Posts written by GIORGIO CASTELLI

L'8 Settembre scorso la base di Ghedi ha celebrato ufficialmente i 40 anni di Tornado, evento in parte bersagliato da un violento acquazzone che ha ritardato le dimostrazioni aeree e bagnato la cerimonia ufficiale, ma non per questo meno vissuto da invitati e radunisti presenti.

Il post dedicato all'evento è visibile qui: https://piti.forumfree.it/?t=79340241 .
Lo spettacolare flyby della formazione di 9 Tornado IDS ed ECR avvenuto sfortunatamente controsole, è poi stato replicato nel successivo fine settimana, questa volta con sfondo lo spettacolare scenario del Lago di Garda in occasione del breve ma interessantissimo Airshow del Garda tenutosi nelle mattinate di venerdi 9 e sabato 10 settembre con centro display la Spiaggia D'Oro tra Desenzano e Rivoltella.
Sono state 2 ore davvero intense, con la giornata di sabato baciata da una splendida mattinata di sole a differenza della precedente, dove la pioggia e il maltempo l'hanno fatta da padroni.

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Prima dell'esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha di fatto concluso i festeggiamenti di "Tornado40", il programma ha offerto la consueta ouverture dell'elicottero HH-139B del 15° Stormo con la dimostrazione di soccorso e recupero, seguito dall'interessantissimo display dell'ultraleggero anfibio Zlin Savage Explorer dal Pitts S2B Special da acrobazia che ha introdotto la Formazione Legend che ha circuitato ripetutamente su tutto l'arco del lago di Garda.
L'esibizione di Andrea Pesenato con il suo CAP-231 ha preceduto il sorvolo del "pattuglione" di 9 Tornado alternato ad un "solista", quasi a imitare la PAN che si sarebbe poi esibita dopo pochi minuti.

Tutto pronto:

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Terminano i controlli su costa e zone interdette a terra da parte di un Leonardo AW139 della Polizia di Stato:

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Mentre transita un AS350 Ecureuil di Eli Fly che effettuerà da Sirmione voli dimostrativi:

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E come di consuetudine, il tricolore sventolato lungo la display line del lago...

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... per poi iniziare la dimostrazione di soccorso:

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l'HH-139B si riposiziona per poi procedere al recupero:

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Lo scenario merita davvero immagini un minimo panoramiche...

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Piloti e specialisti del 15° Stormo SAR ci regalano le ultime evoluzioni prima dei saluti lungo tutta la display line:

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Ed ecco lo Zlin Savage in livrea Protezione Civile che ha dato dimostrazioni notevoli di short landing and take-off in pochissimi metri e su un solo pattino:

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Non poteva mancare l'immagine suggestiva della penisola e del Rocca di Sirmione mentre il Savage si appresta a lasciare il campo:

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L'ingresso del Pitts 2-2B Special...

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...e le sue evoluzioni prima di dare spazio al flypast della Formazione Legend.

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Eccola, splendida nella sua espressione di 70 anni di storia di velivoli ad elica e jet:

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La circumnavigazione del basso lago con le creste montuose permettono di rimanere sempre nello spazio visivo del pubblico:

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I 4 jet si separano sopra Colombare per un ultimo passaggio:

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Eccoli di nuovo sopra la Rocca:

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Ed ecco Pesenato e il suo mUDRY Cap-231, esibitosi con soglia di sicurezza molto alta:

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Per fortuna non è mancato qualche passaggio "ravvicinato" con "crop-del-crop-del-crop"...

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Ed ecco il momento forse più atteso: 9+1 Tornado sorvolare il Lago di Garda...
Signori, i Tornado del 6° Stormo dell'Aeronautica Militare:

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e il 6-24 nel ruolo di "solista":

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Si ripresenta la formazione ancora a rombo:

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Splendidi sorvolare le vette prealpine:

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Passaggio in configurazione atterraggio:

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"Solista":

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Ultimo passaggio:

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Solista e via... spazio alle Frecce!

