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Aplec Internazionale - Festa Catalana, Verona, piazza dei Signori, sabato 3 agosto 2013.

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view post Posted on 3/8/2013, 17:33
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Devo confessare che ho un debole per le manifestazioni di cultura popolare o, usando un termine che non mi piace, di folklore.

Per anni ho frequentato il Festival dei Buskers di Ferrara, prima che diventasse una manifestazione di massa e diventasse semplicemente un casino, mi piace molto il nostro Tocatì e comunque, quando vado in giro per l'Europa, se capita l'occasione non manco mai di fermarmi ad assistere a rappresentazioni che contraddistinguono inequivocabilmente un popolo. Ho partecipato anche ad una serata di danze celtiche in Scozia, non mi sono mai divertito così tanto...

E poi mi incacchio. Mi incacchio perchè dal dopoguerra ad oggi hanno spazzato via quasi tutte le nostre più belle tradizioni, e solo negli ultimi....diciamo....10-15 anni è iniziata una faticosa ricostruzione di quanto contraddistingue noi dal resto dell'Europa. Ma molto è andato perduto per sempre...

In questo fine settimana si sta svolgendo a Verona la 26° Aplec International - Festa Catalana,

http://www.associazionegiochiantichi.it/Ho...a-catalana.aspx

una manifestazione itinerante che ha toccato, nelle precedenti 25 edizioni, ben 15 paesi europei. Questa "festa" promuove le tradizioni della Catalogna, regione spagnola dalla forte identità e dallo spirito indipendentista. Alcune tradizioni sono sconosciute, altre talmente particolari e straordinarie da diventare, a partire dal 16 novembre 2010, i patrimonio immateriale dell'umanità per mezzo dell'UNESCO. Sono i casteller.

http://it.wikipedia.org/wiki/Castell

Era una vita che volevo vederli da vicino, e tutte le volte che sono capitato a Barcellona e dintorni non sono mai riuscito a beccarli. Questa volta vengono loro a trovarci, ed io sono felice.

Ma andiamo con ordine.

Il caldo è davvero Catalano, ma la città è strapiena di turisti. Ogni volta mi stupisco di quanto sia bella la nostra città.
Il fulcro della manifestazione è Piazza dei Signori, ma anche in Piazza Erbe e a Santa Anastasia ci sono estemporanee performance.

Senza titolo 2

Proprio in Piazza Erbe assistiamo ad una strana prova di abilità e forza. Si soffia dentro una pentolaccia, o meglio un vaso di terracotta, tentando di creare un getto d'acqua il più lungo possibile. Almeno ho capito così... :( :( :(

semana catalana 155

Il tutto allietato dai dei suonatori marpioni che cercano in tutti i modi di coinvolgere il pubblico, soprattutto i bambini.

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Non può mancare la corsa nei sacchi, probabilmente nota a livello universale. Scene da Paperissima, ho scelto quella più gradevole.

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Tempo di vedere un paio di cadute non male, considerando anche la durezza del marmo di Piazza Erbe, e scappiamo in Piazza dei Signori per trovare un posto decente per poter scattare qualche foto ai Casteller. Già piena... :woot: :woot: :woot:

Noto, con mia grande sorpresa, che i componenti della squadra dei Castellers de Lleida www.castellersdelleida.cat sono tutto tranne quello che mi sarei aspettato. Pensavo fossero tutti uomini e forzuti, invece il gruppo pullula di ragazzi, ragazze, bambini, persone adulte e anche di una certa età. Ognuno avrà il suo ruolo nella costruzione delle torri, i forti sotto e gli agili sopra. Ed in cima i giovanissimi, incredibile.

Attimi di attesa.

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Orgoglio catalano

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Si inizia con una torre semplice, dicono loro. Nascerà dal basso, nel senso che chi va ad occupare i piani superiori non farà la scalata della torre ma verrà sollevato dalla base. La base inizia a formarsi.

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Inizia la costruzione.

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La Torre è costruita. Una seconda "cima" si aggiunge al bimbo di sette anni (!) che issa le insegne dei Castellers de Lleida.

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Un particolare della base. Con più è solida, più si va in alto.

