Per chi volesse approfondire la questione di cui parliamo, e cioè la "castrazione" dell'Aeroporto di Verona, mettiamo a disposizioni alcuni dati desunti dalla normativa ICAO che riguarda gli aeroporti e una cartina dell'Aeroporto di Verona che riguarda la sezione meridionale della pista.
Le piste degli aeroporti sono classificate a seconda della lunghezza e della larghezza. Le piste con lunghezza pari o superiore ai 1.800 metri sono classificate come 4, mentre la classificazione come larghezza dipende dalla seguente tabella.
codice pista per larghezza by
Aldo Messina, su Flickr
La piste del Catullo è quindi in categoria 4E e permette l'utilizzo degli aeromobili come da seguente tabella.
codice pista e tipo di aereo by
Aldo Messina, su Flickr
Nonostante la classificazione 4E l'Aeroporto di Verona riceve spesso la visita dell'Antonov 124, classificato nella categoria 4F.
Le taxiway o vie di rullaggio sono classificate in base alla larghezza, come da tabella seguente:
categorie taxiway by
Aldo Messina, su Flickr
La via di rullaggio T dell'Aeroporto di Verona è classificata C, e quindi può essere utilizzata da aeromobili della classe dei Boeing 737, o della famiglia Airbus A320.
Le distanze minime che devono esserci tra la pista principale e la taxiway e tra la taxiway e gli ostacoli sono riassunte in queste pagine.
tabella distanze by
Aldo Messina, su Flickr
tabella tipo di pista e distanze by
Aldo Messina, su Flickr
e queste sono le distanze misurate su Google Earth relative alla parte meridionale della pista.
mappa by
Aldo Messina, su Flickr
Come si può notare la distanza di 190 metri permetterebbe la coesistenza con tutte le categorie di vie di rullaggio e anche le distanze con gli ostacoli (nella cartina, per semplicità, abbiamo preso in considerazione i confini del sedime aeroportuale) sono ampiamente nei margini.
Quindi la realizzazione di una taxiway di categoria C è stata una scelta strategica sbagliata.
Questo è il mio parere.