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E' l'alba di un sabato di fine ottobre a Verona, il meteo regala ancora belle giornate di sole con temperature gradevoli anche se oggi una nebbia leggera avvolge ogni cosa, la macchina organizzativa della protezione civile è in moto per l'esercitazione "Allerta Meteo 2013".
Così è stata chiamata questa imponente operazione che prevede l'impiego di oltre un centinaio di volontari, la Polizia municipale di Verona allerta il responsabile della Consulta che a sua volta mette in allarme i vari capi squadra in reperibilità e in breve tempo ogni associazione si attiva secondo i propri protocolli.
Il punto di riunione è la sede operativa del gruppo volo A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) a Boscomantico (VR), a nord dell'aeroporto "Ettore Arduino" dove viene immediatamente allestita una sala regia che provvederà a coordinare tutte le operazioni della giornata.
Questa esercitazione congiunta si pone l'obiettivo di verificare il livello di cooperazione tra le squadre della Consulta di Verona in caso di emergenza meteo, addestrare i volontari, testare ed approfondire le conoscenze apprese nei vari corsi di formazione organizzati nell'ultimo anno e dimostrare le capacità e la professionalità raggiunta nei vari settori di competenza.
Le squadre giungono in aeroporto con i mezzi a loro assegnati e in poco tempo viene allestita una segreteria dove si registrati i volontari con il proprio nome, la specializzazione e l'attrezzatura a disposizione.
Oltre alla segreteria si predispone anche una sala operativa e un centro comunicazioni, la prima che provvederà a gestire le operazioni e l' impiego della varie squadre, la seconda si occuperà delle comunicazioni con tutti i cantieri che verranno allestiti e manterrà i contatti con la sala operativa.
In caso di reale emergenza a volte ci si trova a dover gestire squadre miste, verranno quindi composti gruppi di volontari di diverse associazioni in modo da testare la coordinazione in diverse specializzazioni.
Viene allestita anche un'area formativa, qui si creeranno due macro attività, campo base montaggio tende e primo soccorso - rianimazione cardiopolmonare.
I cantieri saranno sette, il primo si occuperà di ricerche in zone boschive interessate a smottamenti, i volontari simuleranno la ricerca di dispersi in aeree ad alta densità di vegetazione colpite da eventi meteorologici con supporto di unità cinofile e operatori del soccorso Alpino con l'ausilio di apparecchiature GPS, il secondo effettuerà operazioni di perlustrazioni sul fiume Adige con gommoni e squadre di sommozzatori, il terzo cantiere opererà con unità a cavallo sulle rive del fiume, sempre alla ricerca di eventuali dispersi, il quarto avrà il compito di bonificare l'area colpita da alberi caduti, utilizzerà squadre con motoseghe e trasporti fuori strada con l'ausilio di operatori sanitari e comunicazioni radio.
Il cantiere numero cinque simulerà il recupero , a seguito dell'esondazione del fiume, di civili che abbiano trovato rifugio presumibilmente sul tetto di un'abitazione e vi abbiano passato la notte in attesa dei soccorsi, oltre ai soccorritori si prevede l'uso di personale sanitario in caso di precarie condizioni di salute dei colpiti e l'uso della barella per il trasporto, oltre alla bonifica della zona da detriti che impediscono l'accesso al sito.
Il cantiere sei, sempre in previsione di un'esondazione, provvederà a rinforzare gli argini con operazioni di insacchettamento di sabbia, su questo cantiere opererà ogni volontario sia generico che specializzato e riguarderà un piccolo tratto della sponda del fiume Adige.
L'ultimo cantiere ha l'incarico di effettuare perlustrazione aerea e ricognizione delle aree interessate con l'uso di aerei, ultraleggeri e drone teleguidato.
Alle ore 9.00 inizia il briefing con i capi squadra che illustrano le modalità di esecuzione delle operazioni che immediatamente si mettono in moto.
Con il dirigente della Protezione Civile Pierluigi Saletti, su un mezzo fuoristrada, iniziamo a visitare i cantieri per documentare il regolare svolgimento dell'esercitazione, ci soffermiamo sulla sperimentazione di un drone dotato di telecamera, messo a disposizione alla sezione A.N.A. dove l'operatore ci spiega la reale efficacia dell'utilizzo in zone particolarmente pericolose per i soccorritori che in questo modo possono dedicarsi a ricerche più mirate evitando rischi inutili.
I cani del reparto Argo 91 e i volontari a cavallo delle "Giacche Verdi" sono già in movimento per le ricerche, mentre nella zona formativa i volontari della Croce Verde di Verona istruisco gli operatori sulle manovre da effettuare in caso di primo soccorso.
E' il momento di effettuare alcune ricognizioni aeree della zona e la torre di controllo ci autorizza ad un decollo e un sorvolo sulle zone "colpite" dal disastro.
La visibilità, migliorata rispetto al primo mattino, resta comunque non ottimale e l'aereo sorvola basso e lento le rive del fiume dove riusciamo a scorgere, tra la fitta vegetazione, i volontari impegnati nelle ricerche e nel contenimento dell'argine sotto il controllo attento dei sub del gruppo F.I.A.S. di Verona.
Le operazioni si protrarranno per tutto il primo pomeriggio e verso le 15 procediamo ad un nuovo sorvolo della zona con un ultraleggero per verificare le ultime fasi di questa grossa esercitazione.
A fine giornata ogni squadra presenterà un rapporto di lavoro e verranno stilate le conclusioni, che sicuramente avranno messo in luce la professionalità acquisita da queste associazioni negli anni, ma anche la capacità formativa e organizzativa della Protezione Civile di Verona.
I ringraziamenti vanno al Dirigente Saletti, sempre presente durante le operazioni, al Presidente della Consulta di Protezione civile di Verona Ernesto Chesta, al reparto volo della sezione A.N.A. di Verona-Boscomantico, ma anche e soprattutto a tutti i volontari impegnati con costanza e dedizione in questa lunga giornata.
Associazioni che hanno operato durante la "ALLERTA METEO 2013".
A.N.A. sezione di Verona, reparto volo.
F.I.A.S. sommozzatori.
Associazione nazionale Giacche Verdi, volontari a cavallo.
Gruppo soccorritori Alpini
Argo 91, reparto cinofili.
A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani
C.S.E., Comunicazioni speciali di emergenza
Croce Verde di Verona
Grazie.