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Torre quasi finita. Il bimbo lassù è impressionante. Calmo, felice, concentrato. Un mito

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Lo smontaggio della torre è curato allo stesso modo della costruzione. Immagino l'unità che contraddistingue il gruppo, la fiducia reciproca, l'orgoglio.
Piccola pausa con una sardana, un ballo collettivo fatto per chi ha dei polpacci di ferro. Forse un tempo mi sarebbe piaciuto...

Inizia la costruzione della seconda torre, e sarà una sette piani. Mi tremano le gambe.

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Una cosa che mi è piaciuta. Visto che la torre ha bisogno di una base solida, vengono chiamati a partecipare alcuni volontari del pubblico, con la raccomandazione di non portare occhiali ed orologio. Alcuni addetti indirizzano i volontari all'interno della base, non all'esterno, in modo da coinvolgerli in modo più concreto.

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I movimenti sono lenti, studiati, leggeri. Ognuno sa cosa fare e quando farlo.

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Man mano che la torre si eleva, entrano in gioco i più giovani e leggeri.

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Davvero incredibile

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Un particolare della torre. Il ragazzo più alto, con i capelli ricci, e quello con la maglietta blu sono due volontari del pubblico.

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Quasi finito, ultimo sforzo e siamo in cima.

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Personalmente ho trovato lo spettacolo dei casteller una cosa straordinaria, da brividi. Commovente lo spirito che unisce questi fantastici artisti ed atleti.

Veramente una bella esperienza, mi è dispiaciuto non potermi avvicinare un po' di più o poter cambiare angolazione, avrei voluto scattare qualche primo piano o qualche ulteriore particolare della costruzione. Ben vengano mille di queste manifestazioni.

Grazie per l'ascolto e buona domenica!
 
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view post Posted on 3/8/2013, 17:53
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Spettacolo. Il tuo report vale molto di più degli insignificanti servizi che ci hanno propinato le nostre tv locali per tutta la settimana.
Come l'hai descritta tu, questa festa è veramente bella.
Grazie.
Ciao.
 
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Mauro Freoni
view post Posted on 3/8/2013, 18:23




Bellissima inziativa, splendidamente descritta attraverso le tue immagini ed il tuo scritto. Si vede che ami questo tipo di manifestazione. Non sapevo ci fosse questo festival ma, grazie al tuo report, ho conosciuto qualcosa di nuovo e molto interessante. Sicuramente devo tenermi più informato riguardo a ciò che succede nella nostra bella città. Grazie Aldo
 
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view post Posted on 3/8/2013, 21:51
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Ammetto, non senza imbarazzo, che non sapevo nemmeno di questa manifestazione.
Mi ha sempre impressionato ed incuriosito la tecnica usata per sopportare tanto peso, la stretta fascia nera, oltre a funzioni estetiche, aiuta la schiena a reggere lo sforzo.
Immagini straordinarie, che rendono merito ad una bellissima manifestazione.
Il reportage nell'insieme è completo ed esaustivo, complimenti.
ciao
 
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view post Posted on 3/8/2013, 22:06
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Grandissimo report Aldo...nemmeno io sapevo di questa manifestazione, ma con le tue foto mi sembra quasi di essere li. complimenti.
Sono d'accordo con Davide per la qualità del report superiore a qualche servizietto delle nostre tv locali.

ancora complimenti!
 
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view post Posted on 4/8/2013, 11:02
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Un report veramente interessante, condito da ottime foto.
Viva la Catalogna!
Fabrizio
 
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view post Posted on 5/8/2013, 07:57
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Davide ha colto nel segno, ed anche gli altri hanno capito che, pubblicizzate a dovere, queste manifestazioni sono occasioni da non perdere. La presentazione da parte della stampa è oscena, ma anche la cronaca può essere terribile.

Un esempio? Questo è l'articolo di cronaca de L'Arena, in teoria descrittivo di quello che è successo. Ho evidenziato in grassetto le parti dove effettivamente si parla dello spettacolo e delle emozioni di contorno. Guardate un po' quanto resta...