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Purtroppo i fumi ristagnano...

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Scintilla "accesa" dalla parte opposta del lago".. distanze siderali dalla costa sia per l'orografia della zona che per la display line non vicina:

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Bomba:

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Volo folle:

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L'alona di chiusura.

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Con la "siberiana" si chiude la manifestazione.

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E' tutto, grazie.

Edited by GIORGIO CASTELLI - 4/11/2022, 15:52

Fotografare ad Axalp è davvero impegnativo e bisogna essere "pronti a tutto" per manipolare ISO tempi e diaframma oltre ad avere almeno un paio di reflex con ottiche differenti.

Hai seguito "abbastanza" bene 😘🤣 i miei consigli e hai anche studiato.. Non ti perdono le immagini dell'F-35 a tutta canna su dal canalone perché potevi fare di più con il braccio fermo e occhio maestro che ti ritrovi.
A tua "discolpa" 😅 devo dire che gli aerei ha no eseguito rotte diverse ma hanno consentito lo scatto di foto favolose con Hornet e F-35 dietro lo sperone dei professionistih.

Aspetto di visionare il clip video dell'ascesa e discesa in 4 minuti.
Per il resto il racconto è emozionante, e l'anno prossimo farai ancora meglio.

Dispiaciuto di aver cancellato la partecipazione quest'anno, ma è stato purtroppo inevitabile... Colgo l'occasione per ringraziare le Forze Aeree Svizzere per le condoglianze che mi hanno espresso; davvero grazie.

Con il tuo contributo da radunista e gli scatti della breve cerimonia che ti hanno permesso di scattare la foto al Tornado40 in statica sotto la pioggia battente (è l'immagine che mi piace di più), con il mio post abbiamo realizzato un servizio completo a copertura della giornata.

Ben fatto.
Ottimo lo scatto e l'inseguimento con il tele al Tornado "solista" con ali a freccia minima e aerofreni aperti per dare portanza alla macchina in questa configurazione così particolare.

Foto impeccabili, ma come di siamo già dettiz secondo me in pelino troppo luminose ma lo stile personale e le immagini sono superbe e di molti punti superiori a quelle di tanti professionistih famosi o che pensano di esserlo.
Grazie.

Se il 16 giugno scorso si può considerare una giornata epocale per il 6 Stormo° "Alfredo Fusco" con l'atterraggio e la presentazione ufficiale del primo Lockheed Martin F-35A Lightning II assegnato ai "Diavoli Rossi" di Ghedi, lo scorso 8 settembre ha marcato nei libri di storia i 40 anni di del velivolo tri-nazionale Panavia PA-200 Tornado di cui l'F-35 ha appena iniziato a raccoglierne l'eredità.

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Con uno spettacolare flyby della Pattuglia Acrobatica Nazionale e di 9 Tornado IDS ed IT-ECR del 6° Stormo che hanno sorvolato la base bresciana davanti ad autorità militari, civili e ai numerosi ospiti, L'Aeronautica Militare e il 6° Stormo hanno così voluto celebrare la ricorrenza di questa macchina dalle ali a geometria variabile prodotta dal consorzio Panavia fondato da BAC, Aeritalia, Fokker e Messerschmitt-Bölkow, ora BAE Systems, Leonardo e Airbus Defense & Space.


Il Tornado è ancora in servizio con le forze aeree di Italia, Germania e Arabia Saudita, mentre la Royal Air Force lo ha decommissionato nel 2019 a favore delle versioni più evolute di un altro prodotto europeo, l'Eurofighter Typhoon e della versione Bravo dell'F-35.

