ZURIGO [LSZH/ZRH] 21.01.1: ASPETTANDO UN C-17..., Del WEF, poche tracce, del C-17 manco una

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Amici,

Il secondo nucleo del PSC ricalca le orme del primo, con una “strasferta” sotto le aspettative, ma solo dal punto di vista fotografico, però.
La gita da Verona, stop-over a Brescia a Zurigo e ritorno dal punto di vista della compagnia è stata invece eccellente.

Le previsioni del tempo davano tempo buono e parzialmente soleggiato e, dopo aver appreso che alla meta originaria, ovvero Sion, non volava alcun “militare” se non su allarme, pronta l’alternativa di ZRH.

Partiti alle 23,30 da Verona, arriviamo dopo un paio di soste in una deserta Zurigo, però intuiamo che i vari siti meteo hanno tappato di brutto: ci accoglie l’attesa temperatura abbondantemente sotto zero ma di cielo terso neanche a parlarne.

Raggiunta la prima postazione al parcheggio B3 alle 6:30, i lampioni che illuminano il piazzale e la pista d’atterraggio impietosi sanciscono che c’è foschia e pioggia ghiacciata.

I primi atterraggi manco si vedevano… è vero che era buio pesto però…

Il tempo di fare qualche scatto a 4000 ISO e preparare le reflex, ci gustiamo le operazioni di de-icing.

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Ci incamminiamo verso il P6 mentre si fa chiaro e si conferma così che i vari siti meteo non ci hanno affatto preso: ci attenderà una giornata grigia, anzi bianca, con nuvole basse che riflettono la poca luce emanata dalla coltre di neve caduta e naturalmente foschia.
Di sole, non ne vedremo.

I piazzali vuoti ci fanno anche capire che tutti i VIP se ne sono già andati subito al termine del W.E.F., temiamo che ci rimarrà il solo traffico ordinario, qualche ritardatario ed una manciata di aerotaxi, il tutto condito dalla visibilità scadente.

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Realizzato che pure il traffico viene gestito su piste insolite e che anche dal P6 non si vede nulla, decidiamo di entrare nell’aerostazione.
La terrazza, spotting point eccellente, non ha aperto con un paio d’ore d’anticipo come nei giorni del W.E.F., ci rimane così attendere le 10:00 nell’aerostazione al livello -1 dove ci prendiamo la meritata pausa dopo una notte insonne; qualcuno gironzola, un altro inganna il tempo al cellulare, altri schiacciano un piccolo pisolino, anche se qualche scatto… ci scappa.

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Giunta l’ora, ci mettiamo in coda per acquistare il ticket d’ingresso alla terrazza e superare i controlli di sicurezza previsti.
Spettacolo, comunque: Si consente al pubblico di utilizzare l’aeroporto come meta “turistica” o di incontro, lo si attrezza e lo si fa pagare…
va beh, mi fermo qui: avrete capito dove voglio andare a parare, il confronto con la mentalità di chi decide queste cose dalle nostre parti è impietoso.

Durante una pausa per scaldarmi e vedere il tabellone dei voli, il responsabile della terrazza mi riferisce che la struttura si mantiene con gli incassi e… guadagna.
Non avevo dubbi.

Tanta gente comunque, in terrazza: spotters locali, femminili, fidanzati e…. noi!

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Va beh, non granché finora questo thread, pochi aerei ed al buio, preparatevi con la puntata numero 2 al grigio, anzi al bianco del cielo e zero luce.

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Insomma, la vista dei piazzali è decisamente interessante mentre si inganna l’attesa di qualche agognato decollo o di un aereo in taxi.

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Mentre occhi attenti scrutano i terminali, chiudo questa prima parte.
Alla prossima, con qualche aereo di solito colorato ma smorto per il grigio-topo del cielo e per il resto…. monocolore biancorosso che sa tanto di un aeroporto nostrano (cambiano solo i colori).

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Grazie.

Edited by GIORGIO CASTELLI - 26/1/2017, 07:40

L'accoppiata del bianco e nero e delle scene dell'apron è vincente.
Foto gustose, senza tempo, davvero riuscite. Vista l'assenza di colori brillanti, dato il meteo, avrei esagerato con questo tipo di elaborazione. Mi piace davvero, molto.

Bellissimi i dettagli della vita aeroportuale!
Ottima la scelta del bianco e nero, e il disturbo degli alti iso in quelle rende la foto ancora più affascinante.
Bravo Convy!