Devo confessare che ho un debole per le manifestazioni di cultura popolare o, usando un termine che non mi piace, di folklore.
Per anni ho frequentato il Festival dei Buskers di Ferrara, prima che diventasse una manifestazione di massa e diventasse semplicemente un casino, mi piace molto il nostro Tocatì e comunque, quando vado in giro per l'Europa, se capita l'occasione non manco mai di fermarmi ad assistere a rappresentazioni che contraddistinguono inequivocabilmente un popolo. Ho partecipato anche ad una serata di danze celtiche in Scozia, non mi sono mai divertito così tanto...
E poi mi incacchio. Mi incacchio perchè dal dopoguerra ad oggi hanno spazzato via quasi tutte le nostre più belle tradizioni, e solo negli ultimi....diciamo....10-15 anni è iniziata una faticosa ricostruzione di quanto contraddistingue noi dal resto dell'Europa. Ma molto è andato perduto per sempre...
In questo fine settimana si sta svolgendo a Verona la 26° Aplec International - Festa Catalana,
http://www.associazionegiochiantichi.it/Ho...a-catalana.aspxuna manifestazione itinerante che ha toccato, nelle precedenti 25 edizioni, ben 15 paesi europei. Questa "festa" promuove le tradizioni della Catalogna, regione spagnola dalla forte identità e dallo spirito indipendentista. Alcune tradizioni sono sconosciute, altre talmente particolari e straordinarie da diventare, a partire dal 16 novembre 2010, i patrimonio immateriale dell'umanità per mezzo dell'UNESCO. Sono i casteller.
http://it.wikipedia.org/wiki/CastellEra una vita che volevo vederli da vicino, e tutte le volte che sono capitato a Barcellona e dintorni non sono mai riuscito a beccarli. Questa volta vengono loro a trovarci, ed io sono felice.
Ma andiamo con ordine.
Il caldo è davvero Catalano, ma la città è strapiena di turisti. Ogni volta mi stupisco di quanto sia bella la nostra città.
Il fulcro della manifestazione è Piazza dei Signori, ma anche in Piazza Erbe e a Santa Anastasia ci sono estemporanee performance.
Proprio in Piazza Erbe assistiamo ad una strana prova di abilità e forza. Si soffia dentro una pentolaccia, o meglio un vaso di terracotta, tentando di creare un getto d'acqua il più lungo possibile. Almeno ho capito così...
Il tutto allietato dai dei suonatori marpioni che cercano in tutti i modi di coinvolgere il pubblico, soprattutto i bambini.
Non può mancare la corsa nei sacchi, probabilmente nota a livello universale. Scene da Paperissima, ho scelto quella più gradevole.
Tempo di vedere un paio di cadute non male, considerando anche la durezza del marmo di Piazza Erbe, e scappiamo in Piazza dei Signori per trovare un posto decente per poter scattare qualche foto ai Casteller. Già piena...
Noto, con mia grande sorpresa, che i componenti della squadra dei Castellers de Lleida
www.castellersdelleida.cat sono tutto tranne quello che mi sarei aspettato. Pensavo fossero tutti uomini e forzuti, invece il gruppo pullula di ragazzi, ragazze, bambini, persone adulte e anche di una certa età. Ognuno avrà il suo ruolo nella costruzione delle torri, i forti sotto e gli agili sopra. Ed in cima i giovanissimi, incredibile.
Attimi di attesa.
Orgoglio catalano
Si inizia con una torre semplice, dicono loro. Nascerà dal basso, nel senso che chi va ad occupare i piani superiori non farà la scalata della torre ma verrà sollevato dalla base. La base inizia a formarsi.
Inizia la costruzione.
La Torre è costruita. Una seconda "cima" si aggiunge al bimbo di sette anni (!) che issa le insegne dei Castellers de Lleida.
Un particolare della base. Con più è solida, più si va in alto.
Torre quasi finita. Il bimbo lassù è impressionante. Calmo, felice, concentrato. Un mito
Lo smontaggio della torre è curato allo stesso modo della costruzione. Immagino l'unità che contraddistingue il gruppo, la fiducia reciproca, l'orgoglio.
Piccola pausa con una sardana, un ballo collettivo fatto per chi ha dei polpacci di ferro. Forse un tempo mi sarebbe piaciuto...
Inizia la costruzione della seconda torre, e sarà una sette piani. Mi tremano le gambe.
Una cosa che mi è piaciuta. Visto che la torre ha bisogno di una base solida, vengono chiamati a partecipare alcuni volontari del pubblico, con la raccomandazione di non portare occhiali ed orologio. Alcuni addetti indirizzano i volontari all'interno della base, non all'esterno, in modo da coinvolgerli in modo più concreto.
I movimenti sono lenti, studiati, leggeri. Ognuno sa cosa fare e quando farlo.
Man mano che la torre si eleva, entrano in gioco i più giovani e leggeri.
Davvero incredibile
Un particolare della torre. Il ragazzo più alto, con i capelli ricci, e quello con la maglietta blu sono due volontari del pubblico.
Quasi finito, ultimo sforzo e siamo in cima.
Personalmente ho trovato lo spettacolo dei casteller una cosa straordinaria, da brividi. Commovente lo spirito che unisce questi fantastici artisti ed atleti.
Veramente una bella esperienza, mi è dispiaciuto non potermi avvicinare un po' di più o poter cambiare angolazione, avrei voluto scattare qualche primo piano o qualche ulteriore particolare della costruzione. Ben vengano mille di queste manifestazioni.
Grazie per l'ascolto e buona domenica!