Di seguito un estratto dell'articolo pubblicato sulla pagina ufficiale della Forza Armata:

40 ANNI DI TORNADO
Quella del Tornado è una bellissima storia aeronautica che affonda le sue radici negli anni '70, quando varie nazioni europee si ritrovarono nella necessità di sviluppare una nuova generazione di aerei da combattimento in grado di svolgere molteplici missioni del Potere Aerospaziale, garantendo così il rimpiazzo di varie tipologie di velivoli a cui all'epoca erano affidati tali compiti. Fu definito un programma comune che portò alla definizione finale del progetto "Tornado". Vi aderirono Italia, Regno Unito e Germania. Un progetto ambizioso, una collaborazione che pose le basi per la nascita di una vera e propria industria aeronautica europea. Competenze, professionalità, esperienze a confronto per lo sviluppo di sofisticate capacità, che diedero la spinta per un vero e proprio salto tecnologico in avanti.

La particolarità, e forse l'unicità del Tornado, è la piena connotazione operativa che ha caratterizzato la sua esistenza fino al raggiungimento dei 40 anni. Una peculiarità che lo rende ancora un aereo pienamente operativo e determinante nell'esprimere la capacità di attacco aria suolo e ricognizione aerea. Il velivolo, pur assolvendo ancora i propri compiti istituzionali, verrà inserito gradualmente in una fase di phase out (dismissione) per il successivo avvicendamento con l'F-35 Joint Strike Fighter (JSF), il più moderno ed avanzato velivolo da combattimento di quinta generazione mai sviluppato, in dotazione all'Aeronautica militare.

Per commemorare i 40 anni del Tornado in servizio con i Reparti dell'Aeronautica militare e per onorare tutti gli equipaggi di volo che hanno operato in tempo di pace e di guerra è stata creata una livrea celebrativa che ripercorre tutti i prestigiosissimi anni di attività, partendo dal primo prototipo P05 alla versione "maculata" degli anni '80, '90, alla colorazione desertica utilizzata nell'operazione "Locusta" sino ad arrivare all'ultima colorazione grigia a bassa visibilità.

Tornando alla giornata dell'8 settembre scorso, le condizioni meteo sono state contrastanti con un ritardo nei sorvoli causato da un violento acquazzone abbattutosi su Ghedi per poi lasciar spazio a un cielo parzialmente coperto ma con sprazzi di azzurro, purtroppo quella mezz'ora è costata il sorvolo in pieno controluce rispetto alla direzione principale della formazione Frecce + Tornado.

Il sorvolo della formazione Legend e i passaggi a volo veramente radente di alcuni dei componenti la formazione hanno fatto da preludio alla mini-esibizione della Pattuglia Acrobatica con manovre, come il cuore, eseguito al contrario, la siberiana tricolore e l'inserzione del solista nell'alona conclusiva direttamente sulle nostre teste.

I passaggi in formazione del "pattuglione" di 9 Tonka con "Devil01" leader, lo special allestito per l'occasione e poi quello di un decimo Tornado con una conformazione a freccia ma con aerofreni aperti per garantirne la portanza, hanno chiuso la parte aerea per lasciar spazio al parcheggio dei 9 velivoli e alle foto di rito.

Tra gli ospiti "volanti", oltre alla Formazione Legend, vanno annoverati una coppia di Tornado IDS della Luftwaffe, 44+23 e 46+18, però parcheggiati distanti dalla zona a noi riservata.

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Davvero una bella giornata per tutti e per la quale non possiamo che ringraziare l'Aeronautica Militare e il 6° Stormo.


Eccoci alle foto.
La zona riservata alle celebrazioni mostrava un Tornado IDS(T) 6-51 in mostra statica con alcune delle armi in grado di essere agganciate ai travetti esterni o ventrali del cacciabombardiere trinazionale.
Il logo Tornado 40 venne originariamente applicato alla deriva nel 2019 a ricordare i 40 anni del consorzio Panavia Aircrafts Gmbh fondato nel 1969 e mai così attuale per ricordare anche i 40 anni di Tornado presso l'Aeronautica Militare.

