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Notizie di stampa sul Catullo - anno 2013/2014, Rassegna stampa

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ardu63
view post Posted on 6/7/2013, 19:57 by: ardu63
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L'Arena del 6 luglio 2013

Il Catullo cerca 50 milioni
e un socio privato


AEROPORTO. L'assemblea dei soci ha approvato il bilancio con perdita di 11,6 milioni e rinviato al 31 dicembre la decisione sull'azione di responsabilità civile per il passato. La società pronta a cedere il 49%, mandato esplorativo al presidente I possibili partner: Marchi, Orio al Serio, Gamberale e fondi stranieri

L'aeroporto Catullo sarebbe ormai risanato nei punti più critici dopo un 2012 terribile e ora è pronto per il rilancio per cui servono 50 milioni da investire nei prossimi tre anni. Uno sforzo che i soci attuali, in prevalenza pubblici, non possono sostenere, quindi è necessario trovare al più presto uno o più partner industriali. Che potranno essere operatori finanziari o gestori aeroportuali che condividano però il nuovo piano industriale: secondo il presidente Paolo Arena che ha avuto il mandato dall'assemblea di soci di esplorare la situazione e riferire entro l'anno, ci sono tre soggetti italiani interessati (Marchi-Save, Gamberale-F2i e Orio al Serio) e uno straniero che può essere un fondo internazionale o un gestore aeroportuale europeo. È questo uno dei principali risultati dell'assemblea dei soci della Catullo spa che si è riunita ieri per un ordine del giorno molto pesante, che prevedeva l'approvazione del bilancio ma anche alcuni risvolti giudiziari. È stata infatti rinviata dai soci la decisione di procedere con l'azione di responsabilità civile nei confronti della precedente gestione, anche perché se l'ex presidente Bortolazzi e l'ex dg Soppani e altri del vecchio cda non ci sono più, è ancora in carica invece il vicepresidente Angeli, rappresentante di Trento, il cui nome sarebbe compreso tra i dieci che hanno ricevuto l'avviso di garanzia dalla Procura di Verona che sta svolgendo l'inchiesta sulla presunta malagestione e false comunicazioni di bilancio. Angeli ieri non ha confermato nè smentito di aver ricevuto l'avviso di proroga delle indagini: «Non ho nulla da dire, sono cose coperte da segreto», ha affermato. In ogni caso su questa azione di responsabilità civile, che il nuovo consiglio di amministrazione ha comunque già approvato, i soci hanno chiesto tempo per approfondimenti fino al 31 dicembre. L'altro aspetto delicato è stato quello del bilancio 2012 che ha chiuso in passivo per 11,6 milioni di euro con circa 5 milioni di poste straordinarie positive, ma la gestione ordinaria si discosta di poco da quella del 2011 quando si chiuse con una perdita di 16,3 milioni che erano diventati 26,6 milioni con le poste straordinarie passive. «Al netto delle poste straordinarie su entrambi gli esercizi l'adamento gestionale evidenzia dunque», dice il presidente Arena, «nell'esercizio 2012 un risultato aziendale migliore di circa 1,3 milioni rispetto a quello del 2011». Un miglioramento modesto, ha riconosciuto Arena insieme con il direttore generale Carmine Bassetti «perché tutte le attività di ristrutturazione si sono concretizzate a fine anno» per cui i benefici si sentono quest'anno, tant'è vero che «nei primi 5 mesi abbiamo già registrato un miglioramento sui conti del 2012 pari a 3,5 milioni proprio per l'abbattimento dei costi e l'efficientemento dell'azienda. Ma il paradosso, che la dice lunga sul passato, è che nei primi 5 mesi del 2013 il Catullo ha fatto registrare pessime performances sul transito dei passeggeri con una perdita media sul periodo pari a -18%: maggio, per dare un'idea, ha segnato -14%. Il che significa che ora arrivano meno passeggeri rispetto al 2012 quando c'era Ryanair, ma i conti migliorano sensibilmente perché non ci sono più i costi stellari di prima. Bilancio nel quale, ha garantito Arena, è compreso il fondo rischi per l'ottantina di lavoratori ex Avio handling che sono in cassa integrazione e potrebbero fare causa alla società. «L'aeroporto è stato risanato, sono stati eliminati i contratti tossici con le compagnie, è stata acquisita la concessione per Montichiari, la struttura è stata snellita e resa più efficiente, abbiamo fatto consistenti risparmi dai telefoni alle fotocopie: ora si può pensare allo sviluppo». Il punto adesso è questo: chi è disposto a entrare nel Catullo e sposare questo piano industriale? I soci, dal Comune alla Camera di commercio alla Provincia sono apparsi abbastanza fiduciosi: «Un anno fa stavamo peggio, ora c'è una prospettiva di speranza». Sul piano industriale si sono astenuti Bolzano e la Camera di Vicenza, assente Cariverona. M.B.
 
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12 replies since 3/7/2013, 07:34   362 views
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