Conclusione spettacolare per la festa catalana in centro storico, con momenti emozionanti per le ardite esibizione dei gruppi folk, per la musica tradizionale, i balli e i cori. Nel pomeriggio, nonostante il clima rovente, i 1.500 protagonisti dell'Aplec hanno dato via a un corteo tra piazzetta Santi Apostoli e piazza Erbe, mandando in visibilio i turisti che si sono scatenati a scattare foto ai gigantes, all'enorme asino di cartapesta e al «diablo» nero, che ieri sera s'è «infuocato» insieme ai piccoli diablos di accompagnamento, ai suonatori, ai «cavallets», i cavallini in cartapesta appesi ai figuranti. Non è mancato qualche malore tra i partecipanti alla manifestazione. Una signora, con la caviglia malamente slogata, è stata accompagnata al pronto soccorso mentre una ragazza, vittima del caldo opprimente, s'è accasciata sull'asfalto in piazzetta Santi Apostoli. Subito soccorsa dall'organizzazione (c'era anche un'infermiera nel gruppo) è stata riaccompagnata al suo albergo. Momento ufficiale della manifestazione in mattinata era stato l'incontro in Sala Arazzi a Palazzo Barbieri dei rappresentanti dei gruppi folkloristici e delle istituzioni catalane in trasferta a Verona per l'Aplec internazionale. A ricevere gli ospiti l'assessore alle attività economiche e al turismo Enrico Corsi che ha sottolineato «il grande valore di un'esperienza come l'Aplec internazionale a Verona. La nostra città sta vivendo un momento turistico entusiasmante e questa manifestazione ne è un esempio: ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a realizzare questa bellissima iniziativa». E ha ricordato come Verona sia ormai pienamente proiettata ad un impegno turistico in ogni momento dell'anno con un susseguirsi di eventi a grande richiamo di pubblico, dall'Arena al Tocatì fino a Verona in love passando per le grandi manifestazioni fieristiche e le mostre. All'incontro hanno partecipato l'avvocato Stefano Dindo viceconsole onorario del Regno di Spagna per Verona, Vicenza, Mantova e Brescia, Antoni Vinas presidente di Adifolk, l'associazione per la diffusione del folklore, Salvator Esteve presidente della Deputacion de Barcelona, i rappresentanti dei gruppi folkloristici e delle province catalane, Nicola Baldo, vicepresidente di Confcommercio Verona, Silvano Meneguzzo presidente di Confesercenti Verona, Paolo Avigo presidente dell'Associazione Giochi Antichi, l'Aga, l'ente che ha fatto da trait d'union tra il Comune e gli organizzatori dell'Aplec che a Verona hanno voluto far vivere la ventiseiesima edizione della grande festa a cui hanno partecipato 25 gruppi folkloristici. I rappresentanti catalani hanno voluto sottolineare che la ricchezza culturale espressa nell'Aplec fa parte della storia della Catalogna, «una regione che pur conservando al sua identità storica e culturale lavora a pieno titolo con l'Unione Europea». A ribadire che le peculiarità di un popolo che si sente indipendente non ne fanno però una realtà divisa, lontana, ma integrata in una visione complessiva della ricchezza culturale di una realtà più grande di cui tutte le singole realtà fanno parte e dove devono essere valorizzate. Alla fine scambio di doni, libri e piccole opere bronzee, raffiguranti Verona per gli ospiti catalani, e raffiguranti costumi tradizionali e la sigla dell'Aplec per quelli veronesi. Un dono è andato anche a una coppia di sposi veronesi che proprio ieri mattina ha pronunciato il suo «sì» in Sala Arazzi, officiante l'assessore Marco Giorlo, poco prima dell'incontro ufficiale. La delegazione catalana ha voluto donare ai neo marito e moglie una statuetta dell'Aplec che è stata accolta tra gli applausi.




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view post Posted on 5/8/2013, 12:15
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Bellissimo report Aldo! Tutte foto molto significative , che rendono bene l'idea di ciò che stava succedendo.
Speravo di riuscire a vedere qualcosa domenica mattina , ma il tutto era già finito.
Grazie a te sono riscito a vederla anch'io la Semana Catalana
 
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