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In uno degli Hangarettes riservati all'evento,il "bambino nuovo", il "diavolo" 6-01 che presto sarà di casa sul sedime aeroportuale bresciano, non poteva mancare alla cerimonia.
In posizione defilata a ricordare il futuro prossimo, il presente era doveroso lasciarlo ai protagonisti di oggi, i Tonka.

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Intanto nell'area operativa dove verranno parcheggiati i 9 Tornado protagonisti del Fypast si fanno "le pulizie".

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Negli Hangarettes a fianco dell'F-35 erano presenti, oltre alla zona di accoglienza e vendita gadgets e modellini, anche un piccolo stand di Beretta con in mostra alcuni prodotti per il Law Enforcement & Aerial Security:

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La striscia di maltempo che poi si abbatterà su Ghedi avanza e la base è davvero tagliata in due: noi al sole, mentre lato Borgosatollo è pioggia el'arcobaleno fa capolino a ovest...

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Passato il rovescio temporalesco, il cielo si apre e la Formazione Legend compie il suo sorvolo.

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La Formazione si separa per permettere a ciascun aereo un flyby a volo radente stile Top Gun: "It’s time to buzz the tower"...

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La finestra per fotografare era davvero minima con gli Hangar alla nostra destra, poi non ce lo aspettavamo devo dire e qualche mosso l'ho incassato ma mi ci siamo davvero goduti questi sorvoli a tutta canna.

Intanto Pony 0 controlla la situazione per il Flypast, le Frecce arriveranno direttamente da Rivolto con specialisti a bordo e doppie taniche alari.

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Ecco la parata con la distesa del tricolore, peccato davvero il sole allo zenit che ha bruciato la straordinaria scenografia di 18 aerei in formazione.

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Ritornano le Frecce per un short-airshow davvero singolare, perpendicolari alle piste, angoli differenti, incrocio basso del cardioide eseguito "al contrario", ovvero di fronte a noi, che posto come prima immagine:

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La Schneider d Pony 10, lontanissima da noi e dagli edifici:

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Rombo:

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Incrocio:

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Il volo folle:

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E l'inserizione con alona finale ma in asse pista, come si eseguiva una volta prima del cambio con il bellissimo arco disegnato nel cielo come siamo abituati da diversi anni:

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Dal lato posteriore degli Hangarettes, asse display per i sorvoli, un Tornado IDS "si fa sentire" con un passaggio ad ali chiuse e tutto AB...

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Anticipando il sorvolo della formazione capitanata da "Devil 01":

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Quasi ad imitare le Frecce, il "solista" transita nuovamente con un passaggio molto tecnico, ali chiuse ed aerofreni aperti:

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E ritornano i 9 diavoli per l'ultimo passaggio prima dell'atterraggio:

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Arriva 6-66:

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E pian piano rientrano anche gli altri Tornado...

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Il CSMA e il Comandante di Stormo attendono i piloti del Devil01:

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Tempo di "sbaraccare" per le foto finali.

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Per noi è ora di andarcene, il lavoro chiama...
Tempo di qualche ultimo scatto volante:

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Con l'immagine della flight line e degli invitati, militari in servizio, familiari e ex, cogliamo l'occasione per gli ultimi scatti al nuovo diavolo, che è rimasto in disparte in attesa di arrivare, ormai in ci siamo, in pianta stabile nella base bresciana.

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Aggiungiamo due scatti del bisnonno...

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E' davvero tutto, grazie.

Edited by GIORGIO CASTELLI - 14/10/2022, 13:57

In generale è più difficile recuperare le foto scure, per questo in condizioni di scarsa luce è meglio sovraesporre di uno stop per poter lavorare meglio il file grezzo. Bisogna stare attenti a non esagerare con il contrasto in post produzione, meglio modificare un pelino le impostazioni della macchina e come dice Mauro, aggiustare con modifiche minime chiarezza, foschia, luci e ombre e poi stare a vedere.
Grz.

Grazie per le foto, prima o poi arriveranno anche le mie.
L'ultimo passaggio del Tonka "solista" me lo sono perso mentre tu l'hai colto appieno.
Grazie per il contributo.

