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Mancano poco più di 2 settimane all’inizio del RIAT 2019, meglio noto come
Royal International Air Tattoo che dal 19 al 21 luglio intratterrà con il naso all’insù centinaia di migliaia di appassionati.
Anche quest’anno ci saremo per documentare l’airshow più importante al mondo al quale contribuiranno più di 30 forze aree provenienti da 20 nazioni e numerosi privati e case costruttrici, perché l’evento è anche occasione di marketing per i propri prodotti.
Sarà un Air Tattoo all’insegna del
Tempest l’aereo futuro di sesta generazione che dovrebbe entrare in servizio attorno al 2040.
Lanciato con grande enfasi dal team guidato da BAE Systems con la partecipazione di Leonardo UK e Rolls-Royce, aperto alla partecipazione (da più parti caldeggiata) di Italia, Svezia e Giappone e in chiara contrapposizione con il progetto franco-tedesco
F.C.A.S. (Future Combat Air System) di Dassault e Airbus, il Tempest campeggia con grande evidenza sulla locandina ufficiale dell’airshow perché, a differenza di altre realtà, il Regno Unito come sistema spinge sui propri prodotti e sostiene le proprie industrie con ogni mezzo.
Il Tempest sarà probabilmente presente e visitabile nella Techno-Zone Area con il dettagliato simulacro già svelato da tempo, i dibattiti e conferenze che accompagneranno l’evento lo vedranno di sicuro protagnista.
Ma non ci sarà solo l’aereo del futuro, al RIAT 2019 verranno celebrati i 70 anni della NATO ed ampio risalto verrà dato ai 50 anni dello sbarco umano sulla Luna con la presenza di un rover marziano, alcuni astronauti ed altre sorprese sempre nella Techno-Zone Area .
Ma l’unicità dell’Air Tattoo, che come ogni anno cerca di portare l’attenzione su specifici temi o enfatizzare doverose ricorrenze, si individua negli enormi spazi della base che RAF e USAF mettono a disposizione ogni anno per l’evento e dove è a volte realmente impossibile vedere tutto per la vastità delle pista, delle iniziative, delle zone a disposizione per il pubblico.
Essendo una base essenzialmente votata ad ospitare bombardieri strategici, piste, raccordi e piazzali sono immensi e chilometrici, mettono a dura prova la resistenza di chiunque.
Le scelte da compiere sono, ve lo assicuriamo, dolorose per chi ama il volo e tutte le sue derivazioni.
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Se lo scorso anno l’immenso flypast di oltre 100 aerei previsto per i 100 anni della RAF venne annullato all’ultimo per le avverse condizioni meteo, quest’anno si prevedono sorvoli di formazioni così diversificate che già ora ci si può “leccare i baffi”… sperando che il meteo tipicamente british non voglia metterci l’ultima parola.
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Per i 70 Anni della NATO, vedremo in volo i vecchi AWACS Boeing E-3A Sentry scortati dagli aerei da combattimento di alcune nazioni appartenenti all’Alleanza Atlantica, a partire dagli aerei dell’USAF.
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I 100 Anni di British Airways, sarrano celebrati dalla pattuglia acrobatica Red Arrows (alla sua ultima apparizione in Europa per il 2019 prima della lunga tournée che la vedrà attraversare l’Atlantico per esibirsi sui cieli Nord-Americani) scorterà il bellissimo Boeing 747 di BA dipinto con i colori di BOAC.
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Niente F-22 o F-35 Demo per gli USAF, ma sarà la volta di osservare da vicino (primizia per noi) il Magg. John 'Rain' Waters dell’USAF Viper Demo Team e gli aerie del Battle of Britain Memorial Flight a far da contraltare con il proprio affascinante volo in formazione.
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Vedremo I passaggi degli F-35B Lightning del 617° Squadron “The Dumbusters” (non Lightning II, la nomenclatura inglese è differente) che ci forniranno un bel confronto STOVL con gli EAV-8B Harrier II dell’Armada Spagnola che ritornano al RIAT dopo 8 anni con una macchina in mostra statica e un secondo che si esibirà in volo.
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Se la tradizione si forma anche con la continuità, il sinistro B-2A Spirit potrebbe compiere il suo passaggio nella giornata di domenica mentre un B-52H sarà in mostra statica (assente nel 2018).
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Non mancheranno “i nostri”, l’Italia, anche in virtù della forte presenza industriale con Leonardo UK ed il ramo Leonardo Helicopters (ex AgustaWestland) , invierà il Reparto Sperimentale al completo “scortato” dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale” e con altri aerei dei reparti tradizionali in statica (ma niente F-35) con il Leonardo M-346FA in vetrina nell’area industriale.
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Come nel’edizione 2016, nella giornata di venerdi sarà offerta la possibilità di accedere a parte dell’area operativa, mentre in volo vedremo l’immancabile e bellissimo Sukhoi Su-27 Flanker B dell’aviazione ucraina che lo scorso anno diede qualche brivido di troppo eseguendo un’entrata frontale di fronte al pubblico davvero bassa costringendo i severi controllori di voli a far modificare quota e distanza nel display del giorno successivo (vedi immagine di seguito).
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Gli aerei dell’est saranno rappresentati anche dal vecchio quanto immortale Mykhoyan MiG-21 LanceR delle forze aeree rumene del quale è previsto il display in volo; dato per confermato lo scorso anno, un incidente mortale accaduto poche settimane prima del RIAT 2018 obbligò la Forțele Aeriene Române a mettere temporaneamente a terra l’intera flotta e cancellare inevitabilmente la partecipazione.
Nella mostra statica, segnaliamo anche la presenza di 2 bellissimi McDonnell-Douglas F-4E Phantom II dell’aviazione turca ed un Boeing C-17A Globemaster III della Qatari Emiri Air Force (con C-130J “di contorno”).
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Non massiccia come sarebbe stato lecito attendersi per rilanciare il Saab Jas-39 Gripen che vedrà 2 aerei delle forze aree svedesi in mostra statica ma nessuno in volo; escluso fragorosamente dalla competizione Air2030 indetta da Armasuisse per la sostituzione della flotta di Hornet e Tiger II in forza all’aviazione elvetica che è presente con il proprio Hornet Solo Display, cercheremo di ottenere qualche dichiarazione “di prima mano” .
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Stride decisamente la totale assenza di aerei (ovvero Rafale) targati Dassault: niente aerei dell’Armée de l’Air e dell’Aéronavale.
Proprio il 3 luglio la Patrouille de France ha annunciato la propria partecipazione ai primi due giorni dell’airshow mentre l’Armée de Terre ritornerà al RIAT dopo diverso tempo con due elicotteri in display statico (un Puma e un Gazelle).
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Chiudiamo questa nostra “preview” con la lista dei partecipanti (Static o Flying) confermati e con le immagini dell’edizione 2018, quale antipasto di quello che tutti gli appassionati confidano di poter gustare.
Le presenze? Potevate dubitare che i biglietti siano praticamente “sold-out”?
200'000 spettatori paganti al giorno e tanti altri appassionati attorno alla base.
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Fotografare al RIAT non è per niente facile, sia per le distanze e per le difficoltà che il meteo ed il calore prodotto da piste e raccordi; bisogna essere in perfetta forma fisica, la resistenza viene anch’essa messa a dura prova; ma si impara, e tanto.
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Edited by GIORGIO CASTELLI - 16/8/2019, 15:04