Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.(Pablo Neruda)Tutti felici perché abbiamo visto un aereo.
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Gianluca Conversi, su Flickr
Ammirare e fotografare un A330 del governo del Kazakhstan parcheggiato nell’apron di Verona e poi andarsene, alcuni C-130 Hercules e Super Hercules dell’Aviazione Americana (ed uno di essi con le stripes che ricordano lo sbarco in Normandia del quale andremo a celebrare i 75 anni, qualche Tornado che effettua un low-pass sulla pista di Villa e “dulcis in fundo” l’aereo più grande al mondo, l’Antonov An-124 (se escludiamo il singolo esamotore Antonov An-225 Mriya).
Come non dimenticare, in questi giorni durante i quali gli “aviation enthusiasts” hanno avuto un bel d’affare, le consuete prove delle Frecce Tricolori sui cieli di Ghedi condite dai voli dei Tornado del 6° Stormo ed ancor prima l’apoteosi della giornata trascorsa assieme al 32° Stormo ad ai propri F-35A?
Da fotografo non “
professionistah” (con la “h” finale, volutamente ironica e riferita a chi crede di esserlo) non posso non dimenticare quanto conti la propria attrezzatura e, come gli sherpa che lavorano per preparare il terreno, ombre furtive che non hanno visibilità, quanto poco vi diamo visibilità.
Ed allora... “
Ode al 300 millimetri”.
Si, perché a febbraio giunse l’ora di mandare in revisione il mio zoom principale, la punta di lancia dell’attrezzatura per le riprese “a lunga gittata”. Anche se è diventato un poco corto in determinate circostanze a causa delle aumentate distanze e quote imposte agli aerei (la lunghezza di focale massima è 400mm), rimane una gran ottica e soprattutto luminosa.
Dovendo ricorrere all’assistenza, sono stato costretto a rispolverare il vecchio tele 300mm f4 AF-S D, ottica fissa del 2000, dimensioni pesi “umani”, dotato del vecchio e lento sistema di autofocus di seconda generazione e non nato per le reflex digitali di oggi assai gadgettate in fatto di elettronica, tanto da bloccarsi in determinate condizioni.
Nonostante le rassicurazioni ricevute per tempi rapidi nella revisione, l’ottica principale mi è stata restituita proprio questa sera, alla vigilia di Pasqua.
Così, la giornata a tu-per-tu con gli F-35 (post qui:
https://piti.forumfree.it/?t=76553478 ), qualche scatto a Montichiari, la giornata dei Corsi di Cultura Aeronautica (i due post qui:
https://piti.forumfree.it/?t=76577738 e qui:
https://piti.forumfree.it/?t=76560317 ) e le prove delle Frecce Tricolori a Ghedi del 18 aprile hanno avuto come protagonisti il 70-200 f2.8 ed il vecchio 300mm f4 (bloccatosi a Decimo e durante i corsi…).
Troppo poco come lunghezza, ma come sempre occorre fare di necessità virtù provando a comporre qualcosa di diverso, cercando la foto perfetta per consentire un crop ardito senza perdere troppo con un mix di soluzioni meditate ed anche artigianali.
300mm, mio salvatore, grazie grazie: dopo anni di naftalina hai svolto con onore il tuo compito, ti ho capito meglio ed ho compreso come si fa a sbloccarti quando sei montato su una reflex recente per la quale non sei nato e non sempre riesci a dialogarci.
Non eri nato per gli F-35, sei venuto prima; ti sei ribellato e non hai scattato quando dovevi.
Non hai messo a fuoco in tempo perché non hai al tuo interno un autofocus performante, ma sei stato talmente flessibile da produrre ottime foto controluce e e qualche bel dettaglio non essendo uno zoom.
Grazie compagno di questi due mesi, che anche a Ghedi, nella sabbia e nell’erba, hai immortalato Pony 10 sopra di te ed i Tonka da lontano: Non ti dimenticherò.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra (….)
(Pablo Neruda)
F-35 a Decimomannu (calore pista incluso, sovente con luce a sfavore):
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Montichiari:
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Corsi di Cultura Aeronautica, Reggio Emilia:
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Ghedi ed i Tornado del 6°:
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Notare i reverse…
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Per Aldo ("Pantera" controluce):
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Ed ora,
il resto da Ghedi, come sempre controluce e dai campi, a voi l'addestramento della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Frecce arrivate in tarda mattinata, vento da 110/130, la mattina superiore a 10 nodi per poi calare di 1/2 nodi il pomeriggio.
Pertanto, si decolla ed atterra per pista 13 per la disperazione di tutti.
Arriva solitario Pony 0 e successivamente il resto della formazione composta da 9 velivoli.
Dopo il consueto "giro" del campo per la rilevazione dei riferimenti visivi (la foschia del mattino di certo non ha favorito) ed alcuni passaggi del nuovo solista Massimiliano Salvatore, la Pattuglia è atterrata per poi rialzarsi in volo verso le 11,30 con 9 velivoli privi di Pony 5, il 2° gregario destro della formazione.
Pony 10 salirà sull’aereo del Capo Pattuglia Magg. Gaetano Farina: non traggano in inganno le foto di Pony 10 a volo rovescio e nel volo folle, no era lui!
Come nelle precedenti circostanze, l’asse dell’addestramento è stato la pista per i voli rettilinei del solista, mentre la rete esterna e le manovre complesse sono avvenute ben oltre la rete che delimita il sedile aeroportuale con l’area coltivata e la cava.
Arizona, Apollo e Scintilla sono avvenuti fuori dalla nostra visuale, praticamente sopra la cava alle nostre spalle.
Delizia, Bomba (anzi, doppia bomba come di consueto durante le prove) e Lomçovak sopra la nostra testa.
Ecco l’arrivo del "vero" Pony 0:
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I decolli per l’addestramento:
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Apertura:
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Bombe (tutte controluce, direi dominato bene il sole dietro l’apertura della bomba…):
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Qualche colore inconsueto appare, sulle fusoliere, frutto della luce particolare filtrata dal sole primaverile, ancora relativamente basso e velato da qualche nuvola:
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Luce "stile Fairford"
….
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Incrocio tra i fumi… si vedono bene le distanze tra le due sezioni:
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Altro incrocio:
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… e per Aldo 2:
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Sopra la mia testa… se solo avessi avuto un 400mm o più, peccato:
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Gli amici di Cameri "in azione"
:
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E qui i limiti di un autofocus di 19 anni fa si vedono tutti.. aereo frontale, la messa a fuoco non è andata di pari passo con la selezione in macchina:
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Bomba 2:
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Capito il "meccanismo", si torna a mettere a fuoco come ai tempi dell’analogico: punto presunto di scatto: mission accomplished
:
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Scatto di 4000 pixel di lato su DX, minimo ritaglio per centrare la foto, nulla più:
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Volo folle:
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Fine del volo folle sopra lo sterrato…
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Ed "Alona" conclusiva con inserzione avvenuta lontano da noi sopra il passaggio a livello…
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Ancora "protagonista" il 300mm….:
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Ed alle 14,30 le Frecce lasciano la base:
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Preceduti una decina di minuti prima da Pony 0 (quello vero):
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…. "inseguito" poco dopo da una Pantera
(alta per il 300mm, crop del crop in post-produzioni):
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E’ tutto da Ghedi, grazie.
© Gianluca ConversiEdited by GIORGIO CASTELLI - 20/4/2019, 15:07