Con il RAW puoi fare tutto, dipende dal software e dalla conoscenza dello strumento che utilizzi.
Di sicuro qualcosa va sistemato, luminosità come ha sottolineato Aldo, ma anche contrasto perché in alcune foto è eccessivo e crea quella corona attorno all'immagine che non rende giustizia alla qualità dei tuoi scatti.

Puoi comunque sempre impostare la reflex nel produrre sia RAW che JPEG così ti regoli e impari.
Ciao.

Già discusso in pvt degli scatti e delle foto degli "altri" dei quali non ne ricordo alcuna con le condense così evidenti.
Gli aerei vanno seguiti, conoscere un minimo il loro inviluppo e cosa possono fare durante il display.
Le condizioni meteo del giorno prima e della mattinata già promettevano condense.
Molto dinamiche le foto del ROAN della GdF, belle.
Grazie.

Il post precedente dedicato alle vetrate di Malpensa e quelle del Terminal 1 dell’aeroporto Kennedy di New York, post disponibile qui https://piti.forumfree.it/?t=79259962, è stato uno dei pochi momenti della vacanza newyorkese dedicato alla fotografia che ci piace di più.
Come ho scritto nel post precedente, la mia idea era un’altra e se avete dato un’occhiata al link che vi ho proposto in coda, beh… c’era tanta bella robetta. Molto tanta.

Per cui, ho dovuto ripiegare sull’Intrepid Museum del quale ben conosciamo pregi e difetti.

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C’ero già stato nel 1999 quando l’amato F-14 Tomcat era ancora in servizio e l’esemplare in carico al complesso museale newyorkese era (a mio avviso giustamente) preservato nell’hangar deck.
Nel 2016 feci a crociera attorno a Manhattan e vidi l’Intrepid (e l’orrendo padiglione dedicato allo Space Shuttle Enterprise) solo dall’Hudson, ma quanto basta per notare le derive caudali del Super Tomcat (era/è il prototipo dell’F-14D) spuntare dal ponte in zona CAT 1…

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L'Intrepid Complex non è una novità sul nostro Forum, vorrei citare il post del Presidente risalente al 2018, qui: https://piti.forumfree.it/m/?t=76456595 .

Per non penalizzare le varie attività di famiglia e amici, ho ovviamente scelto quel paio d’ore libere con il tempo che più si confà, ovvero pioggia e cielo coperto.
Avevo con me per la prima volta un obiettivo manuale, un fisheye Samyang f/2.8 che ho utilizzato ma devo dire a volte non bene nella messa a fuoco.. ormai abituati alle regolazioni automatiche, a volte l’infinito e il primo piano, con la macchina inattiva, si sregolavano nel contatto con corpo o mani.

Foto a 100 ISO per consentirvi di giudicare nitidezza e qualità…

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…e 400 ISO:

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L’ingresso al ponte inferiore ci porta nel cuore della portaerei CV-11 classe Essex, una delle 24 costruite appartenenti alla classe.
Se pensiamo alle moderne super portaerei, questa sembra davvero una bagnarola.
Come in molti musei americani, la moda di tenere luci soffuse e penombra, davvero non la reggo: per me penalizzano l’esposizione; se poi non si può nemmeno utilizzare il cavalletto per ragioni di sicurezza oppure semplicemente non ce l’hai , beh.. chi desidera fotografare è davvero messo a dura prova.
Per cui accontentatevi di mano libera, tutto aperto e “milaISO”.

Appena entrati si può davvero ammirare (al buio) un modellone LEGO della nave e del suo ponte di volo zeppo di velivoli, scattato a caso con braccia e macchina sopra la testa:

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Nell’hangar si trovano I modelli che edete di seguito, a partire dal North American FJ-3 Fury:

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Si prosegue con un davvero bello Piasecki HUP-2 / UH Retriever, precursore dei più recenti CH-46 e CH-47:

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L’Intrepid partecipò alle campagne della NASA dei primi voli spaziali contribuendo al recupero delle capsule dopo il loro ammaraggio nell’oceano, da qui l’esposizione della capsula Mercury…. Ma è una replica.

