, scattiamo dal finestrino 11F questo baldo vecchietto che è passato di mano almeno 7/8 volte..
ZA-ALB:
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Rimanere 4 ore e 10 in volo più imbarco e taxi senza alcuna distrazione a bordo di un MAX 8 Ryanair, come mi aveva anticipato l’ottimo Mauro via Whatsapp, è stato davvero scomodo nonostante i sedili slim.
Lo spazio per le ginocchia era davvero ridottissimo e non c’era nemmeno il tavolino reclinabile, per non parlare del sedile.
C’è molto più spazio sui 737-800 (oltre al tavolino) che prenderemo poi al ritorno.
L’atterraggio a Fuerteventura avviene dal mare per pista 01 mentre il posto 11F, una volta atterrati garantisce una vista dell’aerostazione durante la taxi.
Non era un’orario con molti movimenti, però si notava la presenza importante di Condor, a partire dal nostro amato 757 fotografato durante un rullaggio… sprint del nostro MAX 8.
D-ABOG:
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D-ABOG, D-ABOK e HB-JLR Edelweiss:
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E poi, chiccazza per noi, D-AIAS a strisce verticali:
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Scesi dall’aereo attraverso un finger dotato di aria condizionata, catturiamo attraverso due vetrate due la partenza della zebra:
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Ecco gli scatti dalla Caleta de Fusta dove ci siamo recati in uno dei pomeriggi esplorativi dell’isola; ovviamente sono stati scattati da distante e croppati “a manetta”, il calore ha fatto il resto; pubblico solo per documentare il traffico che scendeva con buona frequenza.
D-ATUO, Tui:
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9H-FHA Freebird:
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D-AMAX, Tui:
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D-AMAB, Tui:
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G-UZHS, easyJET:
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EC-KRY, frullatore locale di Canary Fly:
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Per gli ultimi 4 giorni avevamo pianificato di spostarci a Lanzarote con traghetto, prenotato con lineaFred Olsen, auto e due persone 75 euro.
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Il mega Resort che avevamo prenotato a prezzi davvero convenienti aveva un vantaggio: si trovava a 15 minuti dall’aeroporto.
Vi ho trascorso un paio di sessioni sotto un sole allo zenit e caldo imperiale, una mezz’oretta la prima volta e un’ora circa il secondo giorno, ma proficue.
Il vento, che alle Canarie è un fattore presente ovunque, era davvero fortissimo in quei giorni, fastidioso per rimanere in equilibrio e scavalcare la doppia (e alta) rete perimetrale.
Non ho girato tanto, la lunga passeggiata ciclabile e pedonale di 26km. che parte poco a sud dell’aeroporto e termina a nord del nostro resort a Costa Teguise era troppo sotto il sentiero di discesa, poi avendo a disposizione poco tempo, sono rimasto sulla piccola collinetta che vedrete.
La spiaggia sotto il sentiero di discesa avrebbe permesso anche un comodo svernare al sole con i doverosi bagni rinfrescanti. A Lanzarote, tranne in pochissimi punti, occorrono scarpette da mare per il fondo roccioso.
Atterraggi e decolli avvengono tutti per 31 e… iniziamo con l’onnipresente Ryanair:
9H-VVH Ryanair:
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EC-NMF, Binter Canarias attraverso la rete:
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EC-NQR, Binter Canarias:
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F-GZHS, Transavia:
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G-UZHZ, easyJET:
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EC-QAS, Iberia Express:
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OY-VKD, Sunclass:
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EC-MYT, Binter Canarias:
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EC-MBF, Vueling:
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Ecco la mia postazione… spotting point “Pietre”, salendo su quell’ammasso di pietra lavica, seppur con equilibrio precario complice il vento, sono riuscito a evitare la rete con le fotografie:
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E poi, graditissima chicca quanto inaspettata, un C295M dell’Ejercito del Aire (35-07 - T.21-07); a Lanzarote vi è un distaccamento dell’aviazione, servito regolarmente dai piccoli cargo spagnoli.
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Oltre ad avere il sole allo zenith, il calore e il vento che porta sabbia rovinano le fotografie.
EC-NJK, Binter Canarias:
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EC-MSM, Canary Fly:
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Ed ecco la visual dalla spiaggia e il sentiero di discesa, con EC-KRY di Canary Fly (già fotografato a Fuerte) in arrivo:
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EC-NGG, Binter Canarias:
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EC-NSF, Binter Canarias:
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Press il “Luis Manrique” vi è anche un piccolissimo museo aeronautico, non visitato:
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Ecco invece la vista dell’aeroporto dalla superstrada che porta ad Arrecife e poi a Costa Teguise:
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Ormai il tempo a disposizione era agli sgoccioli, ma ho provato il primo spotting point dalla parte opposta dell’aeroporto, quasi a fine pista, per riprendere almeno un decollo e tralasciando gli altri possibili spotting points (è zona abitata e soggetta a lavori in corso):
EC-KRY:
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E infine arriva il sabato 15 luglio, giorno di scioperi del personale di terra in Italia e anche del personale nazionale di Malta Air.
Il nostro aereo, volo FR4000 delle 14:50 locali proveniva da Madrid e non abbiamo avuto problemi, salvo rimanere in pista fermi un’ora per il traffico aereo e lo slot mancante a Bergamo al termine dello sciopero.
La visuale delle piste attraverso i non troppo numerosi vetri dell’aerostazione, perlomeno quelli avvicinabili, era tutto sommato accettabile, salvo i vetri sporchi e carichi di salsedine e il calore imperiale che saliva dalle piste e dalle fusoliere roventi.
Però non ci sono mancate le piacevoli sorprese.
EI-HES, Ryanair:
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EI-HEZ, Ryanair co OH-SWH Smartwings in atterraggio:
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E poi l’A320 retro livery di Air Lingus!
EI-DVM:
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EC-LVR, Air Europa:
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EC-LUN Vueling:
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SP-RSR:
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OK-SWH:
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Dall’aereo gli ultimi scatti ai frullatori:
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Finalmente partiamo…
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L’ultimo scatto non può che essere dedicato al nostro aereo, EI-EBW:
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Grazie a tutti.