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Alenia Aermacchi M-346 Master è un aereo da addestramento militare transonico. È basato su sviluppi successivi ad una iniziale joint venture tra lo Yakovlev Design Bureau di Mosca e la allora Aermacchi, che si allearono per l'evoluzione del prototipo Yakovlev-Aermacchi 130 (Wikipedia).
M346 by
Gianluca Conversi, su Flickr
Nel 1999 le strade si divisero e la società in capo a Finmeccanica, ora
Leonardo, modificò il progetto scaturito dalla joint venture con la società ex sovietica rivelando nel 2003 la propria versione M-346.
Il progetto non fu limitato alla realizzazione di un aereo da addestramento e, in futuro, di una possibile versione da attacco leggero o perlomeno dual-use: il progetto M-346 Master è un sistema di addestramento integrato, elettronicamente evoluto, fatto di ausili a terra, simulatori, computers di gestione ed analisi post-missione.
YAK_AEM130_1 by
Gianluca Conversi, su Flickr
In uno dei miei primi post come socio del PSC avevo proposto foto molto vecchie, prese da lontano, dello Yak-AEM 130 inserendole in un contesto semi-storico degli aerei da addestramento e proposte di versioni armate da attacco leggero o di contrasto agli slow movers.
Per chi volesse rivederlo, questo è il link:
https://piti.forumfree.it/?t=71493369 .
L’Aeronautica Militare, designandolo T-346A, ne ha acquisito 18 esemplari.
La bontà del progetto ha favorito la scelta come addestratore avanzato da parte di forze aeree di assoluto prestigio quali Israele (Qui il post dedicato alle macchine delle IDF
https://piti.forumfree.it/?t=73230278 ), Singapore e più recentemente Polonia.
Sono così oltre 70 gli aerei di serie consegnati alle forze aeree italiane e straniere, oltre naturalmente agli esemplari utilizzati dalla fabbrica per i voli di qualificazione e test.
Leonardo, con la sua divisione DRS Technologies, tenta ora di sfidare i colossi Boeing e Lockheed Martin nella gara T/X per la fornitura di 350 aerei da addestramento destinati a sostituire i venerandi T-38 Talon.
La versione americana del T-100, così come è stata designata dalla società Italiana, presenta diversi elementi che differiscono dal progetto italiano ed il più evidente è visibile nella sezione dorsale della fusoliera con il ricettacolo per la sonda di rifornimento ad asta rigida tipica dell’USAF.
Il T-346 sarà presente al Salone Aerospaziale di Le Bourget ed al RIAT 2017 sulla RAF Fairford, insieme a tutti i velivoli del nostro Reparto Sperimentale: chiaro l’intento e lo sforzo promozionale per sostenere la macchina come credibile candidata (e soprattutto già in servizio) al programma T/X.
L’aereo, che è piaciuto subito a tutti anche dal punto di vista puramente estetico, è un bimotore spinto da 2 turboventole Honeywell F124-GA-200, transonico anche se in grado di raggiungere spunti di oltre 1200 km/orari,
E’ lungo 11 metri e mezzo, largo poco meno di 10 metri. Vanta un peso massimo al decollo di 10,200 Kg.
La tangenza pratica raggiunge i 45’000 piedi.
E’ dotato di 6 piloni sub-alari, alcuni bagnati per le taniche di carburante, uno ventrale.
Modernissimo come concezione, l’aereo è perfettamente in grado di simulare gli aerei da combattimento di 4a e 5a generazione preparando così i piloti destinati a raggiungere le macchine più moderne in linea, come F-35 ed Eurofighter Typhoon.
Naturalmente, l’addestramento realistico di tutto il sistema M-346 consente di risparmiare notevoli ore di volo sulle macchine operative preservandole per le missioni vere e ovviamente impattando positivamente sui costi.
Le foto che vedete sono state scattate dall’amico Almos Castellazzi che le ha condivise con noi, acconsentendo l’apposizione del logo PSC, disponibilità e voglia di condivisione che apprezziamo e gli rivolgiamo il nostro più sentito grazie.
Esse rappresentano una giornata tipica di Venegono che ben si presta alle fotografie, dove esemplari pronti alla consegna finale al cliente e quelli appena usciti dalla linea di produzione si alternano in volo per l’esecuzione dei collaudi della macchina e degli apparati.
Intermezzi graditi, elicotteri e prototipi vari, spicca il bellissimo M-346 X-AJT (Advanced jet Trainer) s/n CPX622 per tests nel suo camouflage grigio scuro e dotato di tutti gli orpelli vari (osservate quelli in coda) per le misurazioni ed i rilievi dei vari parametri di volo.
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© Gianluca Conversi, fotografie © Almos Castellazzi per PSC e Gianluca ConversiGrazie.
Edited by GIORGIO CASTELLI - 11/6/2017, 14:31