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North American FJ-3 Fury:

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Grumman/Eastern Aircraft TBM-3E Avenger:

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Douglas A-4B Skyhawk:

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Dai ponti superiori si gode l’Hudson River con vista parziale di Manhattan e di Jersey City a destra. Nel secondo grattacielo da sinistra ha sede il mio ufficio da dove scattai l’arrivo dello Shuttle Enterprise… dalla sala riunioni:

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Mentre dalla parte opposta ci si gode la superba e sinuosa linea del Concorde G-BOAD:

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La visita all’orrendo (lasciatemelo ripetere un’altra volta) padiglione che davvero spezza la linea della nave e ci sta come i cavoli a merenda, rappresenta la fine di un ciclo immaginario.
Potevano dedicare alla navetta uno spazio a terra, esattamente come hanno predisposto per il Concorde.

Il padiglione giocoforza è davvero piccolo, buio e con lucine azzurrine con la navetta infotografabile.
Se già allo Steven F. Udvar-Hazy Center di Washington avevo fatto fatica a scattare una foto intera alla navetta Discovery con un 24mm… qui con un 14 è stato quasi impossibile se non con angolature assurde.

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Per chi non ne fosse a conoscenza, l’OV-101 Enterprise non volò mai nello spazio; venne utilizzata per le prove di volo planato e testare il rientro in atmosfera delle navette sino all’atterraggio sulle piste della base aerea di Edwards e successivamente sulla Shuttle Landing Facility di Cape Canaveral.
Nei piani era previsto un refitting per renderla operativa ai voli spaziali, ma per ragioni di costi e alcune difficoltà tecniche non ricevette questo upgrade.

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Più di così, approfittando del buio e di qualche aiuto, salendo su un parapetto, non potevo fare..

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A fianco dello Shuttle Pavillion vi è la zona dedicate ai restauri:

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Due elicotteri Bell AH-1J Sea Cobra e UH-1A Iroquois sono in corso di manutenzione prima di venire nuovamente esposti all’esterno:

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Tornati all’esterno, ci dedichiamo agli aerei presenti sul ponte di volo e alla loro varietà e provenienza, non essendo solo US Navy / Marines; va detto che tra gli aerei imbarcati manca un F/A-18 Hornet, almeno una macchina delle primissime versioni avrebbe potuto starci.

Northrop T-28A Talon:

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Mikoyan-Gurevich MiG21PFM Fishbed F ex Polonia la cui Tiger livery è stata sostituita con quella nord-vietnamita di un Fishbed del 921st Regiment:

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Stessa sorte per questo MiG-17 Fresco anch’esso ex Polonia:

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Chance Vought F-8K Crusader:

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F-4N Phantom II:

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Douglas F4D-1 Skyray:

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Hawker Siddeley / McDonnell-Douglas AV-8C Harrier dei Marines:

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Sikorsky HRS-1 Chickasaw:

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Sikorsky HH-52A Sky Guardian della Guardia Costiera:

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IAI Kfir C2, acquisito ai tempi in 24 esemplari e riclassificato come F-21A ed utilizzati dai Marines come Aggressors nei dissimilar combat trainings:

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General Dynamics F-16A Fighting Falcon in livrea ANG:

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Grumman F11F (F-11A) Tiger in livrea Blue Angels:

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Mock-Up del Lockheed A-12 Project Oxcart “Blackbird”:

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Come vedete, l’area di prua era transennata con il grande simulacro della versione C.I.A. del Blackbird e l’Intruder che coprono l’F-14D Super Tomcat… infotografabile…. O si?

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Grumman A-6F Intruder, rimpianto da molti equipaggi per le sue doti di bombardiere subsonico e grande autonomia:

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Il piccolo Grumman AF-9J Cougar:

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Grumman E-1B Tracer, il nonno dell’Hawkeye:

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McDonnell F3H-2N Demon:

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Il nostro Pony 7:

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Douglas XBT2-1 Dountless II (AD-1 Skyrider):

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Beech T-34A Mentor:

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E infine…. Blitz supesonico (come il Tomcat) per fotografarlo, davvero non potebvo venire via senza una foto da vicino.. piangeva il cuore vederlo così relegato:

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Vista finale del Restoration e Space Shuttle hangars:

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Il tour (al buio) delle zone dedicate agli equipaggi e ai ponti operativi ve le risparmio.
Scendiamo per gli ultimi scatti al Concorde, perlomeno da fuori:
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Ultime due foto con 18-200 leggero da trasferta su FX:

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Chance Vought Regulus 1 cruise missile, di recente restaurato:

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Da New York e dall’ USS Inrtrepid CV-11 Intrepid Sea Air & Space Museum Complex è tutto.
Grazie.




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Edited by GIORGIO CASTELLI - 16/9/2022, 13:44

Ciao Maurizio,
la D750 ha una buonissima resa agli alti ISO e un file di partenza davvero buono, le foto sembrano ben fatte, tutt'al più forse c'è un'eccessiva nitidezza per come la vedo io.. ma lascio agli esperti che ci vedono meglio di me il giudizio finale.
Lo scatto a 1200 ISO quasi non si nota, però d'altra parte la foto non è a formato pieno, ma ridimensionata in termini di pixel (1600 lato lungo?), per cui non si può andare in profondità per vedere i dettagli.

A parte tutto, contano le prede, ottima serie con i tedeschi chicche assolute.
Bella la virata cattiva del 346 in finale con luci e ombre davvero intriganti.

Grazie.


Si, ora con le due piste si sbizzarriscono e comunque ormai periodicamente invertono il normale circuito per ridurre i rumori sui vicini centri abitati.

Finalmente si viaggia sul serio, un bel velettò intercontinentale è quello che ci voleva quest'anno, sinora parco di fotografie e di eventi aeronautici, almeno per quanto mi riguarda.

9 giorni oltreoceano, pochissimo spazio per fotografare ciò che più ci piace, anche se qualcosa ho portato a casa.

Ho volato con i 330 di ITA Airways: a bordo servizio impeccabile, anche se... tanto marchio Alitalia è ancora presente a partire dalle ... bustine del caffè, dalle coperte e anche l'info entertainment non è stato aggiornato dove campeggiava ancora il marchio Alitalia-Etihad...
WiFi? Questo sconosciuto..
Sui pasti, bevande e cortesia del personale, davvero nulla da ridire.. anzi.

Ecco gli scatti di Malpensa dalle vetrate di una mattinata di luglio carica di umidità:

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A350 e Dramliner 9V-SMR - N28912
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EC-NVZ, altro Dreamliner:
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F-HNCO, La Compagnie che offre come ben sapete solo posti di qualità a bordo, niente "povery", in pratica:

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F-HNCO N177DZ N766AN OE-IZF
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380 Emirates atterrato:
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EI-EJM:
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Dopo sole 8 Ore e 20 minuti di volo, abbiamo il tempo di fotografare dalle vetrate (naturalmente controluce) un 777 Air France poi... 3 ore di attesa all'immigrazione:

F-GSQL:
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Giusto per farvi vedere che eroi realmente a New York... foto dell'ultimo giorno (unico giorno di pioggia), dove attorno all'area del World Trade Center fervono ancora lavori febbrili.

Il nuovo Beer Garden di fronte all'Oculus di Calatrava che durante la mia precedente visita (2016) era ancora in costruzione (seconda foto):

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Il giorno della partenza (1 agosto) pioveva, per cui... non potevamo farci mancare gli scatti acquosi e controluce dal Terminal 1.
Come credo sappiate, tra finger, bar e strutture varie fotografare dal terminal uno è davvero un'impresa se consideriamo anche le vetrate inclinate verso l'esterno e le luci interne davvero fastidiose, ho ripulito quel che ho potuto.

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Ecco le prede nelle 2 orette in attesa del nostro volo delle 20:55.

B-7881 China Eastern:
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SU-GDO EgyptAir:
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TC-JJN Turkish Airlines:
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D-AIHI Lufthansa:
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F-HTYI Air France:
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OO-SFX Brussels:
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N228JQ Delta:
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B-LJK Cathay:
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F-GSPO F-HTYI doppio Air France:
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N212JQ Delta:
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N906DN Delta:
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9H-SMD Smartlynx:
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787-9 Dreamliner Royal Air Maroc:
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Nell'oscurità, EI-EJG:
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N175DZ Delta:
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N189DN Delta:
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Per chiudere, e desiderando di essere in ben altra posizione per scattare il tramonto dietro alla skyline con quel bellissimo disco che va a scomparire, ci si accinge a decollare per l'Italia:

DFC_0585 by Photo GLC, su Flickr


Prima di chiudere, un'anticipazione del prossimo post, ovvero la visita di aggiornamento all'Intrepid Air & Space Museum (ovviamente sempre sotto la pioggia e in controluce).

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DFC_9856 by Photo GLC, su Flickr

I miei piani prevedevano di visitare il Republic Airport, dove ai tempi venivano fabbricati dalla Fairchild gli inossidabili cacciacarri A-10 Thunderboldt II:
www.americanairpowermuseum.com/history-mission/

Se qualcuno andrà a New York... beh segnatevelo.


E' tutto, Grazie.

Edited by GIORGIO CASTELLI - 26/8/2022, 15:14

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L’Airshow di Zeltweg (Airpower) è molto amato tra gli aviation enthusiasts italiani, sia per la relativa vicinanza con la frequentatissima Austria, sia per la verdeggiante vallata nella quale è inserito l’aeroporto teatro della manifestazione.
Lo spazio a disposizione è talmente esiguo che per consentire la mostra statica vengono deposte piastre sui prati al fine di consentire la movimentazione e il parcheggio in sicurezza degli aeromobili.
Zeltweg Airpower Map by Gianluca Conversi, su Flickr

E’ dal 1997 che si tiene un airshow sulla base dislocata nella regione della Stiria, denominato Airpower nel 2000; sappiamo che la cadenza è biennale, ma venne annullato in un paio di circostanze (2007 per il rifacimento delle strutture e della pista in vista dell’immissione in servizio degli Eurofighter Typhoon, 2015 per ragioni finanziarie.
Dopo l’edizione 2019 e l’interruzione causa pandemia, il 2 e 3 settembre prossimi si terrà l’edizione 2022 per la gioia di tutti gli appassionati, augurandoci che il meteo sia davvero clemente. L’edizione del 2019 è stata costellata dal maltempo e dalla pioggia battente che ha reso non solo problematica la presenza degli spettatori per le condizioni ambientali davvero difficilei ma anche per il fango formatosi nelle zone della mostra statica e lungo la crowd-line, limitando ovviamente diverse dimostrazioni in volo.
Naturalmente, è stato assai problematico scattare fotografie per il buio, la pioggia e il vento; l’amico Sergio M. ci ha regalato alcuni dei suoi scatti portati a casa con D7100 e D80 e che con piacere accogliamo qui sul Forum.
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E tutto, e buon divertimento a suon di cherosene e fotografie “a nastro” per chi avrà l’opportunità di presenziare all’Airpower 2022.
Grazie.
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Benvenuto, attendiamo ora le tue fotografie!

Benvenuto e ricordati che devi prima commentare 5 volte per far sì che la piattaforma forumfree ti consenta di pubblicare i tuoi post.

Bravo Francesco, ottima serie.
Il presidente ha detto tutto, approvo.
Continua così.
Grazie.